Metropolis quotidiano: 

quando "il locale"

diventa "il tutto"

di: Simona Nappi VD

Raffaele Schettino, direttore del quotidiano locale Metropolis, ci ha accolto in quello che dal 1993 è ormai la sede di tutte le informazioni e notizie di Castellammare e dintorni.

Ci racconta la storia di Metropolis che nasce come mensile per poi divenire, nel 1995, un quotidiano che accompagna ancora oggi i cittadini.

Come ogni giornale, ovviamente, ha avuto alti e bassi, ma nonostante tutto da anni è ormai il punto di riferimento dell’informazione di un territorio che si estende dalla penisola sorrentina all’agro nocerino-sarnese.

 Metropolis negli anni ha raccontato il mondo della nostra provincia attraverso la cronaca, la politica, le storie dei cittadini e lo sport.

“Il cambiamento generazionale ha fatto male al giornalista e al lettore”: è con queste parole che Raffaele, come ci ha invitati a chiamarlo, inizia il suo discorso, parlando dell’ormai “obsolescenza” del giornale. 

Utilizza questo termine con amarezza perché è ormai innegabile il declino della carta stampata.

Nella vita frenetica il quotidiano locale, ma anche le riviste cartacee a livello nazionale, non viene più letto con assiduità preferendo notizie online.

Purtroppo però, in questi casi, ci si ritrova disorientati, con la voglia di “sapere tutto senza approfondire nulla”.

Si passa poi all’importanza di seguire un ideale, anche se controcorrente, e di non abbandonare la propria terra perché “bisogna prima viverla e, se non ci piace, migliorarla”.

Ed è per questo che Metropolis, così come tutte le altre testate locali, possono essere considerate un patrimonio per le comunità a cui si rivolgono.

 La loro presenza sul territorio è un presidio di legalità che dona al cittadino la voce per chiedere aiuto e viene sentito.

È il caso di un anziano stabiese che, dopo giorni ad aspettare, parla con Raffaele per chiedere aiuto riguardo alle tombe dei suoi genitori che, ad ogni temporale, si allagano.

È la storia di una signora che, dopo esser stata licenziata, trova lavoro grazie all’aiuto del quotidiano e che riesce a far vivere una vita dignitosa ai suoi undici figli.

Senza dover per forza compiacere il lettore, l’informazione locale ha questi compiti: raccontare la verità ai cittadini, aggiornarli su tematiche che, altrimenti, passerebbero in secondo piano o, persino, ignorate.

 “Il territorio, grazie a noi, può ancora avere una svolta”, così termina il nostro incontro, con l’augurio di non abbandonare la nostra terra bisognosa d’aiuto e di rivederci tutti da giornalisti importanti, o quantomeno da ragazzi diventati uomini e donne che hanno deciso di migliorare il posto in cui vivono perché hanno deciso di non lasciarlo.