Museo Naturalistico

Il Museo Naturalistico di Gonnosfanadiga illustra la natura del Monte Linas grazie ad una ricca documentazione fotografica e soprattutto grazie all’esposizione di tante specie faunistiche tassidermiche, frutto in parte di una collezione privata e in parte, realizzato con l'importante contributo dell'Università di Cagliari.

Gonnosfanadiga è adagiato ai piedi del Massiccio del Linas, uno dei più importanti complessi montuosi della Sardegna di grande interesse geologico, geomorfologico, floreale e faunistico.

Dal punto di vista geologico il massiccio del Linas è caratterizzato da graniti rosati e scisti cristallini che dominano l’intero paesaggio montano. Queste rocce sono presenti nelle sue profonde gole formatesi nel corso dei millenni per l’azione erosiva dei corsi d’acqua che nel loro viaggio verso la valle danno origine a cascate e cascatelle (da segnalare la cascata di Muru Mannu che con il suo salto di 72 m è la cascata più alta dell’isola); e si ammirano anche nelle cime alte del complesso tra cui P.ta Perda de sa Mesa (1236m slm) la più alta del Massiccio.

Dal punto di vista floreale il Monte Linas presenta una vegetazione ricca di specie alcune rare ed endemiche (specifiche e uniche nel territorio). Tra queste dominante è la lecceta, bosco di leccio fitto ed ombroso. Il bosco di leccio a cui si associano altre specie tipiche della macchia mediterranea tra cui la fillirea, il corbezzolo, il mirto, il lentisco; nel sottobosco, si ammirano ciclamini, felci, muschi, licheni e pungitopo. Laddove il bosco si dirada sono presenti specie eliofile (che hanno bisogno della luce del sole) come il cisto, la fillirea, il lentisco, ecc. Nelle cime alte del complesso è presente la gariga, una formazione vegetale fatta da piante basse a cespuglio tra cui si riconoscono la ginestra, l’euforbia, il timo, ecc.

Questo habitat naturale ospita una ricca fauna che ben è rappresentata in questo museo naturalistico dove si possono osservare tante specie faunistiche che popolano il Massiccio del Linas ( e non solo) e che vivono in diversi habitat naturali.

Possiamo ammirare l’endemico Cervo sardo, il cinghiale sardo, la lepre sarda, il muflone, il gatto selvatico che vivono nella macchia alta; diversi rapaci, fieri e affascinanti, tra cui l’aquila reale, il falco pellegrino, l’avvoltoio grifone, ecc.; e ancora, tanti piccoli uccelli passeriformi tra cui il passero solitario, il picchio rosso, colombaccio, l’assiolo e la ghiandaia.

Ma nella macchia mediterranea, vivono anche tante specie di uccelli, alcune delle quali difficili da scorgere come la cinciallegra, la cinciarella, il tordo e tra i mammiferi le donnole e le martore; nelle aree di pascolo e nei prati naturali troviamo la gallina prataiola, conigli e lepri, pernici, gheppi, barbagianni e rettili e anfibi come il rospo smeraldino; ed infine, nei corsi d’acqua, sono presenti rettili e anfibi come la testuggine d’acqua dolce, la vipera, l’endemico euprotto sardo, ecc.