Documenti originali sulle leggi razziali nel plesso ex Università per il Giorno della memoria


La Repubblica italiana riconosce il 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah ovvero lo sterminio del popolo ebraico. Questa triste pagina della storia si è consumata attraverso le leggi razziali, la persecuzione dei cittadini ebrei, la prigionia, la tortura e la morte. Non sono mancate però anche le persone che, pur mettendo a repentaglio la loro stessa vita, si sono opposte al progetto di sterminio e hanno cercato di proteggere i perseguitati. Poco hanno potuto contro la brutalità dei regimi nazifascisti. In occasione della giornata della memoria, vengono organizzate cerimonie, incontri e momenti di riflessione anche nelle scuole.

Nel nostro istituto sono stati organizzati dei cineforum sulla tematica, mentre gli alunni della classe 3F hanno avuto l’occasione di “toccare” la storia attraverso un'esperienza significativa sia sul piano culturale che umano. Nello specifico, hanno accolto due referenti dell’archivio storico del comune di Crotone, Valeria Cassano e Antonio Siclari, che hanno portato dei documenti sulle leggi razziali fasciste del 1938, appartenenti alla raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti regi del Regno d’Italia. Lo scopo è stato quello di far riflettere sulla gravità dell’accaduto, per non dimenticare. Inoltre gli alunni hanno avuto modo di leggere insieme dei brani tratti dal libro di Liliana Segre “Scolpitelo nel vostro cuore”.

La scrittrice Liliana Segre essendo di famiglia ebraica ha subito sulla propria pelle la persecuzione razziale, riuscendo a salvarsi. Lei non ha voluto raccontare la sua storia fino a quando, negli anni Novanta, ha iniziato a incontrare i giovani nelle scuole narrando la sua esperienza. Nonostante il dolore del ricordo, sente forte la “missione” di regalare un insegnamento alle generazioni future: amare la vita nonostante tutto, rispettare il prossimo e non ripetere gli errori del passato affinché non ci siano più discriminazioni.

Liliana Segre, come tanti bambini e adulti di quel periodo storico, ha sperimentato sia le discriminazioni sociali che le leggi razziali. Queste con il passare del tempo, si sono inasprite come testimoniato dai documenti che abbiamo visionato. Tra questi, ad esempio, nell’articolo 6 del decreto legge 1390 si diceva che era considerato di razza ebraica “Colui che è nato da genitori entrambi di razza ebraica, anche se egli professi religione diversa da quella ebraica”; nell’articolo 8 del decreto legge 1728 emanato dopo pochissimo tempo vengono considerati di razza ebraica coloro che hanno anche un solo genitore di razza ebraica. Abbiamo anche letto i decreti che vietavano ai bambini ebrei di frequentare le scuole, come se fossero loro la vera minaccia. Questo è capitato anche a Liliana Segre che da un giorno all'altro, senza un motivo concreto, ha visto stravolgere e sconvolgere tutta la sua vita.

Noi siamo abituati a studiare la storia, ma queste esperienze ci consentono di viverla in maniera profonda e indimenticabile. Noi abbiamo toccato con mano questi documenti che hanno condizionato in maniera profonda la vita di molte persone e la storia di tutti noi. Abbiamo percepito la realtà di ciò che è successo in quell’epoca e abbiamo conosciuto meglio una verità difficile da comprendere e da accettare. Una verità che da un giorno all’altro ha cambiato la vita di tante, troppe vittime che non hanno avuto l’opportunità di opporsi.

Ligorio Giulia 2F

Liò Giorgia 2F