07/03/2023
Trekking Monte Bettelli
Questo trekking è stato organizzato per permetterci di conoscere meglio il nostro territorio. Le classi coinvolte sono state le prime e le seconde della nostra scuola e si è svolto in diverse giornate nel periodo di Ottobre. Ad accompagnarci sono stati il professor Gianasi, la professoressa Di Luca e alcuni docenti di ciascuna classe. Siamo stati divisi in gruppi, ci è stata consegnata una mappa (vedi foto) con il percorso da seguire e le indicazioni delle tappe.
Durante la passeggiata, oltre ad apprezzare le bellezze del paesaggio, abbiamo potuto ripercorrere parte della storia del nostro comune e vedere quanto sia cambiato nel tempo.
IL CASTELLO
Come si legge nel documento del 988, nel castello di Castelvetro, alla fine del IX secolo, furono costruite sette torri e, per proteggerlo dagli attacchi altrui, venne circondato da mura . Appartenne all’Abbazia di Nonantola, ai Canossa, ai Beccafava, ai Rangoni che ne furono feudatari dal 1326 al 1726. Nel 1501 fu semidistrutto da un terremoto, venne ricostruito dai Rangoni e reso famoso per i commerci e le feste che vi si svolgevano. Oggi ammiriamo solo resti di mura e la torre dell’orologio è l’unico reperto rimasto dell’antico castello. In alcune sale dell’antico palazzo feudale si conservano dei dipinti, ad esempio quello della Madonna con Bambino attribuito a Giovanni Antonio Scacciera.
Altri punti di interesse sono stati una casa rurale con torre colombaia e di difesa risalente al 1500 e un complesso abitativo che incorpora una torre cinquecentesca.
IL CONVENTO DI MONTE DEI GESUITI
Monte Torre mutò il suo nome in Monte Benedetto, Monte Bettelli, oggi Monte dei Gesuiti; si raggiunge introducendosi in una strada detta della Bionda e poi in via Migliorara, fino a raggiungere la sommità del colle.
Situato tra i due paesi di Vignola e Castelvetro, originariamente etruschi e poi romani, questo colle è rimasto costantemente un punto di riferimento e di difesa. All’inizio del ‘900 i Bettelli occuparono l’antico oratorio dei Gesuiti ubicato sul colle e cambiarono il nome del Monte. Negli anni ‘60, la famiglia Roli divenne proprietaria dell’oratorio.
INTERVISTA AI COMPAGNI
Di seguito riportiamo le risposte dei nostri compagni alla domanda “Ti è piaciuta l’esperienza del Trekking?”:
E.: È stato molto bello e arrivare in cima ti regala una grande soddisfazione.
G.: È stato molto costruttivo.
S.: Mi è piaciuto molto e sarebbe da visitare più volte all’anno.
L.: Non mi è piaciuto molto perché hanno dato troppe informazioni, anche non necessarie.
S.: Una bella esperienza, sarebbe bello farlo anche in altri luoghi.
A.: Questa esperienza mi è piaciuta molto e mi sono molto divertita.
M.: Bellino, anche se la salita è stata faticosa.
E.: È stato molto bello e sarebbe da rifare anche esplorando altri posti nei dintorni.
INTERVISTA AL PROFESSOR GIANASI
Redazione: Perché avete scelto di fare questa attività?
Prof. Gianasi: Serve come attività di accoglienza e, in più, ci consente di fare una lezione diversa immersi in un ambiente naturale.
R.: Come si sono comportati i ragazzi?
P.: I ragazzi si sono comportati bene, li ho trovati interessati al percorso che è stato svolto con successo da tutti.
R.: Per lei è stato divertente?
P.: È stato faticoso preparare un’attività simile, ma è stata molto produttiva per i ragazzi.
R.: L’aveva già fatto prima?
P.: Sì, con il professor Bergonzini, lo storico docente di Educazione Fisica della scuola Anna Frank.
R.: Qual è stata la parte più bella? E quella più brutta?
P.: Non ce n’è stata una, ma sono state tutte molto interessanti. La parte più bella è stata il monte Mezza Torre per il paesaggio che si può ammirare. Le parti più brutte sono state quelle che coinvolgevano le strade asfaltate, perché occorreva più prudenza nell'attraversarle.
R.: C’è stata una parte più faticosa?
P.: Sì, la salita ripida per arrivare a Monte Bettelli.
R: Lo rifarebbe?
P.: Sì, ogni giorno.
R.: Farebbe più di un’uscita all’anno?
P.: Sì, magari con percorsi alternativi, sono tanti i posti del nostro territorio che meritano di essere esplorati.
R.: Perché avete scelto proprio questo percorso?
P.: Per la possibilità di fare attività fisica in natura e, allo stesso tempo, ripercorrere la storia del nostro paese.
Ringraziamo il professor Gianasi per l'intervista che ci ha concesso e per l'esperienza che ha condiviso con noi.
Ecco alcune foto:
Milena ed Eleonora