Cuore

La Bibbia chiama "cuore" (il cuore della creatura umana) l'identità profonda di ogni uomo e di ogni donna, la radice sovra-razionale della vita umana. Esso è la fonte di tutte le manifestazioni temporali della nostra vita (della nostra corporeità), ma le trascende e le sopravvive. Il cuore trascende i confini del tempo cosmico ed è in costante ricerca della sua Origine e quella dell'intero cosmo: "Dio ha fatto ogni cosa bella al suo tempo: egli ha perfino messo nei loro cuori il pensiero dell'eternità, sebbene l'uomo non possa comprendere dal principio alla fine l'opera che Dio ha fatta" (Ecclesiaste 3:11).

Il cuore è chiamato "la radice religiosa" dell'essere umano perché è a quel livello che noi ci rapportiamo (o non ci rapportiamo) con Dio. "Cuore" corrisponde in linea di massima a ciò che comunemente è stato definito "anima", il nostro spirito. È ciò che "siamo dentro veramente".

Non è possibile dare una definizione concettuale precisa, "scientifica", di che cosa si intenda per "cuore" proprio perché esso sta al centro della nostra esistenza ed è il presupposto stesso del nostro pensiero. A suo riguardo possiamo solo ripetere per fede, approssimandoci alla sua comprensione, ciò che Dio ci ha rivelato nella Sua Parola.

Oltre al suo significato letterale di organo fisico e a quello figurativo come nell'espressione "il cuore del mare", il termine "cuore" la Bibbia usa il termine "cuore" nel modo seguente:

    • Il cuore è la parte più profonda dell'essere umano. In questo caso, essa è messa a contrasto con ciò che ci è esterno, come abiti o parole. "Stracciatevi il cuore, non le vesti; tornate al SIGNORE, vostro Dio, perché egli è misericordioso e pietoso, lento all'ira e pieno di bontà, e si pente del male che mando" (Gioele 2:13); "Voi mi cercherete e mi troverete, perché mi cercherete con tutto il vostro cuore" (Geremia 29:13). "Perciò non ci scoraggiamo; ma, anche se il nostro uomo esteriore si va disfacendo, il nostro uomo interiore si rinnova di giorno in giorno" (2 Corinzi 4:16). Esso è la nostra "persona interiore".

    • Il cuore è la fonte delle manifestazioni della vita umana. "Custodisci il tuo cuore più di ogni altra cosa, poiché da esso provengono le sorgenti della vita"; "Il tuo procedere e le tue azioni ti hanno attirato queste cose; questo è il frutto della tua malvagità; sì, è amaro; sì, è una cosa che ti penetra fino al cuore" (Geremia 4:18).

    • Il cuore è sorgente ultima dei nostri pensieri. "La mia bocca dirà parole sagge, il mio cuore mediterà pensieri intelligenti" (Salmo 49:3).

    • Il cuore è sorgente ultima di ogni sapienza e ragione. "Insegnaci dunque a contar bene i nostri giorni, per acquistare un cuore saggio" (Salmo 90:12).

    • Il cuore è sorgente ultima delle nostre parole ed azioni. "Razza di vipere, come potete dir cose buone, essendo malvagi? Poiché dall'abbondanza del cuore la bocca parla (...) Poiché dal cuore vengono pensieri malvagi, omicidi, adultèri, fornicazioni, furti, false testimonianze, diffamazioni"

    • Il cuore è sorgente ultima della nostra vita emotiva. "il cuore allegro rende gioioso il volto, ma quando il cuore è triste, lo spirito è abbattuto" (Proverbi 15:13). Potremmo, infatti, conformarci esteriormente ad una legge, magari "di mala voglia", senza che il cuore ne fosse coinvolto, non "volentieri", senza quella profonda persuasione e amore verso Chi ci ha dato la Sua legge che le conviene.

    • Il cuore è sorgente ultima del peccato. "Il SIGNORE sentì un odore soave; e il SIGNORE disse in cuor suo: «Io non maledirò più la terra a motivo dell'uomo, poiché il cuore dell'uomo concepisce disegni malvagi fin dall'adolescenza; non colpirò più ogni essere vivente come ho fatto" (Genesi 8:21).

    • Il cuore è rappresentato come il centro più profondo dell'intera nostra esistenza temporale. In esso si muove l'opera di rinnovamento dello Spirito Santo. "Rendimi la gioia della tua salvezza e uno spirito volenteroso mi sostenga" (Salmo 51:12)

Il cuore umano non può mai essere "neutrale": o ama Dio o Gli è ostile. È rinnovato dallo Spirito Santo o continua a giacere nell'apostasia. Il cuore o appartiene alla nuova umanità redenta o al mondo, la totalità dei non-credenti.

Il cuore rigenerato del credente è il punto di partenza della filosofia cristiana, il suo "punto d'appoggio archimedico". Nel suo cuore, infatti, il credente partecipa alla Rivelazione di Dio in Cristo. Il cristiano è unito nel suo cuore - centro della sua vita - alla Parola di Dio. Di conseguenza, la Parola di Dio assume un ruolo centrale nell'intera sua vita e domina così la sua opera scientifica. È così che la scienza cristiana serve Dio e fa avanzare il Regno di Cristo.

È nel cuore che Dio ha posto il nostro comune sensus divinitatis.

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