Grasshopper.

Grasshopper è il plug-in di Rhinoceros che permette di avere un flusso di lavoro parametrico. 

Prima esercitazione: RUOTA.

Seconda esercitazione: GATEWAY ARCH.

Terza esercitazione: ABSOLUTE TOWERS.

Esercitazione: CULTURAL CENTER a BAKU, tipologia strutturale.

PROGETTO FINALE | Neighborhood HEX

CREAZIONE DEL POLIGONO

1- Per prima cosa, scelta la forma esagonale, vado nel MENU, seleziono "CURVE" all'interno di "Primitive" e scelgo il COMPONENTE "Poligono". 

2- Nella finestra di Rhino mi apparirà un esagono

3- ZOOMANDO sul singolo COMPONENTE "Poligono" ci renderemo conto che questo è formato da tre parti: i parametri in input, la parte centrale che rappresenta il componente stesso e i parametri in output. Al variare di ogni "INPUT" cambierà la funzione del componente

TRA GLI IMPUT abbiamo: "P" Ossia un piano su dove localizzare il poligono (in questo caso piano XY", “R” ossia il raggio del poligono, “S” ossia il numero dei segmenti del poligono e “Rf” ossia il raggio di curvatura dei raggi del poligono.

4- Ogni parametro dovrà essere collegato parametricamente ad un algoritmo, ossia uno SLIDERS. Gli “Slider” creano dei valori numerici sulla base di alcuni dati che inseriremo. All’interno del Menù “PARAMETRI” seleziono il menù a tendina “INPUT” e seleziono il componente “NUMBER SLIDER”. Una volta inserito lo Slider deciso cliccando il tasto destro del mouse i parametri che voglio inserire (“R” insieme di numeri reali, ”N” insieme di numeri naturali ,”E” insieme di numeri pari ,”O” insieme di numeri dispari”).

Una volta stabilito l’insieme di numeri utilizzati inserisco un minimo ed un massimo dei lati del nostro poligono, che nel nostro caso trattandosi di un esagono daremo come valore numerico massimo 6!

5- Colleghiamo lo Slider di cui ho appena scelto i parametri, trascinando l’output (semicerchio posto alla fine del componente) finale dello slider fino al nostro input “S” del numero dei segmenti, si formerà così il nostro collegamento ed il dato passa come informazione e possiamo visualizzare le diverse opzioni di poligoni, trascinando i valori dello slider, nella finestra di Rhino. 

6- Creiamo un altro slider per il raggio “R” inserendo i valori progettati precedentemente.

CREAZIONE ESTRUSIONE

7- Procediamo con inserire gli Slider in output per creare volumetria. Vado nel menù “SUPERFICI” ed all’interno di “FREEFORM” troviamo il componente “ESTRUSIONE”. Questo componente richiede due input ed un output. Gli input sono “B” ossia la base del poligono, che nel nostro caso sarà data dal componente Poligono appena creato e quindi procediamo con collegare L’OUTPUT “P” del nostro poligono con L’INPUT “B” del nostro componente “estrusione”, procediamo con il dare una DIREZIONE ed una QUANTITA’ alla nostra estrusione.

8- Creiamo il nostro collegamento parametrico tra “D” ossia la direzione per cui è richiesto un parametro vettoriale. Andiamo quindi nel menù “Vettori” e nell’ultimo sottomenù “Vector” scegliamo un vettore unitario “IN DIREZIONE Z”. Collego l’output del componente vettore in direzione Z con “l’INPUT D” 8direzione” del componente estrusione. Vediamo all’interno di Rhino che si è creata un’estrusione. 

9- Essendo le nostre istallazioni progettate con un’alternanza di diverse altezze, abbiamo inserito un “NUMBER SLIDER” collegato con l’input del vettore in direzione Z e aumentando e diminuendo questo, le nostre figure in Rhino cambieranno la loro altezza. 

Avendo il nostro progetto una progettazione di base esagonale per ogni componente di progetto, ho scelto di raggruppare ogni componente creando un “Gruppo”, ossia selezionando i componenti di cui ho bisogno una volta che vado a replicare i passaggi svolti, e potendoli in questo modo raggruppare e suddividere per facilitare il lavoro di modifica di altezze e raggio. 

CREAZIONE DI UNO SPOSTAMENTO VETTORIALE NEL PIANO DEL NOSTRO POLIGONO DUPLICATO

10- Andiamo a selezionare il nostro componente di spostamento  nel Menù nella sezione “Trasform” seleziono il menù a tendina “Euclidean” e seleziono il componente “MOUVE”. Tale componente ha in input “G” Geometria ossia il poligono di base e “T” ossia un movimento vettoriale con una direzione ed una intensità

11- Colleghiamo quindi L’estrusione al nostro input Geometria del componente Mouve.

12- A questo punto Inseriamo un vettore in XTZ al quale in INPUT sono collegati 3 ”number slider” rispettivamente in X,Y,Z dal quale posso gestire autonomamente il mio solido spostandomi nelle 3 direzioni del piano. 

13- Colleghiamo infine l’input del componente il vettore XTZ, in “T” del mio componente “Mouve”