Laboratorio di lettura: La poesia vola oltre il filo spinato


“La poesia vola oltre il filo spinato”. Questo il titolo del laboratorio di lettura che si è tenuto il 31 gennaio 2023 nell’auditorium dell’ istituto comprensivo Alcmeone, la mia scuola.

Il laboratorio ha affrontato il tema delicatissimo dell’olocausto. Gli alunni delle classi terze della scuola media e quelli delle quinte della primaria, per l’occasione, hanno scelto e recitato delle poesie scritte dai deportati, anche bambini, rinchiusi nei lager nazisti e dai quali, molto spesso, non hanno fatto ritorno.

Alcune poesie sono state scritte dagli stessi alunni che, dopo aver letto quelle di bambini come loro, si sono commossi a tal punto che hanno voluto lasciare un loro pensiero al riguardo.

Al laboratorio, preparato dalle insegnanti di classe, coordinate dalla funzione strumentale alla lettura del nostro istituto, hanno partecipato due ospiti eccezionali: la professoressa  Anna Laganà, che è stata vicepreside della nostra scuola e la carissima ex dirigente scolastica Eugenia Garritani, che è intervenuta come Presidentessa dell’Associazione Equilibri, alla cui rete aderisce il nostro istituto e che ha programmato il laboratorio sulla Shoah.

Il laboratorio è iniziato con gli alunni della primaria, che avevano preparato anche dei cartelloni per mettere in evidenza le emozioni provate nel leggere le poesie e nel visitare il campo di concentramento di Ferramonti, dove si sono recati proprio il 27 gennaio, giornata della memoria.

Le poesie lette erano molto emozionanti e sentite.

Poi è arrivato il momento dei ragazzi della terza media, che hanno recitato poesie molto commoventi, mentre veniva proiettato un power point con il testo delle poesie declamate, accompagnate da immagini molto significative.

Alla fine la Preside Garritani si è complimentata con gli alunni per l’organizzazione del laboratorio e per la loro attenta partecipazione e dovuta commozione.

La professoressa Sisia, che ha coordinato l’attività di laboratorio, ha letto una poesia che è stata scritta per l’occasione da un genitore di un suo alunno, particolarmente colpito dalle poesie dei deportati.

Durante tutto il laboratorio si è percepito un clima di viva partecipazione e commozione. Gli alunni hanno mostrato interesse per la poesia, che è veramente in grado di sollevarsi con la sua leggerezza, bellezza e sensibilità sopra tutte le brutture del mondo e farci arrivare la voce di tante vittime innocenti,  per ricordarci  che ciò che è successo non deve succedere mai più.

Francesco Dattolo 3B