Significato

La realtà creata possiede carattere di significato (meaning-character) o "è significato". In altre parole, il creato non è sufficiente a sé stesso, fine a sé stesso. Esso possiede il significato che gli è stato accordato dal Creatore. Ogni cosa sussiste in coerenza con le altre cose ed ogni aspetto della realtà punta oltre sé stesso verso altri aspetti della realtà. Il creato non "riposa" su sé stesso, ma punta oltre sé stesso verso il Creatore, là dove trova il suo significato. Dio ha posto tutte le Sue creature, inclusa quella umana e i rapporti sociali, in rapporto con Sé stesso e l'una cosa con l'altra, dotandole così di significato.

Dio è il Datore del significato, ma Egli stesso "non è significato", cioè non ha un referente che Lo definisca. Dio si eleva al di sopra di ogni significato perché Egli solo è autosufficiente. Dio esiste da Sé stesso e per Sé stesso: Egli solo è supremo. Ogni cosa che è significato trova il proprio destino, il suo fine o obiettivo ultimo in Lui. Il Signore Gesù Cristo dice: "Io sono l'alfa e l'omega, il primo e l'ultimo, il principio e la fine" (Apocalisse 22:13).

Il carattere di significato della realtà significa che la realtà creata è relativa e che solo Dio è assoluto. Ogni cosa è "relazionata" all'altra e, nel loro insieme, il creato è relazionato e dipendente dal Creatore ed esiste per la Sua gloria.

Ogni aspetto della realtà temporale (numero, spazio, movimento, energia, vita, sentimento, pensiero, storia, linguaggio, società, economia, estetica, legge, amore) è un aspetto di significato, il significato delle cose in una particolare modalità dell'essere. Nessuno di questi aspetti vale di per sé stesso. Se si tenta di isolarlo ed assolutizzarlo, la coerenza della realtà è strappata, si conserva una mera astrazione e Dio, il Datore di significato, origine e fine di ogni cosa, viene perso di vista e non più lodato per le Sue opere.

Ogni aspetto del cosmo punta agli altri aspetti e tutti gli aspetti sono stati creati assieme e sono sostenuti da Dio in una coerenza che non può essere infranta. Di conseguenza, ogni aspetto ed ogni parte del cosmo è significato. Il cosmo nella sua interezza punta oltre sé stesso verso la pienezza di significato che si trova in Cristo Gesù, al quale ogni cosa in cielo ed in terra è sottomessa. Cristo è attivamente impegnato a liberare il mondo di Dio dagli effetti di disturbo di significato del peccato. Quando Egli tornerà ogni cosa sarà rinnovata. Nel nuovo cielo e nella nuova terra il carattere di significato del creato rifulgerà di nuovo nella sua perfezione e il Dio Trino ne riceverà gloria.

Nel capitolo 5 di Apocalisse tutto questo è espresso in termini molto chiari.

Il libro dei sette sigilli. Solo l'Agnello è degno di aprirlo

1 Vidi nella destra di colui che sedeva sul trono un libro scritto di dentro e di fuori, sigillato con sette sigilli. 2 E vidi un angelo potente che gridava a gran voce: «Chi è degno di aprire il libro e di sciogliere i sigilli?» 3 Ma nessuno, né in cielo, né sulla terra, né sotto la terra, poteva aprire il libro, né guardarlo. 4 Io piangevo molto perché non si era trovato nessuno che fosse degno di aprire il libro, e di guardarlo. 5 Ma uno degli anziani mi disse: «Non piangere; ecco, il leone della tribù di Giuda, il discendente di Davide, ha vinto per aprire il libro e i suoi sette sigilli».

6 Poi vidi, in mezzo al trono e alle quattro creature viventi e in mezzo agli anziani, un Agnello in piedi, che sembrava essere stato immolato, e aveva sette corna e sette occhi che sono i sette spiriti di Dio, mandati per tutta la terra. 7 Egli venne e prese il libro dalla destra di colui che sedeva sul trono.

8 Quand'ebbe preso il libro, le quattro creature viventi e i ventiquattro anziani si prostrarono davanti all'Agnello, ciascuno con una cetra e delle coppe d'oro piene di profumi, che sono le preghiere dei santi. 9 Essi cantavano un cantico nuovo, dicendo: «Tu sei degno di prendere il libro e di aprirne i sigilli, perché sei stato immolato e hai acquistato a Dio, con il tuo sangue, gente di ogni tribù, lingua, popolo e nazione, 10 e ne hai fatto per il nostro Dio un regno e dei sacerdoti; e regneranno sulla terra».

11 E vidi, e udii voci di molti angeli intorno al trono, alle creature viventi e agli anziani; e il loro numero era di miriadi di miriadi, e migliaia di migliaia. 12 Essi dicevano a gran voce: «Degno è l'Agnello, che è stato immolato, di ricevere la potenza, le ricchezze, la sapienza, la forza, l'onore, la gloria e la lode».

13 E tutte le creature che sono nel cielo, sulla terra, sotto la terra e nel mare, e tutte le cose che sono in essi, udii che dicevano: «A colui che siede sul trono, e all'Agnello, siano la lode, l'onore, la gloria e la potenza, nei secoli dei secoli» .

14 Le quattro creature viventi dicevano: «Amen!» E gli anziani si prostrarono e adorarono.

Il libro sigillato è il libro dei propositi di Dio per la storia ed ogni cosa. Esso è sigillato strettamente e nessuno "è degno", è in grado di aprirlo e di interpretarlo se non "l'Agnello", il Cristo, il solo che può padroneggiare la pienezza di significato di ogni cosa. Se il libro rimane sigillato, allora la vita sulla terra non ha significato, la Chiesa non ha futuro, il mondo perirà ed ogni cosa scomparirà nella notte eterna del giudizio di Dio. I 24 anziani (rappresentanti la Chiesa di Cristo) guardano a Colui che ha il Potere e che si pone come Mediatore fra Dio (il trono) e l'intero creato. Quando Egli prende il libro e lo apre, tutte le creature irrompono in gioiosi inni di lode.

Il peccato è entrato nel mondo come "il grande disturbatore" del significato. Coloro che sono sotto il potere del peccato hanno distolto il loro cuore dal Creatore e si sono avviati su un cammino che li allontana sempre di più da Dio (un cammino di apostasia). Essi cercano pure di tirare ogni cosa con loro lontano da Dio facendole perdere il significato che aveva ricevuto ed acquistandone uno nuovo (fallace). Dimenticate le cose "di sopra" i peccatori non trovano alcun riposo, alcuna pace, nel creato stesso privato del suo significato originario. La provvidenza di Dio esercita su tutto questo un'azione di contenimento, di freno, ma non è sufficiente per rinnovare il cuore umano. Di conseguenza, se i peccatori non imparano a ravvedersi attraverso la grazia rigeneratrice in Gesù Cristo, se non ritornano a Dio, allora periranno nelle tenebre senza scoprire il vero significato della loro esistenza.

Dio ha persino incluso il peccato nei Suoi decreti eterni e fa sì che esso operi per la Sua gloria. Non c'è alcun dualismo connesso al fine dell'opera di Dio, nessun dualismo fra la pienezza di significato e la negazione del significato. Le stesse "tenebre di fuori", daranno infatti esse stesse, in modo negativo, lode alla santità ed alla giustizia di Dio per tutta l'eternità.