Nuova soggettività.
L'architettura tra comunicazione e informazione.
L'architettura tra comunicazione e informazione.
Articolo completo a cura di Antonino Saggio.
“[...] quando i parametri di oggettivazione delle funzioni, di standardizzazione delle componenti, di tipizzazione delle soluzioni, di serializzazione dei processi insieme all'intero sistema di produzione industriale sono entrati in crisi, [...], è rientrato quanto prima era stato escluso. E cioè il momento narrativo, simbolico e comunicativo dell'architettura.”
“[...]se il propellente del cambiamento è l'informazione [...] è anche vero che questi due livelli pur di così enorme impatto non sarebbero nulla senza un'anima pensante, che è la vera sostanza della rivoluzione dell'informazione. Questa anima è, come è noto, costituita dall'interconnessione dinamica dei dati. Noi oggi abbiamo la capacità di creare modelli estremamente mobili governati da una o più funzioni e che al variare del singolo input informativo generano modelli diversi. Siamo immersi in una nuvola di informazioni continuamente cangianti.”
Le due affermazioni presenti in punti diversi dell’articolo hanno, a mio parere, una connessione a dir poco evidente. Il fatto che solo dalla crisi si possa trovare una soluzione porta ad un continuo cambiamento sia sotto il punto di vista sociale, ma anche quello economico. Ritrovando, o per meglio dire, riscoprendo, l’architettura si ha di conseguenza un rinnovamento informatico che questa produce. I dati presenti formano una narrazione che può dare vita a qualcosa che prima di allora non si era ancora visto. Grazie alla sperimentazione di questi, al continuo stravolgimento e alla trasformazione si crea sempre qualcosa di nuovo, si ritrova un senso a ciò che si pensava perduto ed è un valido motivo per continuare l’approfondimento della conoscenza del mondo e di sé stessi attraverso di esso.