Questo plastico, partito in analogico, è la somma delle esperienze precedenti, cercando quindi di evitare gli errori relativi. Premetto che non c'e' qui ispirazione ben definita o rigorosa ad un singola epoca: l'intento è principalmente la giocabilità! Quindi troverete a circolare praticamente di tutto! Puristi della riproduzione ultrafilologica non saranno soddisfatti... ma io si' :-). Le dimensioni sono di 630x293 cm, altezza stanza 250 cm, altezza max montagne circa 235 cm. Lo schema di base è simile al primo plastico, ovvero una linea a doppio binario e una linea singola che termina con 2 cappi di ritorno. Lo uso sempre per via dell'elevata "giocabilità". Avendo pero' spazio e sfruttando anche l'altezza (fino a 205 cm si arriva con i treni), ho aggiunto una linea ulteriore a singolo binario che si svolge ad "L" sui muri perimetrali, praticamente "a mensola" e la mia vecchia linea a cremagliera Fleischmann, veramente una "chicca" che mi segue da 40 anni.
Questo impianto è organizzato su 5 livelli principali
Livello 0 = Stazione di "Niederidger" e racchetta di ritorno e minimale "stazione nascosta" di 2+4 binari. Siamo a 70 cm dal pavimento. Il livello 0 puo' ospitare fino a 8 treni.
Livello 1 = Stazione Neustadt, Deposito Vapore e Deposito Loco Elettriche. A questo livello c'e' anche la Raffineria e il modulo Officine G.R. removibile.
Livello 2 = Linea a doppio binario (DB)
Livello 3 = Linea a singolo binario (SB Vadenz-Musberg): stazione e D.L. Musberg, Segheria, racchetta superiore della linea SB
Livello 4= Linea di montagna a singolo binario non elettrificata (M)
Livello 5= Linea a Cremagliera Vadenz-OberAlp(V.O.B.) la stazione superiore (OberAlp) è a 205 cm dal pavimento
Gli errori principali del plastico precedente erano:
1) pendenze eccessive - qui tutte le linee hanno al massimo 3,5% per le secondarie e 2.7% per la linea a doppio binario. Ove possibile, sto correggendo ancora oggi gli scambi più critici in R1 con scambi R2 (vedi Aggiornamenti del Plastico )
2) Uscita dalla stazione Neustadt verso linea a doppio binario con uno sghembo ed R1. L'uscita è stata rifatta con R2 e perfettamente allineata
3) Sezioni di blocco troppo corte: ora maggiorate a 3,5 metri sulla linea principale, peraltro rifatta con armamento K (vantaggio del binario flessibile)
4) Cablaggi confusi e poco logici: gran parte è stata rifatta con cablaggi multistripes (gli stessi che si usavano nei Pc sui vecchi dischi IDE) per PC AWG 28 (2A di picco di limite) : riordinata la massa generale e la distribuzione della 15VAC per gli scambi e gli articoli magnetici, suddivisa in zone con protezione a fusibile. Espanso il quadro di comando. Distribuzione alimentazione delle lunghe linee con gruppi di distribuzione a mammuth per sezionare facilmente in caso di corti circuiti.
5) Predisposizione di alcune sezioni sulla linea principale per una eventuale frenata a moduli
6) Tensione di inversione pericolosa per i decoder! - Ora la tensione è di 25.5 volt con buon amperaggio, distribuita tramite pulsantini-deviatori sopra ogni trafo BLU. Limitato l'uso dei regolatori PWM, inseribili per disaccoppiare le linee aeree della linea a doppio binario (non erano compatibili con le macchine digitali)
7) Azionamento automatismi ove presenti 2 o più articoli magnetici tramite relè di accoppiamento: gli articoli caricano eccessivamente i binari di contatto 5146-5147, che per l'usura diventano poco affidabili
8) Conversione per il controllo digitale del "Blocco automatico" delle linee principali a doppio binario: rende sicura e giocabile la circolazione anche di 4 treni in analogico per ogni linea! Con "l'ascolto" in digitale delle sezioni di contatto 5146-5147, la rivelazione diviene sicura. Un enorme miglioramento, che eleva il livello di funzionamento dell'analogico a una qualità quasi da "digitale".
Tuttavia anche oggi, dopo un periodo di esercizio "pesante" ho riscontrato alcune problematiche: un errore di "sghembo" in curva (in fase di correzione) e qualche scambio R1 che non è ben digerito da rotabili di terze marche. Un "cantiere" è in corso per la correzione dello sghembo (vedi foto in fondo a questa pagina): in molti punti sono in programma i "porting" con scambi R2 a marmotta piccola. Le curve R1 sono ben tollerate dai modelli di terze marche: molto meno lo sono gli scambi! E se non sono in perfetto ordine, danno problemi anche su qualche modello Marklin come la BR45 1-5-1, una loco molto lunga che svia su scambi R1 non in perfette condizioni. Ove possibile è in corso l'aggiornamento con scambi R2 e marmotte piccole
"L'Anfiteatro"
La forma di progetto generale è ad "U", con il quadro al centro. La planimetria è state concepita ad "anfiteatro" : ovvero l'osservatore è al centro e può osservare il plastico che si eleva fino quasi al soffitto. Lo sfondo è composto da 3 fondali che possono essere affiancati : ho selezionato l'ottimo Faller, alto 90 cm, art 180512 "Neuschwanstein", che crea un effetto iper-realistico. Apparentemente inaccessibile, il plastico è stato progettato con Scarm 3D e un "raggio" umano di manovra di 80 cm su tutta la superficie: ciò ha comportato la realizzazione di 9 "coperchi rimovibili" che consentono una manutenzione abbastanza comoda.
Per una descrizione dettagliata, accedete alle descrizioni delle varie linee e ai vari argomenti,
nonché agli AGGIORNAMENTI DEI LAVORI:
Il concetto di "Anfiteatro"
Partendo dal fatto che lo spazio è il limite, si deve sfruttarlo in altezza! I plastici planari sono validi solo nel caso di trasportabilità e mobilità, ma se si deve fare un impianto fisso, a mio avviso i volumi devono essere sviluppati in altezza. Ecco quindi il progetto! Si pone l'osservatore (il manovratore al centro di una "U" , i cui lati vengono elevati posteriormente fino a circa 130-140 cm, in modo da creare un passaggio posteriore (galleria di ispezione) sopra il quale l'intero plastico continua! Le montagne terminano sulle pareti laterali, sulle quali è incollato un grande sfondo di montagna (Unione di 2 elementi Faller 180512 "Neuschwanstein" di ben 3200 mm x 1000 mm). Sul muro corre una linea a mo' di mensola. Per poter accedere al plastico, si prevedono delle aperture rimovibili di solo paesaggio, avendo cura di consentire un raggio massimo di intervento umano di 60-70 cm: in fase di progetto si verifica l'accessibiltà di tutte le aree: la dimensione delle aperture è di minimo 40-45 cm di larghezza in modo da potersi infilare con il corpo e apparire sul plastico! Le aperture rimovibili sono in Grigio nel complesso schema 3D qui sotto proposto: è il solo modo per avere una idea dello sviluppo "spaziale" dell'impianto.
Ora vediamo il risultato in pratica: in questa immagine si vede il grande fondale sul quale poggia direttamente l'impianto. La zona tra la linea ferroviaria e il fondale è rimovibile , in 2 sezioni: si puo' vedere con attenzione qualche linea di interruzione dei coperchi, ma risultano molto ben dissimulati. L'effetto è grandioso. Dal punto di osservazione di ingresso stanza si ha l'impressione di "infinito".. molti osservatori mi hanno chiesto se la linea remota che si vede sul viadotto a arcate in fondo sia in scala N: .. in realtà è HO ma l'effetto prospettico la rende piu' lontana di quello che è in realtà. Il convoglio Rheingold in lamerino e la grande locomotiva sovietica (!) 1-5-0 nella foto successiva è una delle tante fantasie che mi permetto nel gioco su questo impianto! Si noti che con questa metodologia costruttiva, in uno spazio orizzontale di 30 cm (tra la colonna in C.A. del locale e la piattaforma girevole sotto al pilone del viadotto ad arco sulla destra corrono ben 6 sovrapposte su vari livelli! Tuttavia l'effetto scenico non ne risente, grazie al notevole sviluppo in altezza di questa zona.
Ecco una vista dalla parte sinistra: in primo piano la stazione di Musberg, ove sta transitando il Rheingold al traino di... una loco RUSSA 1-5-0 (!) . Musberg è una stazioncina di passaggio a 3 binari posta a mezza costa: la linea procede verso la linea "di parata" , notevole l'effetto metrico di sviluppo.
Ecco una vista abbastanza spettacolare..ponendosi al livello 1 (Stazione Neustadt) abbiamo lo scorcio dei rilievi che si fondono con il fondale dando illusione spaziale rilevante... in basso a destra, impianti industriali per carburanti. Il paese di Musberg è rimovibile facilmente , ma non si vede nulla!
Arretrando un po', la vista include anche la stazione a livello superiore della linea "M", Obersteg. Il sottostante paesetto si svolge sulle alture, con effetto scenico notevole. La fusione dello sfondo qui rasenta la realtà..