Never Land
workshop 16-17
Walter Benjamin, in L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica, afferma che dell’architettura, a differenza delle altre arti, si fruisce in duplice modo: attraverso l’uso e attraverso la percezione. Partendo dallo stretto rapporto tra questi due modi di fruire una costruzione, il seminario si è proposto di lavorare a una ridefinizione dell’attuale edificio scolastico. Attraverso lo studio dei suoi spazi e dei suoi percorsi, considerando le diverse attività in esso svolte, si sono progettati interventi, puntuali o meno, in grado di offrire nuove soluzioni. Non sempre è, infatti, necessario ampliare o modificare sostanzialmente l’esistente per trovarne una diversa funzionalità. Recuperando fantasia e creatività, grazie alla partecipazione dei ragazzi, si è lavorato a dare forma a nuovi arredi, disposizioni alternative delle aule, e a proposte grafico-decorative delle diverse aree della nostra scuola che, come l’isola che non c’è, deve pedagogicamente ribellarsi alla negazione di realizzabilità di quanto può sembrare più immaginario.