Sovranità di sfera

La sovranità di sfera è un principio strutturale normativo secondo il quale ogni aspetto (modalità) in cui può essere suddivisa la realtà è da considerarsi un ambito a sé stante in cui sono in vigore leggi sue proprie che non possono essere confuse con le altre.

La sovranità di sfera è determinata dal nocciolo (kernel) irriducibile di ciascuna modalità dell'essere ed è garantita dalla dimensione verticale del tempo cosmico. Il nocciolo, però, rimane sovra-temporale: non può essere definito in termini concettuali temporali. Proprio perché sovra-temporale, la sovranità di sfera può solo rivelarsi nell'ambito della coerenza intermodale di significato.

Dio, infatti, ha creato ogni cosa secondo la propria natura, "secondo la propria specie" (Genesi 1:11,12,21,24,25; 6:20; 7:14). Ogni sfera è autonoma, non ammette alcuna confusione, alcuna mescolanza. Questo non significa che ogni sfera sia autosufficiente, ma è interconnessa con le altre. Di fatto, il significato ultimo di ogni cosa lo si trova nell'interconnessione strutturale di ogni sfera sotto il controllo di Dio verso il quale tutto tende. Le sfere sono edificate l'una sull'altra e dipendono l'una dall'altra.

Lo stesso vale per le strutture della società umana (famiglia, chiesa, scuola, stato, industria, scienza): sono ambiti a sé stanti e sovrani, regolati da leggi e competenze loro proprie. Esse non devono interferire l'una nell'altra (salvo assumersi compiti sussidiari in presenza di carenze). Queste sfere non possono essere ridotte l'una all'altra. Rispondono solo a Dio che fornisce loro le rispettive leggi.

In ogni caso, la loro sovranità è relativa, non assoluta, perché sono sottoposte all'autorità ultima di Dio.

Le leggi che appartengono a ciascuna sfera sono coerenti e non in contraddizione l'una con l'altra.

Violare l'autonomia di ciascuna sfera significa cadere in antinomie (contraddizioni, disfunzioni).

[Vedi: Sphere sovereignty; Wikipedia]

Antinomia