"CYBER STONE. INNOVAZIONI DIGITALI SULLA PIETRA"
RECENSIONE
Da sempre la pietra è considerato il materiale più duraturo con cui poter avere a che fare nel campo della progettazione e di conseguenza il materiale più sicuro a cui fare riferimento. Con l’avvento di nuovi materiali e nuove tecnologie, per molti anni, l’uso di materiali lapidei è stato messo in secondo piano, per dare spazio a materiali che si pensava fossero più flessibili, facili da lavorare e conformi alle nuove tecniche costruttive.
In questo libro viene evidenziato come invece la pietra risulti essere ancora estremamente contemporanea, un materiale che a primo impatto si potrebbe pensare che possa dare luogo solamente a blocchi di edifici statici, solidi, ma che in realtà può ricoprire una vastissima gamma di tipologie edilizie e costruttive. L’architettura contemporanea ha riportato alla luce la pietra, rendendola oggetto di una continua sperimentazione attraverso strumenti tecnologici sofisticati. In questo libro emerge la volontà di ricerca verso nuove tecnologie o strumentazioni in grado di esaminare le infinite capacità di modellazione e utilizzo della pietra nella nuova scena contemporanea.
Il libro si divide in quattro capitoli ben distinti, i quali hanno ovviamente un protagonista comune, ma che viene affrontato sotto diversi punti di vista.
Nel capitolo “Innovazione Litica” vengono esaminati e mostrati alcuni esempi in cui la pietra viene considerata parte fondamentale del progetto che stimola coinvolgimento sensoriale ed emozionale.
Di seguito il capito “Surface Design” propone la pietra come un materiale che è possibile suddividere in lastre che man mano che si va avanti diventano sempre più sottili per agevolarne la modellazione. Gli autori del libro in particolare hanno dedicato e stanno dedicando una notevole quantità di tempo e investendo altrettanta energia per poter arrivare alla realizzazione di tecniche innovative, dando prova del loro evidente talento.
Segue il capitolo che tratta le “Superfici Modulate”, un tema molto discusso nell’architettura odierna. È sempre stato ritenuto difficile poter uscire dai sistemi tradizionali delle tecnologie utilizzate per il taglio della pietra; qui vengono descritti alcuni dei processi contemporanei per rendere in qualche modo agevole l’utilizzo dei materiali lapidei, grazie ad esempio all’utilizzo di sistemi informatici sempre più evoluti che stanno in qualche modo valorizzando la pietra e la sua applicazione.
Nell’ultimo capitolo “In profondità o in leggerezza” viene stilata una lista di progetti che prevedono un forte, quasi totale, utilizzo della pietra, passando da edifici che la utilizzano in blocchi di cava, a edifici che prevedono l’uso di lastre sottili, translucide e fragili.
Ciò che rende questo libro particolarmente interessante è l’approccio non convenzionale, che valorizza un materiale spesso sottovalutato e ci invita a guardarlo sotto una luce nuova. Il tema è di grande attualità, ma sorprendentemente poco trattato in Italia, come conferma la predominanza di esempi internazionali nel volume. Questo rende l’opera ancora più preziosa, offrendo spunti di riflessione sulla potenzialità della pietra nell’architettura moderna, capace di rompere gli schemi e suscitare emozioni profonde. Un libro che riesce a trasformare un materiale che diamo per scontato in una fonte di ispirazione e innovazione.