08.01.2025
SPAZIO COME INFORMAZIONE. IL CAMBIAMENTO DEL CONCETTO DI SPAZIO: SPAZIO ORGANO, SPAZIO SISTEMA E SPAZIO INFORMAZIONE
L’Evoluzione del Concetto di Spazio
Il concetto di spazio ha subito un’evoluzione profonda, influenzando non solo l’architettura, ma anche il pensiero contemporaneo. Possiamo individuare tre principali fasi di questa trasformazione: spazio-organo; spazio-sistema; spazio-informazione.
BRUNO ZEVI
Nel 1948, Bruno Zevi pubblica “Saper vedere l’architettura”, un’opera chiave che rivoluziona il pensiero architettonico, ponendo lo spazio al centro della disciplina. Zevi analizza le articolazioni e le qualità spaziali come densità, fluidità e conformazione, ribaltando l’idea che l’architettura debba essere definita da criteri stilistici o proporzioni matematiche, come nel Modulor di Le Corbusier.
Influenzato da Frank Lloyd Wright, Zevi identifica lo spazio con il vuoto, concetto che richiama la fisica classica, dove i corpi celesti si muovono in uno spazio regolato da forze gravitazionali. Attraverso un'analisi storica, mostra come il concetto di spazio abbia assunto significati diversi nelle varie epoche:
Spazio paleocristiano → Ritmico e ieratico, come nelle basiliche romane.
Spazio romanico → Profondo e chiaroscurale, con una dimensione primitiva.
Spazio gotico → Verticale, slanciato, tendente all’infinito.
Questa visione dimostra che lo spazio non è un’entità assoluta, ma una costruzione culturale in continua trasformazione.
Nel XX secolo emergono tre approcci distinti che ridefiniscono la relazione tra funzione, struttura e percezione dello spazio:
· Spazio-Organo
Questa visione, influenzata dal positivismo, stabilisce un legame diretto tra funzione e forma spaziale: lo spazio è modellato in base alla sua destinazione d’uso.
Es. Guggenheim Museum, New York (F. L. Wright), la rampa elicoidale diventa l’elemento generatore dell’edificio, traducendo l’idea di un percorso museale fluido e continuo.
· Spazio-Sistema
A partire dagli anni ‘90, lo spazio non è più un semplice contenitore funzionale, ma un sistema complesso in cui diversi fattori (funzione, costruzione, costi, materiali, forme) interagiscono tra loro.
Es. Guggenheim Museum, Bilbao (F. Gehry) la forma scultorea dell’edificio è il risultato di un processo progettuale basato su sistemi informatici avanzati, che consentono di integrare esigenze estetiche, strutturali e tecnologiche.
· Spazio-Informazione
Oggi lo spazio non è più solo progettato, ma generato e modificato dinamicamente da algoritmi e dati, diventando interattivo e adattivo.
Es. Blur Building (Diller + Scofidio) un’architettura che non ha una forma fissa, ma muta continuamente attraverso una nebbia artificiale regolata da parametri ambientali come umidità, temperatura e vento.
LO SPAZIO COME INFORMAZIONE
Nell’architettura contemporanea, lo spazio non è più un vuoto neutro, ma un sistema denso di informazioni e relazioni. La progettazione si basa sempre più su modelli computazionali e interattivi, che permettono nuove esperienze spaziali.
Es. Invisible Space (Marcos Novak, Biennale di Venezia), uno spazio apparentemente vuoto si attiva con il movimento degli utenti, generando suoni e immagini attraverso sensori invisibili, dimostrando che l’architettura può essere immateriale e interattiva.
IL COLORE COME METAFORA DELLO SPAZIO
Così come il colore non è un valore assoluto ma dipende da variabili contestuali, percettive e culturali, anche lo spazio è definito da informazioni che lo modificano dinamicamente.
Contesto: un colore cambia a seconda della luce e dell’ambiente circostante;
Fisiologia: la percezione cromatica varia tra individui e specie;
Cognizione: il significato di un colore è influenzato dalla cultura (gli Inuit distinguono 40 sfumature di bianco).
Allo stesso modo, l’architettura contemporanea non è più statica, ma un ambiente fluido che si adatta e reagisce alle informazioni.