20/03/2025
Cosa sono le immagini satellitari?
Le immagini satellitari sono delle foto prodotte da satelliti lanciati nello spazio tramite delle sonde, che raggiungono l’orbita terrestre per poi orbitare attorno alla terra.
Le immagini satellitari possono avere più usi di quelli che immagini. Eccone alcuni:
Luca M.
06/03/25
L’ASTEROIDE
2024 YR4
L’asteroide della distruzione
L’asteroide 2024 YR4 è un asteroide scoperto il 27 dicembre 2024 da un gruppo dell’ATLAS, grande 90 m x 40 m.
Sta facendo molto parlare di sé per la possibilità relativamente alta di colpire il nostro pianeta tra 8 anni.
Ma è davvero così pericoloso?
L’asteroide, al primo avvistamento dell’ESA, aveva un rischio di impatto del 1,2%, arrivato adesso a ben 2%. La sua progressiva vicinanza alla Terra ci permette di poter osservare ogni suo movimento e prevedere le prossime mosse.
L’asteroide è monitorato dal potente James Webb Space Telescope della NASA, il telescopio più potente al mondo e che ci avviserà dei suoi spostamenti futuri.
Un caso simile si è già registrato nel 2004, quando l’asteroide Apophis arrivò al rischio record di 2,7% di possibilità di collisione. In questo caso fortunatamente il rischio è sceso, col tempo, allo 0% di rischio.
Apophis ci ha fatto capire che probabilmente potrebbe succedere la stessa cosa: ovvero un aumento veloce col tempo fino ad arrivare a una ricaduta fino allo 0 assoluto di probabilità.
Quindi non dovremo preoccuparci di questo ennesimo “sassolino” di 90 metri per 40. O forse.
Andrea R.
28/11/2024
Stazione Spaziale Internazionale (ISS)
Storia ISS
L’ISS è la navicella spaziale più vicina alla Terra (330/410 km/h), viaggia a una velocità pari a 27 600 km/h, completando 15,5 orbite al giorno.
La costruzione è cominciata nel 1998, la completazione era prevista per il 2017 ed invece è stata finita nel 2021 e il rientro nell’atmosfera è previsto per il 2030.
Sin dal 2 novembre del 2000, l’ISS è abitata dai 2-7 astronauti, nel tempo l’equipaggio è stato cambiato nel tempo e alcuni astronauti sono tornati varie volte sulla ISS.
Costruzione ISS (i più importanti)
Modulo - Missione - Data di lancio - Nazione
Zarja 1A/R 20 novembre 98’ Russia e USA
Storia:
È il primo componente dell’ISS a essere stato lanciato, era in grado di provvedere all’energia elettrica.
Attualmente il modulo è utilizzato come magazzino.
Immagine
Modulo - Missione - Data di lancio - Nazione
Unity 2A 4 dicembre 98’ USA
Storia:
È il primo modulo che funge da nodo di collegamento, connette la parte degli USA con quella russa.
Attualmente funge da sala da pranzo.
Immagine:
Modulo - Missione - Data di lancio - Nazione
Zvezda 1R 12 Luglio 2000 Russia
Storia:
È il modulo di servizio. Fornisce un soggiorno per gli astronauti, per i sistemi di controllo e per i sistemi di supporto vitale.
Immagine:
Modulo - Missione - Data di lancio - Nazione
Destiny 5A 7 febbraio 2001 USA
Storia:
Prima stanza dedicata alla ricerca scientifica sulla stazione spaziale internazionale.
Immagine:
Modulo - Missione - Data di lancio - Nazione
Harmony 10A 23 ottobre 2007 Europa/USA
Storia:
È il secondo nodo di collegamento della ISS è il fulcro delle attività della stazione. Contiene quattro “International Standard Payload Rack” che fornisce energia elettrica.
Immagine:
Leonardo C.
21/11/2024
ANIMALI GLACIALI
In che luoghi si trovano gli animali glaciali?
Vivono ai Poli, nelle regioni che si trovano all’estremo Nord e all’estremo Sud del mondo. Nonostante le temperature rigide e le particolari caratteristiche geofisiche, come la quasi totalità di terreno ghiacciato, sono abitate da alcuni animali che si sono adattati a vivere sottozero.
Il Polo Nord, o regione artica, non è un continente vero e proprio, perché è composto dalla banchisa, cioè la superficie marina ghiacciata che si estende nel Mar Glaciale Artico. Oltre alle creature che vivono sui ghiacci troviamo anche animali della tundra, la zona compresa tra la calotta polare e le foreste boreali, dove l’unica vegetazione è rappresentata da muschi e licheni. Qui vivono anche popolazioni umane.
Quali animali ci sono nei luoghi artici?
Nell’Artico troviamo l’orso polare, la volpe artica/polare, il tricheco, le balene artiche, i pinguini, i lupi artici, la lepre artica, il narvalo, l’oca delle nevi, la foca artica/ dagli anelli, il bue muschiato, il beluga, la lince artica, la renna artica, la sterna artica e altri animali.
L' orso polare
Cosa mangiano?
Gli orsi polari vivono in Alaska, Russia, Groenlandia, Canada e sulle isole Svalbard. In questi territori sono presenti, secondo le stime degli esperti, dai 22 mila ai 31 mila esemplari.
Caratteristiche
Le femmine sono grandi circa la metà dei maschi e normalmente pesano tra i 150 kg e i 250 kg, sono lunghe circa 133 cm, ma quando sono incinte possono arrivare a pesare fino a 500 kg. Alla nascita i cuccioli pesano meno di 1 kg. La longevità dell'Orso Polare è di 25 a 30 anni.
L’orso polare va in letargo?
L'orso polare non va in letargo e, a queste temperature, deve essere in grado di cacciare e di nuotare a lungo nell'acqua ghiacciata e sott'acqua.
La volpe artica
La volpe artica sopporta temperature fino a 50° sotto zero. Il suo manto si adegua all'ambiente: in inverno è bianco o grigiognolo e in estate grigio-bruno o bianco. Per sopravvivere al clima rigido ha adottato una dieta improntata alla massima flessibilità.
Ci sono anche delle specie di animali che derivano dalla volpe artica: lupi, coyote, sciacalli, lo Shiba Inu (una razza canina) e vari felini di grossa (come i leopardi) o media (come le linci) taglia.
TRICHECO
Il tricheco è un mammifero marino dotato di baffi e zanne che vive principalmente nel circolo polare artico e trascorre la maggior parte della propria vita sdraiato sul ghiaccio in mezzo a centinaia di esemplari della stessa specie. Questo animale polare è estremamente socievole, ma spesso emette forti suoni, sbuffa e diventa aggressivo durante la stagione degli amori.
Con una pelle rugosa di colore marrone e rosa, i trichechi si distinguono per le loro lunghe zanne bianche, i baffi, una pinna piatta e un corpo molto grasso.
La balena artica
Caratteristiche
La balena artica o balena della Groenlandia possiede un corpo robusto, una grande pinna dorsale e può essere lunga fino a 18 metri. Il suo peso può superare persino le 100 tonnellate.
La balena artica può vivere fino a 200 anni.
Di cosa si nutrono le balene artiche?
Queste balene si nutrono di piccoli pesci e gamberetti (krill) che catturano con una tecnica davvero particolare: una volta che hanno individuato il loro pasto, si dirigono velocemente verso di esso e spalancano la loro enorme bocca inghiottendo la preda, oltre che una grande quantità di acqua.
I pinguini
I pinguini sono gli uccelli meglio adattati alla pesca subacquea. Le loro ali si sono trasformate in pinne mentre le piume sono diventate una sorta di pelliccia folta e rasa. Hanno uno spesso strato di grasso cutaneo che li protegge dal freddo. Molti pinguini vivono nei mari freddi della regione australe e altri invece abitano nel continente antartico.
I pinguini appartengono all’ordine degli Sfenisciformi, che comprende una sola famiglia, gli Sfeniscidi, che si divide in 6 generi a sua volta divisi in 18 specie diffuse esclusivamente nell’emisfero australe, soprattutto nella parte meridionale degli oceani. Non essendo animali completamente svincolati dall’ambiente terrestre, i pinguini frequentano la fascia costiera dell’America Meridionale, del Sudafrica, dell’Australia e dell’Antartide.
I pinguini vivono circa 20 anni.
NARVALO
Il narvalo è un cetaceo di medie dimensioni appartenente alla famiglia dei Monodontidi, la stessa a cui appartiene anche il beluga. Il narvalo può raggiungere una lunghezza massima di 5 metri, “corno” (che è in realtà un dente prolungato) escluso. Ha una testa arrotondata, piccole pinne natatorie, una piega cutanea alta circa 4-5 cm che sostituisce la pinna dorsale e una pinna caudale con la tipica forma a “doppio ventaglio”, i cui i lobi posteriori, contrariamente agli altri cetacei, sono convessi.
Il narvalo vive fino a 50 anni e la sua colorazione cambia con l’età, variando dal grigio-ardesia al bianco-grigiastro, anche se gli esemplari più anziani possono diventare completamente bianchi.
IL BUE MUSCHIATO
Dove vivono i buoi muschiati?
I buoi muschiati vivono nelle zone artiche del Canada, della Groenlandia e dell'Alaska.
Durante l'estate, i buoi muschiati vivono in aree umide, soprattutto valli in cui scorrono dei fiumi. In inverno si spingono a quote più elevate al fine di evitare la neve più profonda. Si nutrono di erba, radici, carici e di altre piante terricole, scavando nella neve alla ricerca di cibo.
Il bue muschiato può pesare fino ai 400 kg
Il bue vive fino a oltre 20 anni.
BELUGA
Questo mammifero marino possiede una livrea bianca o giallastra e con una protuberanza distintiva sulla testa. Alla nascita i piccoli appaiono scuri o grigi-bruni, poi con l'età si schiariscono, fino a raggiungere la gradazione bianca tra i 5 e i 12 anni d'età. La lunghezza degli adulti varia dai 5,5 metri per i maschi ai 4,1 metri per le femmine. Il peso varia fra i 700 e i 1200 chili per le femmine e fra i 1100 e i 1600 chili per i maschi.
RENNA ARTICA
La renna artica è un animale che vive nella regione artica. In Europa questi animali vengono chiamati renne, mentre in Nord America sono definiti caribù oppure renne. Le renne vivono nelle fredde aree della tundra artica (una pianura priva di alberi, tipica dell’ambiente artico) e all’interno delle foreste boreali settentrionali. Sono degli animali erbivori e ruminanti, ossia si nutrono di vegetali che fermentano all’interno della zona superficiale del proprio intestino; questo materiale viene poi rigurgitato dalla renna per essere nuovamente masticato, prima di passare alla parte inferiore dell’intestino. Le renne artiche vivono in gruppi di grandi dimensioni, che spesso si dividono e diventano più frammentati nei mesi invernali.
STERNA ARTICA
Le sterne artiche si riproducono sulle coste e sulla tundra delle regioni artiche e subartiche dell'Europa, dell'Asia e del Nord America, quindi seguono il sole e il bel tempo nel loro viaggio annuale verso il circolo polare artico, in un viaggio che richiede un paio di mesi.
Il percorso migratorio della sterna codalunga è unico nel suo genere. Infatti per il suo svernamento, si sposta fino a 18.000 chilometri.
Elisabeth M.
Sophia B.
Ciao, mi chiamo Andrea e sono appassionato di Natura.
Nel nostro tempo insieme, vi presenterò alcune curiosità sul mondo animale e vegetale.
Buona lettura.
5/03/24
Mimetidae, detto anche ragno pirata, è un aracnide del genere arthropoda. Esso può avere colorazioni prevalenti verso il giallo-marrone con una lunghezza tra i 3 e i 7 mm. Le zampe frontali sono dotate di piccoli “peli affilati”.
La loro dieta non si limita solo agli insetti, ma anche ad altri ragni che attirano scuotendo la ragnatela della vittima in modo da farle credere che sia un altro insetto, rimasto bloccato. Il ragno va a controllare, ma finisce divorato dal pirata, in quanto quest'ultimo è in grado di mimetizzarsi con l’ambiente.
Il nome originale deriva dal greco μιμητής, cioè imitatore, che imita, per la loro grande capacità di mimetizzarsi nell'ambiente.
Andrea T.
13/02/2024
IL PANDA ROSSO
ASPETTO FISICO
Il panda rosso è un piccolo mammifero lungo tra i 50 cm e gli 80 -100 cm (con la coda) e pesante 3 - 5 kg, che può vivere tra gli 8 -12 anni. Possiede una pelliccia color rossastro con macchie bianche, simili a gocce, sul muso e delle striature a forma di anelli sulla coda. La parte inferiore del corpo è nera, ma occasionalmente può avere sfumature marroni.
Nonostante si chiami “panda rosso”, non è un panda, bensì un mustelide (come tassi, furetti, moffette ecc..). Inoltre è stato scoperto prima il panda rosso e poi il panda gigante: forse è stato il gigante a rubare il nome del rosso?
In realtà è stato chiamato panda perché lui, come il gigante, ha il falso pollice ovvero un osso sporgente di lato che gli permette di impugnare le canne.
HABITAT
Vive principalmente in Cina, India, Nepal, Bhutan, Birmania e Myanmar, soprattutto nelle foreste dell'ultimo.
DIETA
Nonostante venga classificato carnivoro, in realtà il panda rosso è onnivoro, anzi prevalentemente erbivoro; inoltre mangia anche bambù.
RIPRODUZIONE
Il periodo di riproduzione va da Gennaio a Marzo, ma i cuccioli nascono tra giugno e luglio: la mamma partorisce 2-4 cuccioli, che raggiungono lo stadio adulto solo in 2 anni.
Andrea T.
24 Maggio 2023
Belostomatidae/Cimici d’acqua giganti
Aspetto
Alcune specie sono lunghe 2,5 cm, ma quelle presenti in America, Asia e Australia possono arrivare anche a 12 cm.
La cimice d’acqua gigante è membro dell’ordine dei Rhynchota.
Mostra tonalità di nero e marrone più o meno scure, mentre le zampe terminano con dei mini arpioni con i quali blocca le sue prede come una tenaglia.
Habitat
Vivono in: Asia, Laos, Canton, Africa, Cina, Giappone, Indonesia e alcune parti del Messico.
Alimentazione
Si cibano principalmente di: girini, rane, lumache e piccoli pesci.
“Come mangiarli”
A Rangoon gli esemplari adulti vengono catturati con l'utilizzo di luci artificiali per poi essere presi e cotti vivi sulla brace: vengono poi mangiati rimuovendo le parti molli come si fa con i crostacei; in Laos e Canton si cucinano bolliti in acqua salata.
Riproduzione
La femmina incolla le uova sopra l’addome del maschio, il quale, per tutto il tempo che avrà le uova attaccate, non potrà volare…scusate, primo ho dimenticato di informarvi che le cimici d’acqua giganti possono anche volare per grandi distanze dal momento che possiedono le ali
QUALCHE LORO FOTO
2 Maggio 2023
CERVO VOLANTE
ASPETTO
I cervi volanti sono alcuni dei più grandi coleotteri esistenti. I maschi, al contrario delle femmine, hanno due mandibole giganti e questo ha portato a credere che i maschi avessero una presa meno forte delle femmine; grazie ad una scienziata, si è scoperto che i maschi possiedono il doppio dei muscoli e ciò gli consente di fare una pressione maggiore.
HABITAT
I cervi volanti sono diffusi in Europa, in Asia Minore e in Medio Oriente. Vivono all'interno dei tronchi d’albero.
ALIMENTAZIONE
Si nutrono di frutta matura e, in particolare, del suo succo.
UBRIACHI
L’esperto chimico Paul Lidern ha scoperto che i cervi volanti, come molti altri animali, ingeriscono alcol, dal momento che succhiano la linfa in fermentazione dagli alberi.
LE SUE GRANDI MANDIBOLE
Durante il periodo dell'accoppiamento, i maschi si mettono su un ramo pregando che da lì passi una femmina o più comunemente sono le femmine che, dopo avere scelto il ramo, spruzzano nell'aria i feromoni che attirano i maschi. In genere, ad essere favoriti, sono i maschi con le mandibole più grandi.
MI FA VOLARE
I cervi volanti, come dice una parte del loro nome, possono volare; il problema è che, avendo una forma non aerodinamica, tendono a volare in diagonale. Possiedono due paia d'ali: il primo serve come protezione, mentre il secondo paio è formato dalle ali vere e proprie con le quali
“volano”.
QUALCHE LORO FOTO :)
18 Aprile 2023
TARDIGRADO
ASPETTO
Gli adulti di Tardigrado possono essere grandi tra i 0,1 e 1,5 mm. Conosciuti anche come “orsetti d'acqua” o “maialini del muschio” sono dei piccoli invertebrati microscopici. Tardigrado significa “colui che cammina lentamente”. I tardigradi possiedono 8 zampette con spesso due artigli. Respirano attraverso la pelle.
HABITAT E ALIMENTAZIONE
I Tardigradi vivono dappertutto, dai mari ai deserti, ma anche sugli umani….ebbene sì, mio caro lettore ignaro, questo vuol dire che, in questo momento, sopra di te ci sono migliaia se non milioni di questi esserini che stanno mangiando, dormendo, compiendo il loro ciclo vitale. Non preoccuparti, non ti faranno del male: i tardigradi mangiano, in genere, il contenuto delle cellule vegetali, protozoi, amebe, rotiferi, nematodi e, a volte, altri tardigradi.
SUPERPOTERI
I tardigradi hanno delle doti, dei "superpoteri" : gli scienziati hanno fatto sui tardigradi diversi test per studiare le loro abilità. Ve ne presento alcuni:
ESPERIMENTO N.1
Sono stati messi a -200° C e hanno resistito 20 mesi, in seguito a -272° C e hanno resistito per 20 ore, ma purtroppo poi sono morti.
ESPERIMENTO N. 2
Sono stati "schiacciati" e gli scienziati hanno visto che possono resistere fino una pressione di 600 pascal (pa).
ESPERIMENTO N. 3
Gli scienziati hanno sparato usato raggi uv, gamma e x: hanno scoperto che possono resistere fino a 6000 Gy. Per capirci, agli esseri umani bastano 5-10 per avere conseguenze anche fatali.
ESPERIMENTO N. 4
Gli scienziati hanno preso dei tardigradi, li hanno spediti con un razzo nello spazio e li hanno lasciati per 10 giorni; più dell 80% sono sopravvissuti.
COME HANNO FATTO ?
I tardigradi vanno in criptobiosi, cioè eliminano quasi il 99% d'acqua dal corpo; sintetizzano, al suo posto, uno zucchero, che impedisce la rottura delle membrane cellulari: creano una sorta di patina di vetro, in modo che il ghiaccio si crei solo fuori dalla cellula preservando la rottura delle strutture della cellula e del dna.
QUALCHE LORO FOTO
21.03.2022
L’ELEFANTE
ASPETTO
È un grande mammifero grigio che possiede le molto ricercate zanne d’avorio e una proboscide adatta per raccogliere cibo e oggetti; quest’ultima ha la funzione di naso e aiuta a compensare una vista carente. Quando nascono pesano 120 kg e si aggrappano alla coda della madre per restare in piedi e non allontanarsi dal branco.
HABITAT
Gli elefanti vivono principalmente in Africa e nei posti più caldi, ad eccezione dei deserti.
ALIMENTAZIONE
Gli elefanti si nutrono di foglie in grandi quantità, data la loro stazza.
LE ZANNE
Le zanne degli elefanti sono fatte di avorio, dentina solidificata; a causa di queste sono vittime di bracconaggio.
STOP AL BRACCONAGGIO!
LA LORO MEMORIA
Una delle cose in cui gli elefanti sono eccellenti è senza dubbio la loro memoria, dato che molto spesso tornano volontariamente in luoghi dove dei parenti del branco sono morti anche 4-5 anni prima.
QUALCHE LORO FOTO
07.03.2023
IL CAMALEONTE
ASPETTO FISICO
A differenza di molti rettili, il camaleonte possiede gli arti anteriori sotto al collo e finiscono con quattro zampe sottili con le quali riesce ad aggrapparsi in maniera molto più pratica ai rami. Possiede anche due occhi che si comportano in maniera indipendente uno dall’altro; ciò gli fornisce un campo visivo molto più ampio del normale.
ALIMENTAZIONE
Mangiano quasi sempre insetti, ma alcune delle specie più grandi si nutrono anche di piccoli volatili. Al contrario delle varie dicerie, molte specie di camaleonti non mangiano le mosche, mentre altre si mettono vicino ai mercati della zona proprio per mangiare le mosche.
HABITAT
Molti camaleonti vivono in Australia, ma il 40% di loro vive in Madagascar. Quei pochi che si trovano in Europa o in altre zone sono stati portati dall'uomo.
COME CAMBIANO COLORE E PER QUALE FINE
ATTENZIONE QUESTA PARTE QUI POTREBBE ROVINARVI L’ INFANZIA
Una delle cose che rende i camaleonti iconici e famosi è senza dubbio la capacità di cambiare colore, ma loro non la usano per mimetizzarsi come abbiamo da sempre creduto, ma bensì per comunicare le loro emozioni (colori chiari quando sono tranquilli e calmi, colori scuri quando sono nervosi e stressati). Ma come riescono a fare la loro magia? I camaleonti sulle squame hanno delle piccole macchie che si allargano e uniscono in base a come sta il camaleonte, poi i raggi del sole colpiscono il rettile e così cambia colore.
Esempio semplice: il camaleonte sta tranquillo ed è di colore giallo, i raggi di sole lo colpiscono con il colore blu e quindi al nostro occhio risulta verde.
IMPARARE A CAMMINARE
Un’altra particolarità di questo rettile è come si muove, infatti, sfruttando il suo colore verde, si muove in questo modo per imitare le foglie al vento.
LINGUA
I camaleonti sono dotati di una lingua che può raggiungere anche il doppio della loro lunghezza. Per farla partire il camaleonte la tiene in bocca come una molla e quando ha preso bene la distanza della preda contrae i muscoli in bocca e afferra la vittima con la lingua, la quale è ricoperta con una saliva super appiccicosa (anche più del miele), in modo che le prede non possano scappare.
OCCHI
I Camaleonti hanno gli occhi che girano in ogni direzione in modo da garantire una visione di 360° .
QUALCHE FOTO
24.01.2023
IL TASSO DEL MIELE
Il primo approfondimento che vi propongo è su un animale probabilmente poco conosciuto: il TASSO DEL MIELE. Nome scientifico del tasso del miele è Mellivora Capensis.
ASPETTO FISICO
Il tasso del miele è lungo 1m e pesa 13-14 kg, ha la coda e gli occhi molto piccoli. Inoltre, ha delle gambette piccole e tozze le quali finiscono con degli artigli d’osso di varie lunghezze.
HABITAT E ALIMENTAZIONE
Il tasso del miele predilige la savana e la foresta; è assente nelle regioni aride o molto umide. Pur essendo onnivoro è, innanzitutto, un predatore e si nutre di piccoli mammiferi, uova, rettili (compresi serpenti velenosi) e piccole antilopi.
IMMUNITÀ AL VELENO
Il tasso del miele, dopo un morso di serpente, non muore ma si addormenta per due ore circa; al suo risveglio, dato che spesso la carcassa della sua preda non è ancora terminata (in questo caso un serpente velenoso come il mamba o il cobra), finisce il suo pasto. Questa sua particolarità ha attirato l’attenzione degli scienziati che lavorano sullo sviluppo di antidoti contro il veleno.
COMPORTAMENTO
Il tasso del miele è un animale schivo e difficile da avvicinare. Le femmine di tasso del miele vivono per qualche settimana con il loro figlio per poi lasciarlo andare.
PUÒ EMANARE UN CATTIVO ODORE
Il tasso del miele è molto simile ad un moffetta (puzzola), pertanto come lei può emanare un odore sgradevole.
MOLTO INTELLIGENTE
Il tasso del miele è molto intelligente, infatti è riuscito a risolvere diversi test e rompicapi, a cui era stato sottoposto in alcuni centri di ricerca.
ECCO ALCUNE FOTO DELL TASSO DEL MIELE
AMBIENTE
La tutela ambientale non può essere lasciata ai grandi annunci e ai piccoli fatti con cui le forze politiche cittadine, di governo e d’opposizione, se ne sono occupate.
A maggior ragione in vista delle amministrative del 2023. A sostenerlo sono i membri dell’associazione oggi Europa Verde.
"Non è maturata - scrivono in una nota - una effettiva riflessione che chieda al centro l’ambiente e la sua tutela, né tantomeno sono state messe in atto azioni efficaci di intervento, nonostante siano passati molti anni, troppi, da quando i membri dell’associazione oggi europa verde hanno iniziato a richiamare l’attenzione sui problemi di fondamentale importanza, oggi sempre più urgenti e pressanti".
Spetta a loro, sottolineano, il compito di trasformare gli slogan in azione politico-amministrativa concreta, con competenze, idee, proposte e "una visione di sviluppo in sintonia con la necessità di imporre la giustizia ambientale a quella sociale nello spirito originario del pensare globalmente ed agire localmente.
link
Il concetto di ambiente ed il tema ambientale sono centrali e costituiscono anche
fattori della produzione e dell’economia. L’esperienza COVID-19 ha dimostrato l’importanza della tutela dell’ambiente. Questo bene è prezioso come la salute.
Inquinamento:
Inquinamento dell’aria
Dal 1950 l’abuso di macchine(anche di mezzi pubblici e di moto) è la causa principale delle emissioni di ossido di azoto e una fonte rilevante di polveri fini e fuliggine da diesel cancerogena.
Dal 1990 le emissioni sono diminuite, ciò è stato reso possibile dalle innovazioni tecniche sui veicoli.
Le emissioni di ossidi di azoto e polveri fini sono però ancora troppo alte.
Inquinamento marino
Si calcola che dai 4 ai 12 milioni di tonnellate di plastica finiscono nei mari di tutto il mondo ogni anno, causando l’80% dell’inquinamento del mare.
Nel parco spuntano 13 quintali di plastica
02/05/2022
recuperati 13 quintali di plastica dagli ambientalisti in una mattinata. Un intervento messo in campo dalle sentinelle dell’associazione Parco Sud che in alcune ore hanno completamente ripulito il cavo Borromeo. Un corso d’acqua che arriva da Milano, passando per Buccinasco e Assago e che dopo aver attraversato Rozzano prosegue verso Basiglio e il Pavese. Il cavo è ancora vivo tanto che sono presenti pesci di varie specie e flora autoctona, ma per lepessime abitudini dei frequentatori dei parchi rischia di soffocare a causa della plastica. Cosa ci finisce e perché arriva a Rozzano lo spiega Tony Bruson, portavoce delle sentinelle dell’associazione parco Sud: "Amare l’ambiente non vuol dire solo passarci alcune ore all’aria aperta per fare passeggiate o attività fisica, bisogna anche rispettarlo. Il malcostume diffuso della gente che non capisce che non vanno abbandonate bottiglie di plastica, mascherine, lattine è la causa principale dell’inquinamento. Anche se non vengono gettati direttamente nel corso d’acqua questi rifiuti alla fine lì vanno a finire. Poi come nel caso del cavo Borromeo vengono trasportate fino a quando non trovano una strettoia, un ponte o una diga e si fermano dando vita a isole enormi di spazzatura. Se non fossimo intervenuti prima o poi l’isola di spazzatura sarebbe stata trasportata via. I rifiuti non si lasciano nei parchi, ma vanno portati via e gettati seguendo le modalità della raccolta differenziata". Nonostante gli sforzi e gli appelli l’inciviltà dilaga e il parco Sud diventa sempre più una pattumiera a cielo aperto. A complicare la situazione per il cavo Borromeo anche una pianta caduta sull’argine, ma troppo pesante da spostare: "Spetta al gestore del corso d’acqua avvisato tre settimane fa, ma che ancora non è intervenuto", aggiunge Bruson. Un’azione quella delle sentinelle intervenute, una decina, che è stata molto apprezzata dal sindaco Gianni Ferretti: "Le sentinelle del parco Sud hanno ripulito la roggia dall’immondizia che soffocava le acque. Un lavoro importante che è stato molto impegnativo.
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