GONNOSFANADIGA
Le peculiarità del territorio
Il territorio di Gonnosfanadiga si estende per circa 125 Kmq ed è situato a 192 metri sul livello del mare. Il paese è posizionato a Sud-Ovest della Sardegna e presenta aspetti inconsueti per questa zona. L’area urbana risulta, infatti, fisicamente distinguibile in due parti separate dal Rio Piras: a destra del fiume, più a monte, Gonnos (che, secondo alcune interpretazioni, significa “collina”) e a sinistra del fiume Fanadiga, situata più a valle, verso la pianura.
Il patrimonio culturale
Nel territorio di Gonnosfanadiga è possibile riscontrare numerose testimonianze risalenti a diversi periodi storici che costituiscono un patrimonio di elevato valore e rivestono una grande importanza culturale.
I primi insediamenti risalgono al periodo Neolitico e ne sono testimonianza: il Menhir rinvenuto in località Struvina di Marnotta, che presenta nove incavi probabilmente utilizzati per cerimonie, e le due tombe megalitiche presenti in località San Cosimo. Una di queste tombe denominata “Sa Grutta de Santu Giuanni” risulta particolarmente interessante in quanto caratterizzata da un corridoio molto allungato (di circa 16,50 metri) che presenta una terminazione arcuata.
La tomba è inoltre situata in un meraviglioso anfiteatro naturale, nella vallata solcata dal fiume Terra Maiustus, sulle propaggini del monte omonimo che culmina con la punta Su Rettori a quota 952 m.
A testimonianza della continuità degli insediamenti umani di questo territorio, sono stati rinvenuti in località Terra’e Seddaris i resti di un villaggio risalente al periodo della cultura di Ozieri (Neolitico Recente 3330 – 2490 a.C.), nonchè i resti di otto nuraghi. Resti di insediamenti romani sono presenti invece in località Is Mongias, Pauli Cungiau, San Cosimo, Zeppara, Mitza Truncu’e su Siddi, Nuraxi’e Serrau.
Nel territorio di Gonnosfanadiga sono presenti numerose e interessanti chiese campestri. La chiesa di Santa Severa, sita a un chilometro circa a Sud Ovest del centro abitato, raggiungibile a piedi con una piacevole passeggiata, risale al periodo paleo-cristiano e presenta una pianta a croce latina (piuttosto rara in quel periodo). Di rilievo è anche la chiesa dei Santi Cosima e Damiano, in stile moresco che induce a supporre che l’autore fosse stato un ex schiavo. Oltre alle chiese campestri, sono degne di nota anche alcune chiese situate nell’area urbana: tra queste la chiesa di Santa Barbara, in stile tardo gotico del XIV secolo, ristrutturata nel 1500.
Elemento che ancora oggi caratterizza Gonnosfanadiga, è la presenza dei numerosi pozzi rivestiti in pietra e granito di forma circolare o quadrata, situati ai crocevia, nei vicoli, tra le case. Se ne contano, visibili nel dedalo delle vie del centro storico, oltre 70, senza contare quelli privati, all’interno dei cortili delle abitazioni. Molti di questi pozzi erano pubblici, altri privati ma tutti raccontano una parte della storia della cittadina, la “storia dell’acqua”.
Sempre nel centro storico, struttura risalente al XVII secolo che ospita il Museo zoologico naturalistico sulla fauna del Linas ed è sede del Centro di Educazione all’Ambiente e alla Sostenibilità Monte Linas. Infine, per chi aman i paesaggi dall’alto e le panoramiche, alla fine del lungo rettilineo di via Porru Bonelli, si erge un’imponente scalinata, costruita negli anni ’50, composta da circa 300 gradini che si erge su per la collina.
Il patrimonio ambientale
L’area del territorio paesaggisticamente più affascinante è quella che si sviluppa intorno al massiccio del Monte Linas, alle cui pendici sorge la cittadina di Gonnosfanadiga. Il complesso montuoso è una delle principali emergenze ambientali del territorio in quanto rappresenta una delle più antiche terre emerse d’Europa, di particolare interesse geologico, faunistico, floreale e storico-minerario. Numerose le cime, di grande interesse panoramico; proprio nel territorio di Gonnosfanadiga ricadono le vette più alte del Linas, Punta Perda de sa Mesa (1.236 m), Punta Camedda (1.214 m) e Punta sa Cabixetta (1.202 m), nonchè l’incantevole cascata del rio Linas.
Il territorio montuoso si trova al centro di una ricca zona metallifera, ampiamente sfruttata dall’uomo sin dall’antichità, come testimoniano i resti di numerosi impianti minerari disseminati nella zona, tra cui la miniera di Perd’e Pibera all’interno dell’omonimo parco.
Il parco di Perd’e Pibera è il parco comunale più vasto della Sardegna e – aspetto non secondario – è un’area ricca di flora e fauna endemica. Il Parco è caratterizzato dalla presenza di boschi di leccio (Quercus ilex) tanto importanti da essere considerati tra i più significativi del Mediterraneo e dalla presenza di querce secolari
Nell’area montuosa sono individuabili un significativo numero di taxus baccata, numerose piante officinali, e una grande varietà di orchidee selvatiche, ciclamini e, in autunno, funghi di varie tipologie. Vanno anche ricordati alcuni endemismi che si trovano in aree circoscritte del Linas: l’Elichrysum monte linasanum, piccolo fiore bianco unico al mondo e l’Armeria sulcitana.
Anche la fauna è decisamente di rilievo, si può ricordare la presenza di esemplari dell’Aquila Reale, del Falco Pellegrino e di alcuni altri uccelli predatori, così come di varie specie di piccoli uccelli insettivori.
La fruibilità di quest’area è favorita dalla presenza di sentieri ben tracciati e segnalati che, inoltrandosi nella fitta area boschiva, consentono di raggiungere le cime più suggestive del massiccio.
L’ economia
L’economia della cittadina è prevalentemente agricola e si basa essenzialmente sulla produzione di olive da mensa - la produzione raggiunge i 5000 quintali – e di un eccellente olio extravergine di oliva che hanno reso Gonnosfanadiga Città dell’olio per la Sardegna, con numerosi olii prossimi a fregiarsi del marchio “d.o.p.”. Oltre all’olivo, è da menzionare la rinomata produzione di prosciutti, salsiccia, sanguinacci, pancetta e mustela (filetto di suino essiccato), prodotti seguendo antiche ricette gonnesi. Di rilevante importanza anche la produzione dei dolci e del pane, in particolare quest’ultimo è molto apprezzato e venduto in tutta l’isola. Gonnosfanadiga vanta infatti la presenza di ben 7 panifici artigiani, di cui alcuni pluripremiati a livello nazionale. Altri prodotti di nicchia, il miele, lo zafferano e la regina dell’estate, l’anguria.
La ricca produzione agroalimentare della cittadina viene presentata e omaggiata nel corso delle numerose manifestazioni gastronomiche tra cui la Sagra delle olive, mostra-mercato dei prodotti alimentari del comprensorio pedemontano del Linas, la Sagra del pane e la Festa dell’anguria, occasioni imperdibili per conoscere le specialità della zona e provare i suoi ottimi prodotti.