Giovanni Falcone e Paolo Borsellino sono stati due magistrati siciliani, legati da una forte amicizia e dal medesimo senso della giustizia.
La loro lotta contro la mafia non solo ha segnato la storia italiana, ma ha anche assicurato numerosi criminali alla giustizia.
Giovanni Falcone
Giovanni Falcone nacque il 18 maggio 1939 a Palermo, in una famiglia benestante, suo padre era il direttore di un laboratorio chimico, mentre sua madre era figlia di un noto ginecologo. All’età di tredici anni cominciò a giocare a calcio in un oratorio dove, in una delle tante partite, incontrò Paolo Borsellino. Frequentò il liceo classico e l’Università degli Studi di Palermo.
Nel 1964 vinse il concorso ed entrò nella magistratura italiana, lì rivide Borsellino e insieme dedicarono la loro vita alla lotta contro la mafia. Il 23 maggio 1992 a Capaci venne ucciso insieme alla moglie Francesca Morvillo, mentre stava tornando a casa da Roma, in un attentato mafioso.
Paolo Borsellino
Paolo Borsellino nacque il 19 gennaio 1940 a Palermo. Anch’egli come Falcone frequentò il liceo classico e si iscrisse all’università di azione nazionale.
Nel 1963 partecipò al concorso per entrare in magistratura e diventò così il più giovane magistrato d’Italia. Nel 1967 venne nominato pretore e fu proprio in quel momento che iniziò a conoscere la mafia. Il 23 dicembre 1968 si sposò con Agnese Piraino Leto. Nel 1975 venne trasferito a Palermo dove entrò nell’ufficio istruzioni penali sotto la guida di Chinnici. Nel 1980 fece arrestare i primi sei mafiosi, tra cui Giulio Di Carlo e Andrea Di Carlo. Il 19 luglio 1992, poco dopo la morte di Falcone, dopo aver pranzato con la moglie Agnese e i figli Manfredi e Lucia, si recò in via D’Amelio dove poi venne ucciso dai mafiosi.
Immagini e citazioni
Questi sono alcuni cartelloni che hanno realizzato classi della nostra scuola, in occasione del 21 marzo, Giornata della memoria delle vittime di mafia.
Valentina
Carlotta