Il quadro attuale è una evoluzione del precedente quadro costruito nel 1992 sul primo plastico elevabile a soffitto. Per questo il quadro fu costruito nel modo piu' leggero possibile e senza trasformatori, usando dei regolatori PWM molto semplici basati su un Triac pilotato da un RC, derivati da circuito di trapano 220V AC. Sul plastico odierno questo quadro ha potuto ricevere un nuovo telaio irrobustito con i trasformatori posti al di sotto (ottima soluzione per il risparmo di spazio) , una "L" laterale e un nuovo layout allinato al plastico attuale. 

I trasformatori sono cablati sul lato 220V AC tramite morsetti in modo da risultare in fase. Ecco la disposizione delle alimentazioni di linea, sui rispettivi trasformatori partendo dal lato sinistro:

1 Trafo  = Linea doppio binario Rossa  (Bin e Linea Aerea)

2 Trafo = Linea doppio binario Verde (Bin e Linea Aerea)

3 Trafo = Linea Singolo Binario, binario

4 Trafo = Linea Singolo Binario, Catenaria

5 Trafo = Linea di Montagna

Alimentazione in continua con regolatore  per la Linea a Cremagliera, regolazione a manopola sul quadro

La catenaria della linea a  doppio binario è  commutabile su regolatori PWM: in caso di necessità si possono alimentare i treni da catenaria in modo indipendente. Questi regolatori non vanno usati con le loco digitali 


IL QUADRO DI COMANDO

 Beh, leggendo in giro c'e' molta confusione sull'argomento. Questo quadro consente di far girare treni in continua (limitato alla zona di montagna, ove la linea a cremagliera prende l'alimentazione DC dalla catenaria, l'altro polo è a massa comune sui due binari). La loco Fleishmann a cremagliera gira insieme ai vecchi analogici Marklin. Ultimamente ho inserito la possibilità di provare loco digitali (apprezzandone la qualità di marcia  e il sound)  prendendo il segnale codificato dalla catenaria, insieme alle analogiche sul binario tramite switch. Il digitale è inseribile a piacere sul binario o sulla catenaria Approfondimenti su questa modalità qui. Eecco uno schema del quadro attuale, sezioni di alimentazione generale: 

Ecco le viste del quadro in lavorazione l'aggiornamento del sistema di blocco automatico: è visibile uno schermo LCD 16x2 caratteri al posto dei deviatori doppi che inserivano l'automatismo precedente. Ho dovuto aggiungere un listello per ospitare i pulsanti dell'interfaccia del blocco automatico (4 pulsanti per ognuna delle 2 linee) attualmente l'automatismo lavora bene sulla linea "rossa".  Dovro' costruire e installare la seconda centralina

Ecco la modifica per l'ampliamento ad "L" del quadro. La grande quantità di deviatori ha costretto a una miniaturizzazione abbastanza spinta! In compenso la disposizone "topologica" del disegno delle linee consente una manovra facile e immediata. Sono ancora "terrorizzato" da quegli eroici fermodellisti che utilizzano i classici quadri 7072 numerati!! Metodo certamente non rapido e sicuro per impartire i comandi! Ovviamente chi fa il digitale rimarrà anche egli terrorizzato dal cablaggio! Cio' che oggi si fa ad esempio con Rocrail è un bel layout disegnato sul PC! Qui invece siamo come nelle ferrovie anni 60/70... anche questo fa parte del gioco!

LA TENSIONE DI INVERSIONE ED I TRAFO BLU

Un altro problema che ho incontrato è stato nel cambio appartamento per la rete elettrica. Nonostante avessi letto della cosa sui forum, lo ho "dimenticato" !!!! Nella nuova casa la tensione di rete era 230 circa, il che ha provocato la "cottura" di un povero decoder di una loco digitale (la EP bavarese 3/6).  Infatti la tensione di inversione dei trafo BLU era volata a 29-30 volt efficaci più o meno! I consigli erano i soliti: Cambia tutti i trafo! Ma perche' se il problema è solo la tensione di inversione e non la tensione di alimentazione normale in linea? 

Quindi la prima modifica è stata la creazione di una tensione di inversione di 25 volt, ridotta tramite 2 ponti di diodi raddrizzatori da 2A, che viene distribuita da comodi pulsantini posti sulla paretina verticale sopra ai bottoni rossi di comando. Non ho avuto piu' nessun problema: ho qualche loco digitale che va perfettamente con questa tensione di inversione ridotta. La tensione viene fornita da un trafo a parte quindi l'amperaggio è sempre disponibile e l'inversione secca e immediata. La commutazione pericolosa originale è stata bloccata con una microvite di bronzo visibile sulle manopole dei trafo blu. 

Per quanto riguarda l'aspetto tecnico, il grande plastico attuale è alimentato da 9 trasformatori, ovviamente tutti in fase (cablaggi bloccati) e interruttore bipolare generale posto vicinissimo al quadro di comando. La Linea di alimentazione (Giallo) per gli articoli magnetici è ottenuta da tutti i 4 trafo blu, quindi puo' toccare un picco di 120 VA. Un eventuale corto a 16VAC con questa potenza sarebbe devastante: obbligatorio quindi suddividere in "distretti" tutti gli articoli magnetici e una protezione con fusibile da 6A, che garantisce l'integrità dell'impianto. Le linee di alimentazione dei treni sono già protette dai trafo tramite interruttore interno magnetotermico: stacca dopo 3 o 4 secondi, verificato su tutti i trafo classici: in questo caso il corto si evidenzia facilmente sui binari ed è limitato ai 30VA del trafo stesso.

L'impianto di illuminazione generale degli edifici viene alimentato separatamente da due vecchi trafo a 125V (alimentati da un ulteriore trafo 220-125): 60VA sono piu' che sufficienti, in quanto sto usando led e microlampadine che assorbono enormemente di meno delle vecchie lampadine a incandescenza di tanti anni fa.

L'inefficiente blocco automatico sistema Marklin classico (sezioni di contatto sovraccaricate dalle bobine dei segnali) èstato sostituito  con un sistema a controllo elettronico programmabile tramite Arduino: l'argomento è trattato qui: Ottimi i risultati della nuova centralina di gestione del blocco automatico 

Ecco il quadro in lavorazione, siamo a fine 2020: si sta delineando l'espansione ad "L" del quadro. I trafo BLU (!!!) sono stati già installati e attivati

La modifica del quadro originale del 1992. Il disegno su cartoncino plastificato  è stato rimosso per inserire il nuovo tracciato. 

Ecco la parte sinistra con il nuovo tracciato. Grazie al disegno in scala vengono posizionati i deviatori con il loro ingombro al millimetro. 

Fase di installazione degli interruttori, deviatori a ritorno centrale a 3 posizioni per gli scambi, doppi deviatori per sezioni e segnali luci R/V

La parte centrale è trentennale con il vecchio cablaggio a coppie telefoniche (ho riciclato l'intera stazione di Neustadt). la parte nuova a sinistra e destra utilizza i cavi AWG28 dei PC (reggono picchi temporanei di 2A). Ordinando bene i cavi si riesce a mantere un aspetto "civile" dell'enorme cablaggio

ORRORE: I TRAFO BLU!!!!! TERRORE DI TUTTI MODELLI DIGITALI.. ma.. sarà proprio cosi'????

I trafo in plastica BLU art. 6631 sono stati "criminalizzati" : vengono BANNATI un po' da tutti, e c'e' una ragione! I  loro avvolgimenti erano calcolati per una distribuzione media di 220V Efficaci! Attualmente la rete di distribuzione è a 230V : questo ha portato ad un aumento percentuale della tensione sia di normale alimentazione 0..16V che della tensione di inversione! Non avevo mai considerato questo problema fino al trasferimento di casa nel quartiere attuale: in questa zona la tensione è 230-235 volt!! E la mia povera Bavarese mfx è stata la prima a cedere... il danno non è un gran che' , 26 euro di decoder MLD3 di ricambio ma se fosse stato un modello recente...  ho misurato la tensione di inversione : 28.4 volt!!!! A questo punto secondo quando si legge in Rete avrei dovuto buttare via 4 trafo blu e comperare 4 trafo bianchi, una bella spesa! Ho ragionato cosi': 

I pulsantini BIANCHI di inversione  sono visibili nella foto sopra  a destra.  Ho qualche loco MFX :  vanno perfettamente con la tensione controllata. 

Tensione di inversione originale dei trafo BLU "FRIGGI DECODER!!!" 

è stata inibita! L'elettronica in basso a sinistra è un banco di 4 regolatori PWM che possono essere commutati sulle linee aeree della linea a doppio binario. IL PWM è sconsigliato per alimentare le loco digitali. 

Tensione di inversione ridotta da ponti di diodi in serie.  25.5 Volt!

Ora è "di sicurezza" per i poveri decoder moderni!  Un Fusibile di protezione è d'obbligo: un corto sulla tensione di inversione porta oltre 1A in giro.