Giorgio Bruno

2°CMEC

Conflitto armato

Dai tempi antichissimi fino ai giorni nostri, la storia è stata piena di fatti di sangue e di scontri per la supremazia di popoli su altri.

È infatti noto a tutti come, nei momenti di crisi, gli interventi armati sono ritenuti l’unico mezzo per la soluzione di divergenze su questioni solitamente d’interesse economico.

Si può dire che l’uomo, in tutti i campi, ha fatto dei progressi con scoperte scientifiche che hanno migliorato molto la vita, riuscendo a sconfiggere tantissime malattie, ha compiuto viaggi spaziali che un tempo sembravano impensabili, ma nel campo dei conflitti la regola non è cambiata assolutamente.

Questo modo di agire preoccupa tantissimo perché ha riflessi tragici su intere popolazioni che pagano la conseguenza delle scelte di chi li governa.

È già trascorso quasi un anno dall’attacco dei Russi contro l’Ucraina e ancora non si vedono spiragli di luce che mettono fine ai combattimenti che hanno causato quasi 7000 vittime e che hanno seminato distruzione e morte anche tra i civili. Attualmente circa 10 milioni di Ucraini sono al freddo e senza elettricità e si discute perfino sulla possibilità di usare la bomba atomica, che causerebbe ancora più vittime.

Io spero che si risolvano al più presto i contrasti tra Russi e Ucraini e penso che, fino a quando non saranno scomparse le industrie che fabbricano armi, la storia dell’uomo sarà sempre segnata da conflitti in ogni angolo del pianeta e sarà un’illusione che vi possa essere una pace duratura.