PROLUSIONE

L'Information Technology come Crisi e come Sfida. 

Parola chiave:

MODERNITA. Si parla di un fenomeno ovviamente all’avanguardia. Questa parola ha un ampio e vasto campo, anche in architettura. Noi usiamo il termine moderno in modo cronologico: ci sono scuole di pensiero che iniziano a usare il termine nel 1492 (scoperta dell’America), altre che la fanno coincidere con la Rivoluzione francese; ha comunque sempre una divisione storica. La seconda accezione è che il termine diventa un aggettivo POSITIVO. Il tempo moderno è più attivo, più aperto, più dinamico. In questo caso il tema non è quello di tipo cronologico ma è una vera e propria AGGETTIVAZIONE. Questo comincia ad apparire della seconda metà dell’800 con i poeti letterati francesi che vedono intorno a sé un modo diverso.

Utilizzata anche in architettura: infatti intorno agli anni ‘20 cominciano ad esserci dei congressi che parlano di architettura moderna.

La modernità, però, in fin dei conti, non è nessuna delle due cose. Ha a che vedere con un atteggiamento o una tensione che è volta a trasformare le crisi del mondo e della società in dei VALORI. Quindi quando si affrontano delle criticità e si cerca di dare risposta, si prende coscienza di un atteggiamento moderno. Tende a trasformare la crisi in valore.

Zevi con estetica di rottura e cambiamento, di rinnovamento.

CRISI -> MODERNITA’ -> TENSIONE ESTETICA (conoscitiva) -> CAMBIAMENTO

PROVE: appartengono alle scienze umane. Funzionano se ci danno degli strumenti per procedere.

Caso1. Quale crisi maggiore rispetto alla guerra? È il rischio massimo, della scomparsa totale. Nascita del calcolatore. È una macchina riprogrammabile, che può affrontare diverse, anzi infinte, situazioni. Proprio durante la guerra si ha avuto risposta.

(The Imitation Game, film: rapporto grande crisi e atteggiamento moderno; sfruttamento del massimo della modernità: il CALCOLATORE)

Diventa ancora più forte in architettura: qual è la crisi che nasce nei primi decenni del ‘400 a Firenze? La città è un esempio classico di come ci fosse un'ecologia chiusa. Cosa succede? Si ha una visione completamente diversa del mondo, determinata da un nuovo strumento: la PROSPETTIVA. Strumento scientifico e parascientifico. È stata inventata proprio lì e in quegli anni. Brunelleschi la inventa. Ma cos’è? È un modo di raffigurare su due dimensioni uno spazio a tre dimensioni; se una serie di punti fissi, postulati, vengono rispettati, si ha la possibilità di avere un rapporto biunivoco. Dalla deformazione prospettica posso tornare alla forma piana e viceversa. Ragionamento scientifico. Si crea una maniera nuova di vedere il mondo, non più visto in maniera infantile tridimensionale, ma effettivamente si ha la possibilità di rappresentare nel modo reale.

Nell’arte arriva prepotentemente un nuovo modo e gusto di vedere. C’è una nuova estetica che distrugge il mondo gotico e il suo modo di raffigurare; un nuovo modo di guardare che distrugge l’antico.

Quando questa crisi arriva nel campo architettonico, si deve creare un mondo e una visione che rispetti questo nuovo strumento. Diventa uno spazio fatto a posta per essere valorizzato attraverso la prospettiva.

(ritorno e riscoperta dell’ordine classico)

Con Brunelleschi non è più la prospettiva, ma nuovi concetti come la continuità plastica dell’architettura. Tutto si trasforma.

Anche in pittura è fondamentale. Caravaggio esprime molto bene la crisi e l’utilizzo di nuovi strumenti.

Arriva il mondo moderno, industriale. Il mondo delle macchine. Arriva nell’800, è un mondo totalmente aprospettico, astratto e dinamico. Rispecchia il mondo meccanico e industriale che lo circonda.

Guggenheim di Bilbao: aspetti dell’estetica ancora industriale e futurismo con problematiche nuove legate all’informatica. Opera di ponte. Si iniziano a vedere dei processi e delle estetiche nuove.

Ogni epoca ha le sue crisi e ogni epoca ha i suoi strumenti.

L’informatica è uno strumento di cui è fondamentale parlare perché rappresenta per i giorni d’oggi la problematica della prospettiva nel ‘400. È uno strumento che IMPONE una maniera nuova di vedere, profondi e rivoluzionari cambiamenti.

Altro esempio di architettura è quella di Rem Koolhaas, che progetta una casa per portatore di handicap. L’idea è fortissima. Fa muovere un intero piano dell’intera casa, quindi ha una porzione di questa che si riconfigura sempre a seconda di dove la persona si trova.

Rural Studio, riutilizzo di oggetti abbandonati dall’industria. Il progetto è una piccola cappella di lettura, fatta a scaglie utilizzando vetri di auto.

Mettere sempre al centro le criticità, l’aspetto della necessità, fondamentale per la nostra filosofia. Se si affrontano delle crisi ci si rende conto come il progetto possa avere spessori inaspettati e differenti; guidare, di conseguenza, le scelte tecnologiche.

Anche nella musica c’è un cambiamento. Per ogni strumento cambia la tipologia di musica, cambia il modo di farla e la percezione di essa: non è neutrale.