Bricks city

S3_Scavare Solcare Scolpire (st.Art |_over)

docenti: Roberto Ianigro (ref.), Ciro VitaleStudenti: (IIIB) Francesca Aprile, Alessia Clemenzi, Matteo Colonnelli, Angelo Cozzi, Antonella D'Alcantara, Beatrice Felli, Ruchira Fernando, Federica Gisondi, Claudio Lamanuzzi, Alessio Lanna, Giulia Margiotta, Luca Marini, Elisa Mengoni, Valerio Orchi, Francesco Pio Papagni, Chiara Peretti, Leonardo Piazzolla, Luigi Russo, Alessio Sabetta, Jorida Tafa, Davide Trimboli, Sascha Valle, Sefora Zlatan;(IVB) Fiorello Amariei, Claudia Armieri, Ludovica Cerqua, Valerio Cicalini, Ivan Coccia, Gianpiero D' Ippolito, Gabriele Di Berardino, Gabriel Dragos, Simone Forte, Fabio Franceschi, Matteo Galeotafiore, Federico Giubilei, Francesca Romana Impagnatiello, Szymon Kwiatkowski, Chiara Leali, Michela Marcangeli, Tiziano Napoleoni, Emanuele Pipitone, Dennis Prisacaru, Manuel Rano, Daniele Sulpizi, Claudia Tuzi, Simone Valentini, Chiara Vichi, Betuela Zlatan; (IIIE) Esmeralda Albini, Jacopo Benedetti, Marco Benini, Diego Cappelletti, Tiziano Contaldo, Francesco Elmihy, Amir Ferjani, Tommaso Giubilei, Giorgia Guglielmo, Lorenzo Iriti, Roberta Mazzalupi, Valerio Michiorri, Sara Minacapilli, Luca Molinari, Pompilio Alessio, Alessandro Pratesi, Fausto Pucci, Bianca Rusu, Giorgia Nuria Simonetti, Luca Trissati, Emanuele Tulli, Simone Tuzi, Martina Urbinati;(IVE) Lia Armas, Marina Armas, Alessia Caruso, Simone Coccia, Emanuele Eleuteri, Valerio Ferrantelli, Chiara Greco, Giulia Grisi, Luisa Iacovacci, Francesca Maria Lorenzini, Riccardo Santo Magno, Ilenya Marinsaldi, Bianca Papalia, Andrea Ricci, Gabriele Romeo, Alessia Saturno, Irene Sofia Scifoni, Chiara Sturiale, Valeria Venarubea.

Partendo dalla definizione di Michelangelo della scultura e cioè che si fa per forza di levare, è stato proposto un tema plastico-compositivo basato su operazioni sottrattive, dallo scavo alla scultura, partendo per tutti dallo stesso volume iniziale: un parallelepipedo con i lati l’uno doppio dell’altro come accade per il mattone standard, posizionato in modo differente per le 4 classi coinvolte. L’ottantina di composizioni sono state unificate in un solo elaborato: una zolla urbana dove ogni mattone si è trasformato in edificio. In questo modo gli studenti hanno operativamente preso contatto con l’arte astratta.

Il vincolo dimensionale e procedurale inizialmente imposto ha consentito di rendere confrontabili i risultati raggiunti e di sintetizzarli in un prodotto unico. Nessuna informazione è stata preventivamente fornita agli studenti su quest’ultimo passaggio perché le implicazioni architettoniche avrebbero condizionato e banalizzato gli esiti. Ciò ha garantito ai partecipanti massima libertà d’azione e la possibilità di vivere un gratificante svelamento conclusivo.

Clicca sul logo o sull'immagine per accedere alla pagina del sito ianigroart