L'energia elettrica è prodotta nelle centrali per poi essere trasportata fino ai luoghi di utilizzo per mezzo della rete elettrica nazionale.
La rete è composta da una serie di stazioni di trasformazione e da linee (dette elettrodotti) che si distinguono in base alla tensione di esercizio (la tensione elettrica a cui lavorano).
Alta tensione (AT), superiore a 35000 V (Volt)
Media tensione (MT), tra i 1000 e i 3500 V
Bassa tensione (BT), inferiore a 1000 V
La rete elettrica nazionale è divisa in due parti:
rete di trasmissione ad alta tensione (AT)
rete di distribuzione in media (MT) e bassa tensione (BT)
La trasmissione dell'energia elettrica avviene ad alta tensione.
La produzione dell'energia elettrica avviene a media tensione per poi essere abbassata in corrispondenza degli utenti finali (case, industrie, ecc.). Allora perché viene trasportata ad alta tensione?
Perché a parità di potenza trasportata diminuiscono le perdite per dissipazione.
Infatti le perdite per dissipazione sono pari a P = V x I
Per la Legge di Ohm V = R x I
Sostituendo il valore di V nella prima equazione si ottiene P = R x I²
Ciò significa che le perdite sono proporzionali al quadrato della corrente, pertanto la trasmissione di energia elettrica su lunghe distanze comporta delle perdite, sotto forma di calore, che vengono minimizzate aumentando la tensione per il trasporto per mezzo dei trasformatori.
I trasformatori elettrici sono dispositivi che aumentano o abbassano la tensione elettrica, permettendo di ottimizzare il trasporto ed la distribuzione dell'energia.