04/04/2024
GITA A MONTALE
Quest’anno tutte le classi terze della scuola media Anna Frank sono andate a visitare dei bellissimi murales presso la frazione di Montale Rangone. In questo articolo vi spiegheremo quello che abbiamo visto e vi racconteremo un po’ di Montale, cercando di lasciarvi alcune curiosità sul posto.
Qual è la storia di Montale?
Come abbiamo detto, Montale è una piccola frazione del comune di Castelnuovo Rangone situato in provincia di Modena. Soprattutto nel periodo medievale, ha subito diverse trasformazioni svolgendo un ruolo importante nella storia della regione. La sua bellezza è data specialmente da paesaggi spettacolari e monumenti, ecco il più conosciuto:
Parco archeologico e museo all’aperto di Terramara di Montale
Qui troviamo un parco archeologico inaugurato nel 2003 che valorizza le terramare, cioè villaggi dell’età del bronzo. Vi sono la parte di scavo, il museo all’aperto e spazi per le attività didattiche, e il percorso è ostacolato da una serie di pannelli che inquadrano le terramare. Nell’area archeologica all’aperto si possono ammirare due abitazioni arredate con vasellame, utensili, armi e vestiti di 3500 anni fa.
Quale posto abbiamo visitato?
Siamo andati presso Street Art, una serie di progetti che negli ultimi anni si è posta l'obiettivo di abbellire due posti, tra cui Montale. Oggi la frazione di Castelnuovo ospita circa 20 murales che la rendono attraente grazie alla varietà di linguaggi e racconti e alla precisa capacità di rappresentazione delle immagini. Eccone alcuni di quelli che abbiamo visitato, ognuno insieme alla propria descrizione:
1) “Cupric Sulfate”, di Fabio Petani:
L’artista torinese ha realizzato quest’opera con un’incredibile velocità, infatti ci ha impiegato solo 3 giorni e mezzo.
Come in tutti i suoi lavori, sono presenti elementi geometrici floreali (il cerchio e la linea rossa) poi con una scritta viene indicato un elemento chimico (in questo caso è il Solfato Rameico) che rappresenta la sua “firma”.
2) “Origine”, di Fabio Tellas:
Tellas, di origini sarde, è l’artista più internazionale che ha dipinto a Montale e i suoi lavori sono astratti anche se sono sempre presenti elementi naturali (come foglie e pietre).
Quello che qui vediamo è l’angolo di una stanza, con le due pareti e un sasso (insieme alla sua ombra) che rappresenta la firma dell’artista perché la parola “Tellas” in lingua sarda vuol dire pietra.
3) “Gattigre in equilibrio precario”, di Mrfijodor:
Con Gattigre l’artista Mrfijodor, come spesso fa nei suoi lavori, esprime una critica ecologica reinterpretando la condizione della tigre che, a causa del cambiamento climatico e dall'uccisione degli animali, rischia l’estinzione. Nella figura l’animale si regge su carrelli della spesa che stanno a significare il nostro stile di vita legato al consumo e all’esigenza dell’avere.
4) “Kagu”, di Alessio Bolognesi:
Nel murale l’artista ferrarese ha dipinto il Kagu, un uccello innocuo della Nuova Caledonia che, come l’animale del muro precedente, è quasi estinto per colpa dell’uomo.
L’uccello è armato di spada per la sua sopravvivenza e ha un atteggiamento serio e battagliero.
5) Michiamozeta:
L’illustratore veneto Atez nei suoi lavori sviluppa il proprio stile mischiando inquietudine e figure umane. In questo murale mostra la difficoltà dell’uomo nell’aprirsi o nel trovare il proprio posto nella società.
6) “Comete”, di Kiki Skipi:
Kiki Skipi, nome d’arte di Chiara Pulselli, è un’artista di Sassari. In questo muro, come spesso fa nei suoi lavori, rappresenta figure femminili paragonandole alle comete che viaggiano e brillano facendo un breve passaggio sulla terra.
7) “La tigre verde” di Camilla Falsini:
In questo muro Camilla Falsini, in modo molto artistico, illustra una tigre che viene infastidita da un uccellino trattando un tema molto importante per lei: l’evoluzione della specie. Inoltre l’artista è molto affascinata dalle forme della loro essenza e le piace lavorare sui simboli.
8) Paolo Psiko:
Psiko è un’artista autodidatta che negli ultimi anni ha migliorato la sua tecnica soprattutto con l’interesse per la Pixel Art e la Glitch Art. Da un po’ di anni è orientato alla decostruzione delle immagini, con lo scopo di mettere in rilievo l’irregolarità della vita contemporanea.
Per realizzare questo tipo di opere parte dall’analisi della fotografia, sovrapponendola in diverse immagini.
Ecco il murale che ha fatto a Montale, dove rappresenta dei cardellini, uccelli passeriformi (dalla forma simile a quella di un passero) appartenenti alla famiglia dei Fringillidi, con l’effetto pixel.
9) “Riflesso” di Ermes Bichi:
L’artista di Gradara aveva l’autorizzazione per dipingere la parte sopra del muro e mentre lo faceva i 120 abitanti del condominio gli hanno chiesto di pitturare anche la parte di sotto, luì accettò e fece un riflesso come se sotto ci fosse un corso d’acqua.
Ecco altri murales che mi sono piaciuti molto:
1) quelli di Mussa (nome d’arte di Giorgio Mussati):
In questo murale rappresenta la cantante Madonna
2) quello di Supe:
3) “Calabria” di Bislak:
Valentina C.