24.09.2024
INFORMATION TECHNOLOGY COME CRISI E SFIDA
crisi – modernità – information technology
La crisi assume un ruolo importante nell’approccio all’informatica quando si connette con la parola modernità.
Modernità è una parola che può avere diversi usi:
· Come aggettivazione: moderno = bello / antico = vecchio, qualcosa che si contrappone al moderno. La parola “modernità” comincia ad apparire nella seconda metà dell’800 in Francia con l’accezione di valore positivo. Nasce la città fatta di grandi spazi verdi e quindi un’idea di mondo positivo. L’architettura in questa idea assume un ruolo fondamentale a partire dal Congresso Internazionale dell’Architettura Moderna CIAM nel 1928.
· Come scansione cronologica: esiste un mondo moderno e un mondo antico; alcuni ritengono ad esempio che la storia inizi dopo il 1492 (scoperta dell’America) e altri dopo la Rivoluzione francese nel 1789.
· Una terza definizione ci è utile e possiamo partire parlando di Bruno Zevi e citare una sua frase: “La modernità è qualcosa che trasforma la crisi in valore e suscita un’estetica di rottura e di cambiamento”. La modernità è data dalla crisi, cerca di affrontarla e, affrontandola, non può non lavorare a un'estetica di rottura e di cambiamento: la modernità si relaziona alla crisi e, per questo, crisi e modernità rappresentano un intero (delle spinte di modernità sono spesso causate dalle crisi).
Questo concetto di crisi può essere riconosciuto in ambito architettonico, ad esempio, dall'invenzione della prospettiva → un gruppo di intellettuali scopre una maniera di rappresentare in due dimensioni la profondità dello spazio; a quel punto la prospettiva si manifesta coma una forma di modernità, di crisi, che coinvolge tutte le arti: bisogna capire come creare un'architettura in grado di rispondere a questo nuovo mondo:
- la pavimentazione; i pavimenti colorati, cosmati, diventano “antichi”. Arriva il pavimento geometrizzato per dare l’idea di prospettiva;
- introduzione del concetto di ordine (prima decorazione gotica) con elementi tutti uguali per risultare uguali in prospettiva;
- arco a tutto sesto appartiene naturalmente ad uno spazio misurabile che valorizza la prospettiva;
- contrasto cromatico bianco/grigio è determinante per la valorizzazione prospettica;
- bucature;
- la copertura a cassettoni, la nascita di un nuovo paradigma.
Il salto cognitivo: la prospettiva determina una retroazione nella prospettiva, serve un processo per capire come la crisi porti ad un cambiamento. Masaccio fu uno dei primi a rappresentare in un quadro la prospettiva.
Nascita di un nuovo paradigma: Architettura Rinascimentale.
La modernità, un atteggiamento moderno, affronta le crisi, le trasforma in valore, mentre un atteggiamento antico subisce le crisi attaccandosi su quanto già conosce.
MODERNITÀ: “suscitare un’estetica di rottura e di cambiamento”. Implica che il livello estetico rappresenti qualcosa di molto diverso sia dalle nozioni di “bello” sia da quelle di “stile”.
Crisi, modernità ed estetica si legano in un processo che non è lineare, ma in una metodologia per salti.
Noi stiamo vivendo in un momento di passaggio storico dal mondo industriale a quello dell’informazione.