Notizie da inserire nella conclusione di indagini

Data di realizzazione dei lavori abusivi:

precisare che all'atto dell'accertamento i lavori erano in corso; ovvero che detta data si desume da stralcio aerofotogrammetrico e/o s.i.t. di vicini di casa, di muratori (non titolari dell'impresa di costruzione) ovvero da altra documentazione; tutti questi atti vanno allegati.

Proprietà dell'immobile abusivo:

rogito notarile dell'immobile ovvero dell'area di sedìme su cui insiste l'immobile; in mancanza, visura presso la Conservatoria dei Registri immobiliari ed in mancanza di quest'ultima visura catastale.

Personale di P.G. informato sui fatti:

Precisare non più di due nominativi tra quelli che hanno fatto il primo sequestro; precisare un solo nominativo tra quelli che hanno fatto le successive violazioni dei sigilli e/o i successivi accertamenti.

Persone in grado di riferire circostanze utili per la ricostruzione dei fatti di reato:

se ci sono bisogna indicare le generalità dei testimoni ed in particolare di coloro che hanno reso s.i.t..

Nominativi delle persone trovate sul posto al momento dei singoli accertamenti:

di ogni persona bisogna precisare le generalità, il ruolo e/o il lavoro che svolgeva sul posto, (es. costruttore, manovale, direttore dei lavori, progettista, proprietario, usufruttuario, locatario), indicando le fonti di prova da cui si desume la qualità attribuita a ciascuna persona (es. visura Camera di Commercio per il costruttore; progetti e/o concessione edilizia per il progettista ed il direttore dei lavori; titolo di proprietà per il proprietario; contratti per il locatario; s.i.t. dei manovali e/o dei vicini di casa ovvero altra documentazione per gli altri soggetti;

Tipologia dei lavori eseguiti e norme violate.

Profilo urbanistico-edilizio.

In particolare, sotto il profilo urbanistico-edilizio, bisogna precisare se si tratta:

di opere che sono soggette alla concessione edilizia

di cui all'art. 36 l.r. 71/78, in quanto si tratta di nuove costruzioni, di ampliamenti e/o di sopraelevazioni di precedenti costruzioni o comunque di realizzazione di nuove volumetrie, ovvero di interventi ristrutturazione edilizia (la definizione di ristrutturazione edilizia viene data dall'art. 20 l.r. 71/78. Nell'ambito di questa definizione vi rientra anche la modifica di un elemento costitutivo dell'edificio, es.: muri perimetrali in edificio in muratura senza intelaiatura in c.c.a. – apertura e chiusure di porte e finestre in detti muri -). Ricorda che, in alternativa alla concessione edilizia, si può ricorrere anche alla c.d. D.I.A. di cui all'art. 1 l.r. 2/2002, che recepisce in Sicilia l'art. 1, commi 6,7,8,9,e 10 l.443/2001, cioè la legge statale che istituisce la D.I.A.);

di opere eseguite in variazione essenziale rispetto al progetto approvato.

Le variazioni sono essenziali solo se rientrano nei parametri previsti dall'art. 4 l.r. 37/85. Queste opere necessitano di variante in corso d'opera da rilasciare sotto forma di concessione edilizia. Per accertare la ricorrenza delle variazioni essenziali può richiedersi la collaborazione dei tecnici dell'Urbanistica, che sono tenuti alla vigilanza edilizia. Se i tecnici si rifiutano ovvero avanzano delle scuse varie gli stessi vengono nominati ausiliari di polizia giudiziaria ai sensi dell'art. 348, c. 4, c.p.p.. Gli ausiliari di P.G. non possono rifiutare la loro opera ed in caso di rifiuto si denunciano per violazione dell'art. 650 c.p.;

di opere eseguite in parziale difformità rispetto al progetto approvato.

Le variazioni sono essenziali solo se rientrano nei parametri previsti dall'art. 7 l.r. 37/85. Queste opere necessitano di variante in corso d'opera da rilasciare nella forma di _____. Per accertare la ricorrenza delle variazioni essenziali può richiedersi la collaborazione dei tecnici dell'Urbanistica, che sono tenuti alla vigilanza edilizia. Se tecnici si rifiutano ovvero avanzano delle scuse varie gli stessi vengono nominati ausiliari di polizia giudiziaria ai sensi dell'art. 348, c. 4, c.p.p.. Gli ausiliari di P.G. non possono rifiutare la loro opera ed in caso di rifiuto si denunciano per violazione dell'art. 650 c.p.;

di opere che, ai sensi dell'art. 7 l.r. 37/85, non sono da considerare realizzate in parziale difformità rispetto al progetto approvato

in quanto rientrano nel limite di tolleranza di cantiere del 3%. Queste opere non necessitano di alcun provvedimento autorizzativo e/o concessorio.

se si tratta di opere soggette ad autorizzazione di cui all'art. 5 l.r. 37/5.

Vedi l'art. 5 e leggilo, in quanto elenca una serie di opere tra cui vi sono anche le manutenzioni straordinarie ed i restauri conservativi, la cui definizione viene data dall'art. 20 l.r. 71/78;

di parcheggi

(da non confondere con i garages coperti per i quali, creando volumetria, serve la concessione), che sono anch'essi soggetti ad autorizzazione ai sensi dell'art. 9 l. 122/89, nonché ai sensi del combinato disposto dell'art. 26, ultimo comma, l. 47/85 (per il quale i parcheggi sono pertinenze) e dell'art. 5 l.r. 37/85 che dice che le pertinenze sono soggette ad autorizzazione;

di sostituzione di un precedente solaio

che viene ricostruito con le stesse tipologie di materiali, con la stessa lina di quota, con la stessa superficie di quello precedente. In questo caso è sufficiente l'autorizzazione, in quanto non essendoci delle modfiche rispetto alle misure di quota e di superficie precedenti siamo in presenza di un'opera di manutenzione staordinaria e pertanto ex art. 5 l.r. 37/85 si richiede l'autorizzazione: Se invece vi sono delle modifiche nelle misure della superficie o della quota siamo in presenza di un intervento di ristrutturazione edilizia (perché è stato modificato un elemento costitutivo dell'edificio – vedi l'art. 20, lett. d, l.r. 71/78 -) pertanto si richiede la concessione edilizia. Se il solaio viene ricostruito in c.c.a. ricorre il reato di cui agli artt. 64, 65 e 71 D.P.R. 380/01(di cui si parlerà in seguito). Inoltre nelle aree dichiarate a rischio sismico ricoore anche il reato di cui all'art. 95 D.P.R. 380/01 (di cui si parlerà in seguito).

di divisione dell'immobile in più unità immobiliari

(purchè rispettino i limiti volumetrici e le norme igienico sanitarie), che, ai sensi dell'art. 20, c. 8, l.r. 4/2003, sono soggette ad autorizzazione;

di chiusura di tettoie, di gazebo, di verande,

che ai sensi dell'art. 20 l.r. 4/2003, sono soggette ad autorizzazione (N.B. l'autorizzazione si riferisce alla chiusura della tettoia, veranda e gazebo e non alla loro realizzazione);

di opere interne soggette a dichiarazione di inizio lavori ai sensi dell'art. 9 l.r. 37/85.

delle opere che sono indicate dall'art. 6 l.r. 37/85

e cioè di opere che non sono soggette a concessione, autorizzazione e dichiarazione di inizio lavori

Ricorda che l'autorizzazione può essere sostituita dalla D.I.A., già sopra precisata.

Se si tratta di opere soggette alla concessione edilizia (ovvero in alternativa a quest'ultima alla D.I.A.), precisare che ricorre il reato previsto e punito dall'art. 44 D.P.R. 380/01.

Se si tratta, invece, di opere soggette ad autorizzazione ovvero a D.I.A. in alternativa a quest'ultima, precisare che non ricorre alcuna ipotesi di reato bensì un'ipotesi di illecito amministrativo previsto e punito dall'art. 37 D.P.R. 380/01.

Opere in cemento armato e/o a struttura metallica.

Precisare se si tratta:

di opere di cui all'art.53 D.P.R. 380/01,

cioè di opere realizzate in conglomerato cementizio armato normale (ovvero precompresso), che assolvono ad una funzione statica, ovvero di opere a struttura metallica, che assicurano la statica dell'edificio con elementi strutturali in acciaio o in altri metalli.

Se si tratta di opere che rientrano nel citato art. 53

precisare se sono state ottemperate le prescrizioni imposte dagli artt. 64 e 65 D.P.R. 380/01, che prevedono:

progetto esecutivo redatto da un tecnico abilitato iscritto al relativo albo professionale;

lavori eseguiti sotto la direzione di un tecnico abilitato iscritto al relativo albo professionale;

denuncia da parte del costruttore delle opere in c.c.a. ovvero in struttura metallica presso l'Ufficio del Genio Civile;

relazione del direttore dei lavori da presentare al Genio Civile entro 60 giorni dall'ultimazione della struttura in c. c.a..

Se i predetti adempimenti di cui alla lettera a) e b) non sono stati adempiuti ricorre il reato di cui all'art. 71 D.P.R. 380/01.

Se, invece, non vengono adempiuti gli adempimenti di cui alle lettera c) (denuncia delle opere in c.c.a. al Genio Civile da parte del costruttore), ricorre il reato di cui all'art. 72 D.P.R. 380/01.

Se, invece, non viene ottemperato l'adempimento di cui alla lettera d) (il direttore dei lavori non deposita la relazione entro 60 giorni dall'ultimazione delle strutture in c.a.) ricorre il reato previsto dall'art. 73 D.P.R. 380/01.

Opere in zona sismica.

Precisare se si tratta opere di costruzione, sopraelevazione e riparazione che sono state realizzate in zona sismica, senza la preventiva comunicazione al Sindaco (violazione dell'art. 93 D.P.R. 380/01) e senza il preventivo deposito dei progetti presso l'Ufficio del Genio Civile, (violazione dell'art. 94 D.P.R. 380/01 come modificato dall'art. 32 l.r. 7/2003). In caso di mancata comunicazione al Sindaco ovvero in caso di mancato deposito dei progetti presso il Genio Civile ricorre il reato previsto dall'art. 95 D.P.R. 380/01.

Eventuale sanatoria edilizia:

precisare se è stata presentata richiesta di titolo abilitativo edilizio in sanatoria di cui all'art. 32, c. 1, d.l. 289/03, convertito nella l. 326/03. Precisare se la richiesta di sanatoria è stata presentata per tutte le opere abusive ovvero solo per una parte di esse.

Precisare se è stata pagata l'oblazione ed in quale misura. In particolare, serve precisare:

- se l'istanza è stata presentata nei termini previsti, (entro il 10.12.2004);

- se ricorre l'ipotesi prevista dall'art. 38, comma 1, l. 47/85, richiamato dall'art. 32, comma 25, d.l. 289/03 (l. 326/03); questa norma stabilisce che se viene pagato un terzo dell'oblazione si ha la sospensione del procedimento penale;

- se ricorre l'ipotesi prevista dall'art. 32, comma 36, d.l. 289/03 (l. 326/03), che richiama a sua volta l'art. 39 l. 47/85; questa norma prevede che il pagamento dell'intera oblazione ed il decorso di 36 mesi dall'avvenuto pagamento comporta l'estinzione dei reati. A noi interessa solo precisare se l'oblazione è stata pagata per intero;

Bisogna allegare, oltre all'istanza di sanatoria, anche una copia del versamento dell'oblazione.

Capi di imputazione.

Tizio, nato a ecc.., nella qualità di comproprietario di un mezzo indiviso del fabbricato(dell'area ), ubicato/a in Gela, nella via _____, n° __, iscritto in catasto alla pagina __, foglio __, particella _____ ;

Caia, nata a ecc, nella qualità di comproprietaria di un mezzo indiviso del fabbricato (ovvero dell'area), ubicato/a in Gela, nella via _____, n° __, iscritto in catasto alla pagina __, foglio __, particella _____ ;

Filano, nato a ecc., nella qualità di costruttore del manufatto edilizio realizzato sul fabbricato (ovvero sull'area), ubicato/a in Gela, nella via _____, n° __, iscritto in catasto alla pagina __, foglio __, particella _____ .

.A) per il reato p. e p. dagli artt. 110 e 81 cpv. cod. pen. e dall'art. 44 comma 1°, lett. b) del D.P.R. 380/01, perché, nella specificata qualità, in unione e concorso tra loro, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, pur in assenza della concessione edilizia di cui all'art. 36 L.R. 71/78, realizzavano le seguenti opere edili: .

Fatti accertati in Bitonto il ;

B) per il reato p. e p. dagli artt. 110 e 81, commi 1 e 2, cod. pen. e dagli artt. 64, 65, 71 e 72 del d.p.r. 380/01, perché, nella specificata qualità, in unione e concorso tra loro, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, realizzavano le opere descritte al precedente capo A), mediante strutture in conglomerato cementizio armato, pur in assenza di un progetto esecutivo redatto da un tecnico a ciò abilitato, iscritto nel relativo albo, senza la direzione di un tecnico a ciò abilitato, iscritto nel relativo albo, nonché in assenza della preventiva denuncia di tali opere al Comune di Gela ovvero all'ufficio del Genio Civile di Caltanissetta;

Fatti accertati in Bitonto il

N.B. L'ART. 72 E LE PAROLE "NONCHE' IN ASSENZA DELLA PREVENTICVA DENUNCIA DI TALI OPERE AL COMUNE DI GELA OVVERO ALL'UFFICIO DEL GENIO CIVILOE DI CALTANISSSETTA" VANNO AGGIUNTE SOLO NELL'IPOTESI IN CUI TRA GLI INDAGATI VI SIA ANCHE IL COSTRUTTORE.

-C) per il reato p. e p. dagli artt. 110 e 81, commi 1 e 2, cod. pen. e dagli artt. 93, 94 e 95 del D.P.R. 380/01, in relazione a quanto previsto dall'art. 32 L.R. n. 7/2003, perché, nella specificata qualità, in unione e concorso tra loro, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, realizzavano le opere descritte al precedente capo A) in area classificata zona sismica 2, (ai sensi di quanto previsto dalla delibera di Giunta regionale della Regione Sicilia n. 408 del 19.12.2003, resa esecutiva con decreto dirigenziale del 15.01.2004 emesso dal Dipartimento Regionale della Protezione Civile), senza avere dato preventivamente avviso al Comune di Gela e senza avere preventivamente presentato all'ufficio del Genio Civile di Caltanissetta la progettazione antisismica afferente all'esecuzione dei lavori di cui al capo a).

Fatti accertati in Gela il ;

;

-D) per il reato p. e p. dagli artt. 110 , 81, comma 1°, 349, comma 2, cod. pen., perché, nella specificata qualità di comproprietario e custode giudiziale del manufatto edilizio di cui al capo A), in unione e concorso con la di lui moglie, __________________, realizzando sul predetto manufatto edilizio alcune delle opere descritte al precedente capo A) e precisamente _______________ violavano i sigilli già apposti dal personale del Comando di Polizia Municipale di Gela, in occasione del sequestro probatorio eseguito in data .__._____.

Fatti accertati in Gela il ;

- per il reato p. e p. dagli artt. 110 , 81, comma 1°, 349, comma 1, cod. pen., perché, nella specificata qualità di comproprietaria del manufatto edilizio di cui al capo A), in unione e concorso con il di lui marito, ________________, realizzando sul predetto manufatto edilizio alcune delle opere descritte al precedente capo A) e precisamente ________________violavano i sigilli già apposti dal personale del Comando di Polizia Municipale di Gela, in occasione del sequestro probatorio eseguito in data __.__.____.

Fatti accertati in Gela, il

Legenda.

Art. 81, comma 1, c.p. concorso formale tra reati.

Si ha quando lo stesso indagato (ovvero gli stessi indagati) con una sola azione e/o omissione ha commesso più reati. Ciò si verifica quando con una sola azione vengono violate più nome penali ovvero viene violata più volte la stessa norma penale. Es.: l'indagato quando costruisce una casa con struttura in c.c.a. ed in zona sismica, senza concessione edilizia e senza preventivo autorizzazione del Genio Civile ha posto in essere una sola azione consistente nella realizzazione della fatta ad una sola ripresa (cioè senza interruzioni nella sua esecuzione) viando però diverse norme: l'art. 44 (concessione edilizia), l'art. 71 (senza deposito di calcoli per c.c.a ) l'art. 95 (senza autorizzazione del Genio Civile per opere in zona sismica).

art. 81 c.p. reato continuato.

Si ha quando lo stesso indagato (ovvero gli stessi indagati) si ha commesso più reati commessi con non con una sola azione bensì con più azioni tutte esecutive di un medesimo disegno criminoso. Es.: l'immobile è stato costruito a più riprese, perché al primo sequestro era stato fatto solo il piano terra, al secondo sequestro era stato fatto il primo piano, al terzo sequestro era stato fatto il secondo piano e così via. In questo caso abbiamo più reati abusivismo edilizio però sono tutti collegati da un medesimo disegno criminoso e cioè quello di completare l'immobile composto da tre elevazioni pertanto il legislatore (art. 81, c. 2, c.p. prevede l'applicazione della sanzione pernale più grave aumentata sino al triplo.

art. 110 c.p. concorso di persone.

Si ha quando il reato è commesso da più persone in concorso o collaborazione tra loro. Es.: la casa abusiva è stata fatta da marito e moglie nella qualità di proprietari e costruttori; ovvero è stata fatta da marito e moglie nella qualità di proprietari e da altre persone in qualità di progettista, di direttore dei lavori e costruttori