L’accoglienza all’ITI Elia dei ragazzi ucraini

di Chornopyskyi Vladyslav 4 I


Per tutti noi Ucraini il 24 febbraio è diventata una data che non dimenticheremo mai, dalle prime ore del mattino in tutto il mondo è arrivata la terribile notizia dell’invasione russa. La guerra era veramente iniziata, una guerra ingiusta e spaventosa.

Intorno alle 4 del mattino su tutto il territorio dell’Ucraina furono lanciati dei missili che colpirono aeroporti, basi militari e depositi di armi, ma già dal giorno successivo anche ospedali, scuole, teatri, asili e semplici abitazioni.

Noi che abitiamo in Italia da molti anni e ci consideriamo quasi italiani, restando sempre nel profondo veri Ucraini, avremmo voluto fare di tutto per aiutare la nostra gente, e tornare in Ucraina a difendere il nostro paese. Non avendo però la possibilità di andare, ci siamo proposti di aiutare i ragazzi che, come Pavlo e Vitalii, a causa dei bombardamenti, avrebbero deciso di lasciare il paese.

Pavlo e Vitalii vivevano nell’ovest dell’Ucraina, nella città di Rivne, vicino ai confini con la Bielorussia, decisero immediatamente di partire per raggiungere la madre che viveva in Italia, perché temevano l’invasione anche della loro regione da parte dell’esercito bielorusso. Grazie all’aiuto di amici organizzarono un viaggio di 12 ore verso il confine con la Romania, passando ben 25 posti di blocco. Una volta arrivati alla frontiera fu ancora più complicato trovare due posti liberi su un pullman diretto a Roma e solo dopo tre giorni, grazie all’aiuto di un autista, riuscirono finalmente a partire. Il nuovo viaggio durò cinque giorni, ma nonostante molti ostacoli e difficoltà alla fine si riunirono con la madre a Castellammare di Stabia. Qui dopo l’estate iniziarono a frequentare l’ITI Renato Elia, una scuola interessante e adatta a loro. A settembre io e il mio amico Andrii fummo felici della notizia dell’arrivo nella nostra scuola di questi ragazzi ucraini ai quali ci offrimmo subito di dare una mano, e grazie al corso organizzato dalla scuola, con la docente Antonella De Stefano, siamo riusciti, dopo alcuni mesi, a fare imparare loro le basi della lingua italiana.

 

Ucraini e Italiani, siamo popoli fratelli, ed insieme resisteremo

GLORIA ALL’UCRAINA, GLORIA AGLI EROI