Benjamin Baker e Walter Gropius sono due figure fondamentali nella storia dell’ingegneria e dell’architettura. Entrambi, in modo molto diverso, hanno fatto uso di modelli “umani” per rappresentare concetti tecnici e architettonici complessi.
Benjamin Baker e il Modello Umano del Forth Bridge
Benjamin Baker (1840-1907) è stato un celebre ingegnere britannico, noto per la progettazione del Forth Bridge in Scozia, uno dei più importanti ponti ferroviari dell'epoca. Costruito tra il 1882 e il 1890, il ponte attraversa l’estuario del Forth e rappresenta un esempio pionieristico di ingegneria strutturale.
Il Modello Umano del Ponte
Durante la progettazione e la costruzione del Forth Bridge, Baker ebbe la necessità di spiegare e dimostrare il funzionamento della sua struttura a sbalzo, un tipo di struttura in cui le sezioni del ponte sporgono e sono bilanciate senza supporti diretti sottostanti. In una delle dimostrazioni più iconiche e creative dell'epoca, Baker realizzò un modello umano per illustrare il concetto.
L’idea di Baker era rappresentare l’equilibrio e la tensione del ponte attraverso una dimostrazione fisica: due uomini, uno a sinistra e uno a destra, interpretavano i “cantilever”, cioè le braccia sporgenti del ponte. Entrambi tenevano in mano lunghi bastoni (simili a travi), estendendoli lateralmente per rappresentare la tensione. Un uomo seduto al centro simboleggiava il peso della campata centrale, ovvero la sezione del ponte che collega le due parti.
Questa rappresentazione aiutò a chiarire come il peso sarebbe stato distribuito e come le forze di trazione e compressione avrebbero mantenuto il ponte stabile. L’uso di persone per rappresentare le diverse parti della struttura permise a Baker di spiegare il funzionamento del ponte in modo visuale, semplice e comprensibile anche per chi non aveva una formazione ingegneristica.
Walter Gropius e il Modello Umano in Architettura
Walter Gropius (1883-1969), fondatore del movimento Bauhaus, portò un approccio completamente diverso all'uso del corpo umano nella progettazione architettonica. Mentre Baker utilizzò un modello umano per rappresentare la stabilità strutturale, Gropius si servì del corpo umano come unità di misura fondamentale per la progettazione degli spazi.
La Visione Umanistica di Gropius
Gropius e il Bauhaus avevano una visione funzionale e sociale dell’architettura, dove l’edificio doveva rispondere alle esigenze dell’uomo, migliorare la sua qualità della vita e agevolare i movimenti e le attività quotidiane. Al Bauhaus, il corpo umano divenne una guida per proporzionare gli spazi interni e gli arredi: Gropius sviluppò un modello architettonico basato sulle proporzioni umane, facendo sì che l’architettura fosse “a misura d’uomo”. L’ergonomia e l’efficienza negli spazi di lavoro e abitativi erano centrali nella progettazione di Gropius, ogni angolo e dimensione erano pensati per facilitare l’uso quotidiano e ottimizzare il comfort.
Gropius applicò questo modello a edifici residenziali, uffici e scuole, con l’idea di creare uno spazio che rispondesse ai movimenti e ai bisogni del corpo. Gli arredi erano studiati per essere funzionali, comodi e pratici, rispondendo in modo diretto alle proporzioni e all’utilizzo da parte dell’essere umano.
Le Corbusier e il "modello umano"
Le Corbusier, architetto e urbanista, è famoso per il suo approccio razionalista e per l'idea di progettare edifici che rispondono alle esigenze del corpo umano. Il suo "modello umano" potrebbe essere rappresentato dal famoso Modulor, una figura stilizzata che Le Corbusier sviluppò come sistema di misurazioni per i suoi progetti architettonici. Questo modello è basato sulle proporzioni del corpo umano e mira a creare spazi in armonia con l'essere umano.
La figura del "Modulor" stessa potrebbe essere utilizzata come metafora di una struttura ideale, con le sue misure proporzionate che indicano il rapporto tra l'uomo e l'ambiente. Il corpo potrebbe essere posizionato come una scala che si estende o si contrae, proprio come i volumi e le forme nell'architettura di Le Corbusier, rappresentando un equilibrio tra l'uomo e l'ambiente costruito.
Differenze e Somiglianze tra Baker e Gropius nel Modello Umano
Nel concetto di "modello umano" per entrambi, il corpo umano diventa una sorta di "mappa" o "metafora" per visualizzare e comprendere l'interazione tra la persona e la struttura architettonica o ingegneristica, così come le forze fisiche che modellano gli ambienti in cui viviamo. La figura umana diventa un "ponte" simbolico tra la natura e l'ingegneria.
Approccio Tecnico vs. Umanistico
Baker utilizzò il modello umano per rappresentare concetti ingegneristici, come l’equilibrio delle forze strutturali nel Forth Bridge. Gropius, invece, progettò l’architettura e il design partendo dal corpo umano come punto di riferimento principale.
Rappresentazione Visuale vs. Proporzionamento Funzionale
L’obiettivo di Baker era rendere chiaro un concetto strutturale, mentre Gropius si concentrava nel rendere i progetti architettonici funzionali e in armonia con le esigenze del corpo umano.
Funzione Esplicativa vs. Progettuale
Il modello umano di Baker era una rappresentazione fisica, un metodo didattico per spiegare il ponte. Quello di Gropius è stato un modello progettuale, una base teorica per costruire spazi che rispecchiassero l’ergonomia umana.
Entrambi hanno utilizzato la “misura umana” come concetto essenziale per avvicinare le proprie discipline a un pubblico più ampio, creando soluzioni innovative che hanno lasciato un segno duraturo nei rispettivi campi.