di: Imma Cioffi IV F e Giuseppe Maragas IV G
Cos’è la comunicazione sociale e perché è importante parlarne?
Con la dottoressa Diana Errico, psicologa e psicoterapeuta, esperta del settore e collaboratrice de "il Corriere della Sera" per la rubrica "Buone notizie", abbiamo approfondito l'argomento.
Oggi, è sufficiente girare un messaggio tramite un social network. Non è così! Essa si pone l'obiettivo di educare e sensibilizzare il pubblico su temi molto delicati.
Guardate questo spot datato 1972 di Pubblicità progresso che invita, anche in maniera piuttosto minacciosa, a donare il sangue e quest’altro, realizzato nel 2020 in collaborazione con l’Ospedale pediatrico Bambino Gesù.
Avete notato differenze? Beh, oltre ai colori, ad una regia più accurata e alla presenza di un sottofondo musicale, ce ne sono parecchie, soprattutto una: la modalità attraverso cui si inoltra lo stesso tipo di messaggio: “Donate il sangue”. Certo, la donazione è un atto spontaneo ma quel gesto, frutto di sensibilità e di impegno civile, è, per questo tipo di comunicazione, una sorta di prodotto da vendere.
Sì, perché, sembrerà brutale dirlo ma la comunicazione sociale funziona quando vende anche se, in questo caso, la merce da far comprare al cliente finale rientra nella sfera dei valori della solidarietà come l’emergenza umanitaria in varie zone del mondo, gli anziani, la salute o i bambini, .
Ma cosa vende la comunicazione sociale? Come detto, donazioni a varie onlus ed enti governativi nel mondo, vaccinazioni e sensibilizzazioni su temi delicati e, spesso, attuali. Volete un altro esempio appena girato sotto i bombardamenti? Eccolo! L’invito alle potenze occidentali è quello di regalare all’esercito ucraino degli aerei da combattimento caccia.
Cambiano gli argomenti (da donare il sangue a donare strumenti che lo spargono) ma la struttura della comunicazione è simile, infatti, per essere efficace, è necessario seguire tre punti fondamentali:
Completezza: cioè il messaggio deve essere pieno, esaustivo.
Concisione: si deve badare al sodo senza aggiungere dettagli superflui o inutili.
Concretezza: ossia chiarezza, dunque rispondere in modo puntuale alle domande.