Questo è il mio primo impianto documentato. A dire il vero sarebbe il secondo... cominciai studiando il noto manuale dei Plastici Rivarossi, ove c'era veramente di tutto su come iniziare, ovviamente per il materiale in corrente continua!
Nel manuale c'era un tracciato ovale con piattaforma girevole di circa 4 metri di lunghezza, che elaborai un po' e costruii. Avevo circa 14 anni e probabilmente non mi piacque, tanto che lo demolii quasi subito per passare a questo progetto. Non ricordo bene perché e non ho purtroppo immagini, solo ricordi, però ripensandoci oggi forse era migliore di questo, irto di pendenze e curve strettissime! Ma fa parte dell'esperienza! Tutto il materiale che vedete qui, eccetto le stazioni DUBINO (Purtroppo andata persa) e la stazione RR in scala 1:80 Rivarossi (che restituii ad un amico circa 38 anni fa) è oggi sul nuovo plastico 2020!
Il tracciato vede 2 linee: una a doppio binario, ad "8" con la stazione principale Pergine al livello 1, l' "8" va al livello 0. L'altra linea è una tortuosa montana a singolo binario, con tremende curve "R0" ... raggio 28 cm, il famigerato 5120 e pendenze ardite... tanto con 4 o 5 vagoni le loco Marklin si arrampicavano come trattori e all'epoca non ci badavo! C'e' una improbabile "valle" centrale irta di ponti incrociati...
Il grande fabbricato 1:80 mescolato ai treni tedeschi in scala 1:87.. cose da ragazzi! questo tracciato era in pratica un "8" a doppio binario sul quale si rincorrevano freneticamente 2+2 treni, e una linea a singolo binario che termina con 2 cappi di ritorno posti a quote differenti
Questa impostazione a linee indipendenti singola e doppia ha dominato poi tutti i miei successivi progetti!
La storica piattaforma 7186 regalatami da mia madre nel 1976.. ricordo l'epico viaggio sul Bus sulla vecchia Salaria di allora.. più di 2 ore.. la piattaforma la comperammo nell'enorme negozio a 2 piani con vetrate vicino alla basilica di Santa Maria degli Angeli.. Oggi non c'e' piu'.
Ma la piattaforma mi accompagna instancabile oggi, perfettamente funzionante sul nuovo plastico, ove è stata modificata per consentire più binari di ricovero dei pochi di serie
All'epoca si usavano le classiche lampadinette a incandescenza da 16 volt... che scaldavano da matti .. qualche costruzione faller ha accusato distorsioni della plastica. Al livello piu' alto c'e la classica fabbrica Faller (edificio leggermente fuori scala, è piu' piccolo della scala H0) con 2 binari di raccordo. La tecnica di costruzione dei rilievi è immutata anche oggi.. filo di ferro e carta con colla vinilica.
La carta a mattoncini rossi che si inravede sopra la stazione di Pergine è ancor oggi prodotta da Faller, praticamente immutata!
Ecco una vista complessiva dell'impianto di allora. La parte di montagna a sinistra fu aggiunta successivamente. Il quadro di comando (scomodissimo) è nascosto a sinistra... E' presente anche l'impianto a Nastri trasportatori della Faller, oggi in fase di montaggio sul nuovo plastico. Gli attraversamenti stradali furono fatti con stucco a base d'acqua! I binari M reggono anche questo.. ma oggi preferisco usare strisce di carta vetrata fine da tagliare e porre sul binario, facendo forellini per i punti di contatto. Metodo molto più pulito e di ottimo effetto. La linea a singolo binario ha 2 cappi di ritorno agli estremi. Qui si vede benissimo quello in alto, con una "P8" art. 3098 che traina un merci a composizione molto leggera, dopo essere transitata per la stazioncina "Dubino" di Rivarossi (purtroppo questo fabbricato è andato perduto..). Al centro la mia vecchia "3000" BR 89 sta scendendo con 2 carrozze a 3 assi ma tutto il materiale qui presente lo ritroverete oggi sul nuovo plastico!
Gli edifici qui presenti mi accompagnano tutti ancora oggi. Purtroppo la stazioncina "Dubino" di Rivarossi è andata perduta (!)