C'è forse qualcosa di più urgente da insegnare ai nostri alunni? Andiamo subito al sodo. C'è qualcuno che ancora non crede ai cambiamenti climatici? Penserete di no. E invece, ve lo assicuro, a crederci davvero non c'è quasi nessuno. Se infatti ci credessimo, faremmo sicuramente di più per evitare tantissimi sprechi energetici a cominciare dal riscaldamento delle abitazioni e dei luoghi pubblici. E soprattutto manifesteremmo in piazza con Greta Thumberg.
Forse credi che Greta sia poco credibile o artefice di un complotto? Allora guarda questo video, potrebbe interessarti. Se invece ti interessa l'argomento e pensi che sarebbe opportuno manifestare per l'ambiente, aggiornati sul sito italiano di fridaysforfuture.
Ma quando è nata la consapevolezza che il clima stava cambiando e per colpa dell'uomo? Devi sapere che Al Gore, che tentò di diventare presidente degli USA, lanciò questo allarme con un film documento che devi assolutamente vedere chiamato "Una scomoda verità".
Per chiarirci meglio le idee vediamo anche questo video inglese, diretto dal grande sir David Attenborough. Clicca sull'immagine sotto per vedere il documentario.
Quante volte constatiamo che i nostri concittadini sono maleducati e non rispettano l'ambiente? Quanta ignoranza esiste su temi importanti come il riciclaggio? E quanti conoscono davvero la differenza tra 'buco nell'ozono' ed 'effetto serra'?
Quali sono i nostri stili di vita? Siamo davvero consapevoli delle nostre scelte quotidiane? Quando acquistiamo o facciamo qualcosa ci chiediamo qual è in quel momento la nostra impronta ecologica ? Calcola la tua.
Annie Leonard è sicuramente un'antesignana della comunicazione attraverso RSA animate. Annie Leonard, (Seattle, 1964), è un'attivista statunitense che ci spiega qual è il problema della continua corsa al consumismo che ha purtroppo un enorme impatto nella vita quotidiana di tantissime persone. Questa sua prima animazione ha avuto talmente successo da indurla a scrivere altre 'Storie'.
Come la storia dell'acqua in bottiglia. Con questa animazione Annie Leonard ci spiega come è stato possibile essere indotti a preferire l'acquisto di un bene necessario, come è l'acqua, all'uso della stessa ma proveniente dal rubinetto mostrandoci le conseguenze di questa decisione. Se pensiamo ai nostri alunni, tra l'altro, che vengono a scuola con le bottigliette di plastica, ingerendo ogni giorno furani, ftalati ed altre sostanze tossiche non possiamo non mostrare loro il video seguente.
Ecco un'inchiesta che non ci farà più stare tranquilli. Cosa dobbiamo fare per migliorare la situazione? Semplicemente fare pressione come consumatori e acquistare prodotti meno imballati, possibilmente a km zero (cioè prodotti dalle nostre parti e quindi non trasportati con consumo di carburante) e possibilmente evitando l'acquisto di prodotti tipicamente in plastica come le bottiglie di acqua, preferendo quelle in vetro o le borracce in acciaio.
Che fine fa la plastica una volta usata e gettata? Come? Tu la ricicli? Ah, ma il problema non cambia di molto. Sapevi che la plastica pulita può essere riciclata al massimo 3/4 volte? E dopo? Che fine fa?
La mangiamo. Non ci credi? guarda il video (metti i sottotitoli, ti aiuteranno a comprendere).
Se ancora non hai compreso la gravità di avere un mondo di plastica e se i cartoni animati non ti bastano, allora guarda queste immagini. Mi dispiace doverti svegliare così bruscamente, ma questa è la realtà. E possiamo cambiarla usando meno plastica. Quando vai al bar chiedi di bere in un bicchiere di vetro. Quando fai shopping porta con te una sacca di stoffa per non usare sacchetti di plastica. Naturalmente ricicla sempre e quando parli con la gente, cerca di convincerla ad adottare comportamenti più corretti.
IL BUCO NELLO STRATO DI OZONO
Iniziamo allora, nel nostro piccolo, a cambiare i nostri comportamenti quotidiani, rendendoli più sostenibili. Un primo passo potrebbe essere quello di bere non più da bottiglie di plastica, ma da borracce. Attenzione, se posso darvi un consiglio, cercate di preferire quelle in acciaio a quelle in alluminio. In queste ultime infatti, l'acqua non deve rimanere per troppo tempo; hanno la tendenza a formare una patina che va rimossa e non durano quanto quelle in acciaio. In ogni caso, ricordatevi di lavarle bene con uno scovolino. Alcune sono già in vendita con lo spazzolino per la loro apposita pulizia.
Un secondo comportamento corretto e sano potrebbe essere quello di camminare a piedi o di andare in bicicletta. Questo per evitare il consumo di energia che spesso è prodotta da fonti fossili (carburante dell'automobile o del motorino). E poi il movimento fa bene alla salute.
Un terzo passo è quello di evitare il consumo esagerato di energia: spegnere le lampadine se non serve tenerle accese, non accendere il riscaldamento se non è necessario e se proprio dovete, stare attenti a regolare le temperature in modo tale che non siano troppo distanti dalla situazione ambientale.
Un ulteriore contributo per la salvaguardia dell'ambiente è sicuramente quello di adottare una dieta più green, mangiando meno carne. Il che non significa assolutamente votarsi al vegetarianesimo o al veganesimo, ma semplicemente ridurne il consumo ove fosse esagerato. Tra l'altro, se è vero che la carne fa bene alla crescita (quindi non va assolutamente eliminata dalla dieta dei ragazzi), è anche vero che un suo consumo eccessivo potrebbe nuocere alla salute.
Perché ridurre il consumo di carne (soprattutto la rossa) fa bene all'ambiente? Semplice. Per produrre carne in allevamento è necessario molto mangime, e per produrre il mangime occorre coltivare molta terra con i moderni mezzi meccanici che inquinano e producono CO2, che a sua volta fa aumentare l'effetto serra. La terra coltivata inoltre viene sottratta alla natura, alle foreste, con conseguente perdita di O2.