Legge

La filosofia cristiana parte dalla verità rivelata che Dio, sovrano Creatore, ha sottoposto, ordinato, l'intero creato alla Legge. Esprimiamo il fatto che tutto il creato è sottoposto alle leggi stabilite da Dio con il termine ordinamento giuridico cosmico (cosmic law order). Parliamo di ordinamento giuridico perché riconosciamo una molteplicità di leggi stabilite da Dio per ogni particolare ambito (o aspetto) del creato.

Ogni parte del creato appartiene (può essere soggetto) a diverse nomosfere (law-spheres). Ogni cosa può essere considerata sotto diversi aspetti, ciascuno dei quali risponde a leggi sue proprie. Non tutte le leggi sono, infatti, della stessa natura. Ad esempio, le leggi della fisica hanno una natura diversa da quelle della logica, della biologia o dell'estetica, ecc.

Correlativo al termine nomosfera vi è il termine "aspetto di significato" ("aspetti" o "modalità"). Vi sono altrettanti aspetti di significato quanto vi sono nomosfere. Per ogni nomosfera vi è uno specifico aspetto di significato. Distinguiamo così 14 nomosfere e 14 aspetti di significato corrispondenti.

Ogni nomosfera può essere definita un "a priori ontico", perché le leggi di cui è formata non sono determinate dagli esseri umani, ma da Dio, esse sono un "dato" imprescindibile, esistono indipendentemente dalla consapevolezza che ne abbiamo o dal nostro controllo, non le determiniamo noi arbitrariamente. Non è la scienza che le "fabbrica": essa solo le scopre, le identifica e le distingue.

Le leggi dell'ordinamento cosmico sono immutabili, ma non "eterne", perché esse sussisteranno fintanto che Dio si compiacerà di conservare il mondo di cui facciamo parte.

Le leggi esistono per essere ubbidite, e tutte le creature sono loro sottoposte, sotto il loro controllo; ne sono soggette. Ogni creatura è "soggetto" (o "suddito"). Ad esempio, una pietra è soggetta alle leggi fisiche della gravità. Un animale, oltre ad essere soggetto alle leggi della fisica, è pure soggetto alle leggi biologiche del metabolismo e della riproduzione, come pure alle leggi della psiche (sensibilità). L'essere umano, oltre ad essere soggetto alle leggi della fisica, della biologia e della psiche, è pure soggetto alle leggi del pensiero (della logica), del linguaggio, della storia, e così via.

Ogni creatura, in quanto creatura, è soggetta a Dio, il Creatore del tutto.

Ogni aspetto del creato con le leggi che lo caratterizzano, è studiato da scienze specifiche. Le scienze investigano i diversi aspetti della creazione, le diverse nomosfere che traversano la realtà cosmica.,dal basso all'alto:

    • matematica

    • fisica

    • biologia

    • psicologia

    • logica

    • storia

    • linguistica

    • sociologia

    • economia

    • estetica

    • giurisprudenza

    • etica

    • teologia

Ogni creatura nell'aspetto corrispondente ad una particolare nomosfera sono soggette alle leggi di quella sfera. Un essere umano, per esempio, cade, si fa male, quindi in quel modo è soggetto alle leggi della fisica e della psiche. Una pietra che cade, però, non è soggetta alle leggi della psiche, ma solo, in quel caso, a quelle della fisica. Ogni creatura possiede una soglia, un livello massimo a cui può essere intesa come "soggetto". Una pietra non funziona come soggetto nelle nomosfere biologica e psichica. Animali ed esseri umani, però, sono soggetti sia alle leggi biologiche che psichiche. Una pianta funziona come soggetto nella nomosfera biologica, ma non in quella psichica, perché non sente dolore, non ha consapevolezza psichica, ma come "oggetto". In principio ogni creatura funziona in ogni altra modalità, ma può esserlo come soggetto o oggetto, o in parte come soggetto ed in parte come oggetto.

In sintesi: le nomosfere sono quei complessi di leggi stabilite e disposte da Dio e correlative ai diversi aspetti della realtà cosmica, alle quali tutte le creature devono ubbidire.

Ogni creatura (nella misura in cui non sia un oggetto) è classificata in rapporto alla più alta nomosfera in cui funzioni come soggetto. Ci sono cose, però, che non classifichiamo secondo la più alta modalità in cui funzionano come soggetto, ma che classifichiamo secondo l'ultima modalità in cui funzionano come oggetto.

Tutte le cose che sono formate dall'attività umana come strumenti ed oggetti d'arte, sono classificate secondo le loro funzioni in quanto oggetto e possono essere chiamate cose oggettive perché la loro esistenza è determinata da una funzione-oggetto. Ad esempio, classificare un dipinto secondo l'ultima sfera in cui funziona come soggetto significa equivocarne il carattere, che si trova nell'aspetto estetico.

L'essere umano è la sola creatura che non possa essere caratterizzata da alcuna specifica funzione temporale. Nel suo cuore, infatti, egli concentra tutte le funzioni temporali in un punto spirituale, la sua individualità ultima.

Un'importante distinzione da operare è quella della collocazione nella quale si pongono legge e soggetto. Vi è:

lato della legge

lato del soggetto

Entrambi (legge e soggetto) devono rimanere nella collocazione che è loro propria: la legge (di Dio) non può mai essere soggetto (all'arbitrio umano), ma è sovrana nel suo ambito ed assoluta. Il soggetto (creato) non può mai essere legge (a sé stesso) o determinare che cosa sia la legge. Una persona, per esempio, che ignori la Parola di Dio (che ha autorità sull'intera sua vita), si ribella e si oppone all'ordinamento giuridico di Dio e "si sposta" nel lato della legge pretendendo di determinarla (di essere legge e dio a sé stessa). Presta ascolto alla tentazione ingannevole che dice: "Dio sa che nel giorno che ne mangerete, i vostri occhi si apriranno e sarete come Dio, avendo la conoscenza del bene e del male" (Genesi 3:5). Assumendosi funzioni che non le competono e ribellandosi all'ordinamento in cui Dio l'ha posta, compie così una grave trasgressione. Volendo essere Dio e legge a sé stessa ed arrogandosi le prerogative di Dio, infrange il primo comandamento: "Non avere altri dèi oltre a me" (Romani 20:3).

Le nomosfere (grafici)

Sovranità di sfera