Sulmona-Roccaraso a Vapore

la "Transiberiana" d'Italia

La ferrovia Sulmona-Isernia (soprannominata dal 1980 Transiberiana d'Italia) è una linea ferroviaria secondaria dell'Abruzzo e del Molise (lunga 128,7 km con quattro stazioni intermedie tra i due capolinea, di cui due con ACEI semplificato e due presenziate), che collega la città di Sulmona con quella di Isernia, dal 2011 priva di traffico ordinario. Il tratto Sulmona-Carpinone è percorso da treni turistici e individuato da Fondazione FS Italiane a tale scopo nell'ambito del progetto "Binari senza tempo"[2]: alla stazione di Rivisondoli-Pescocostanzo raggiunge i 1268,82 m s.l.m. che ne fanno una delle stazioni più alte in quota della rete italiana. Il termine Transiberiana d'Italia, comparso per la prima volta sulla rivista Gente Viaggi del novembre 1980, è dovuto al giornalista Luciano Zeppegno che descrisse questa linea come "la piccola Transiberiana" a causa delle abbondanti nevicate che, soprattutto nel tratto degli altipiani maggiori d'Abruzzo, la fanno somigliare alla celebre Transiberiana. La parte piu' spettacolare è la saluta dopo Sulmona  fino a Campo di Giove, con le viste dei viadotti e della linea stessa che si inerpica su se stessa. 

la 940!

Storicamente la 940 è stata una macchina di queste linee, anche se le ridotte scorte di acqua si facevano sentire. La prestazione di questa macchina sarebbe a malapena sufficiente per trainare un convoglio come quello turistico: quindi un D345 a supporto è praticamente obbligato, viste le rampe . 

Costruite per i servizi gravosi sulle linee appenniniche dell'Italia centrale, le 940 sono il prodotto della rielaborazione del precedente progetto del gruppo 740, a cui è stata modificata la distribuzione dei pesi per rendere la locomotiva simmetrica, cioè in grado di sviluppare la medesima velocità sia in marcia avanti che in marcia indietro. Ciò consentiva di non dover girare la locomotiva nelle piccole stazioni di testa delle linee.  Con  un   rodiggio  1-4-1, una potenza di 980 CV, sviluppavano una velocità di circa 65 km/h. Alcuni esemplari hanno ricevuto un rialzo della carbonaia che ha permesso di aumentare la capacità di carbone da 3.5 tonnellate a circa 5. Vennero costruite in 50 esemplari tra il 1922 ed il 1923.

Il treno storico parte normalmente da Sulmona alle ore 9.00 e rientra verso le 17-18. 

Lubrificazione incessante, essendo gran parte dei cassetti a perdita

La  loco fa da regina alla partenza di Sulmona. 

La sete d'acqua appare evidente già a Cansano, dopo le rampe in salita

Le colonne di rifornimento sono tenute in esercizio in questa linea.

Simona, mia moglie, sempre coinvolta nelle trenate

Bellissima la salita dopo Sulmona: la linea si inerpica con forti pendenze avvitandosi su se stessa

gli altipiani d'Abruzzo 

Ottima accoglienza nelle stazioncine! Molto differente in positivo dalla ferrovia Grosseto - Siena... 

Il treno arriva a Roccaraso verso le 12.30. Viene lasciato tempo libero ai viaggiatoi per trascorrere qualche ora nella cittadina dedita agli sport invernali, cercado localetti e ristorantini ove colmare le necessità gastronomiche! 

Lungo la linea decine di cercatori di immagini! Erano dappertutto!!!

Ecco il treno turistico con 4 carrozze centoporte, un bagagliaio d'epoca e il D345 di spinta!