Un lupo affranto trotterellava per i boschi della montagna secca, a un tratto si ricordò di avere fame e vedendo un capriolo lo rincorse per mangiarselo. Una zucca spuntò dal terreno innevato e rossa di un rosso maturo chiese al lupo cosa stesse per fare: "Perché insegui quel docile capriolo?" e il lupo le rispose con tono infastidito: "Ho fame... sono giorni che non metto niente nello stomaco!". "Smetti di rincorrere il capriolo e prova ad addentare un pezzo della mia scorza, così potrai succhiare la polpa". Il lupo sputò per terra disgustato e disse: "Mangio carne alla tartara e non ortaggi mollicci". "Se non mi vuoi mangiare resterai digiuno e il tempo perso a discutere con me ha permesso al capriolo di perdersi lontano da te". Il lupo si arrabbiò e per vendetta addentò la zucca che per sua disgrazia non era nutriente ma bensì era fatta di dura terracotta. "Non sei vera!", disse il lupo con la mandibola dolente e la zucca rispose: "Tutte le cose vere sono coriacee come la pietra e impediscono ai prepotenti di prevalere su un bel pranzo a base di capriolo".