L'urlo di Black Lives Matter contro la discriminazione razziale


Il razzismo è un fenomeno ingiustificato e immorale che ancora oggi affligge il mondo. Nessuno nasce razzista, ma viene educato ad esserlo dall’ambiente familiare e dalla società. I diversi caratteri somatici, il colore della pelle, la forma degli occhi o l’altezza non rendono una persona migliore dell’altra. L’umanità ha una sola specie, che pian piano, in piccoli gruppi ha iniziato a colonizzare il mondo e ogni etnia si è biologicamente adattata alle specifiche condizioni ambientali. Di seguito si sono sviluppate anche culture diverse per lingua, tradizione e religione. Tutto ciò non ha creato una razza migliore dell’altra, ma solo popoli diversi.


Oggi la globalizzazione ci offre la possibilità di vivere in una società multietnica e multiculturale e sarebbe bello scambiarsi le diverse tradizioni e gli stili di vita, anziché vivere nella diffidenza, nella discriminazione e, peggio, nel razzismo. In America con la schiavitù degli africani è iniziata una grave forma di razzismo che si è radicata tanto da ghettizzare i neri e creare addirittura strutture pubbliche per loro come scuole e ospedali. A generare la ribellione è stata Rosa Parks, una donna di colore che in un autobus non ha voluto cedere il suo posto a una donna bianca; da quel momento si è affermato il movimento dei diritti civili guidato da Martin Luther King che chiedeva gli stessi diritti dei bianchi per gli afroamericani.


Ancora oggi le proteste continuano, come con il movimento Black Lives Matter, che letteralmente significa “le vite nere contano”, che è nato in seguito dell’uccisione di un diciassettenne afroamericano ucciso da un vigilante; tale gesto ha creato forte sdegno e tante proteste anche tra le celebrità del cinema, della musica e dello sport. Questa associazione organizza delle manifestazioni per protestare apertamente contro gli omicidi delle persone nere da parte della polizia, nonché contro questioni più estese come la profilazione etnica, la brutalità della polizia e la disuguaglianza razziale nel sistema giuridico degli Stati Uniti.


La segregazione razziale è una pratica che consiste nella restrizione dei diritti civili su base razzista. È caratterizzata dalla separazione delle persone nella vita quotidiana e può ripercuotersi in tutti gli ambiti della vita delle persone. Spesso inibisce i cosiddetti matrimoni misti e può coinvolgere la divisione geografica della popolazione nonché la frequentazione di istituzioni sociali come scuole e ospedali. La segregazione razziale può essere stabilita per legge o derivare da abitudini sociali in un clima di odio che può arrivare fino a manifestazioni di estrema violenza come il linciaggio. Fornisce uno strumento per preservare i vantaggi economici ed il superiore status sociale del gruppo sociale dominante.


Ebbene, è proprio di questo che si occupa Black Lives Metter. Un esempio recente di ingiustizia razziale è testimoniato dalla morte di George Floyd, avvenuta il 25 maggio 2020 nella città di Minneapolis, in Minnesota. Quest’uomo di colore è deceduto in seguito al suo arresto da parte di quattro agenti di polizia per un piccolo furto. Il filmato dell'arresto, in cui l'agente di polizia Derek Chauvin tiene immobilizzato Floyd gravando per nove minuti il suo ginocchio sul collo, ha avuto molta diffusione nei media internazionali e ha portato a molte manifestazioni di protesta contro l'abuso di potere da parte della polizia, accusata anche di comportamenti razzisti.


Per fortuna questo movimento, come altri, è riuscito a sensibilizzare molte persone a lottare per una maggiore giustizia sociale e anche per garantire più attenzione e rispetto nei confronti delle minoranze. Purtroppo ancora oggi si verificato tanti, anzi troppi episodi di razzismo inaccettabili. Dovremmo indignarci tutti davanti a queste situazioni poiché sappiamo bene che ogni uomo è speciale nella sua unicità e un mondo civile dovrebbe impegnarsi non solo a considerarlo un diritto inalienabile, ma addirittura un valore.  

Matthias Codispoti, 3F

Giorgia Iocca, 3F


Rosa Parks

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