Giuseppina Savoca

21 settembre 1959, Palermo. 12 anni

Questa è la storia di una ragazzina semplice, serena, tranquilla, uccisa dalla mafia a soli 12 anni, colpita da dei proiettili vaganti nel corso di una sparatoria. Unica colpa : "trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato".


Nome: Giuseppina

Cognome: Savoca

Data di nascita: 1947

Data di morte: 21 settembre 1959

Luogo: Palermo


Assassini: fratelli La Barbera Angelo (nato a Palermo 3 luglio 1924 morto a Perugia 28 ottobre 1975) e Salvatore (nato a Palermo 20 aprile 1922, morto 17 gennaio 1963), killer di professione, responsabili di innumerevoli furti e omicidi tra gli anni 50, 60 e 70 (Anni di sangue, quando Cosa Nostra regolava i conti per strada e la cittadinanza viveva nella paura).


Ci troviamo a Palermo più precisamente in Via Messine Marine, nella borgata Romagnolo (nei pressi del quartiere Brancaccio) poco distante dalla fermata della Linea 25, manca poco alle ore 21.00.

Giuseppina si trova per strada a giocare aspettando l’arrivo di suo padre con l’autobus n°25, “vado a prendere l’amore mio”, dice poco prima alla madre.

Vicino alla fermata è posteggiata una FIAT 1100 con il motore acceso, in attesa dell'autobus.

L’obiettivo della sparatoria è un pregiudicato di 51 anni, Filippo Drago, proprietario di una profumeria in Via Maqueda. Insieme a Filippo ci sono i suoi due nipoti, di cui uno rimarrà ferito nella sparatoria.

L’autobus arriva, le porte si aprono e scendono alcune persone tra cui Filippo Drago e i suoi due nipoti; dalla FIAT 1100 i fratelli La Barbera sparano diversi colpi, Filippo viene colpito, ma malgrado il dolore estrae la pistola, che tiene sempre con sé e risponde al fuoco, a seguire si rifugia nella Chiesa di San Bosco dove viene colpito a morte nella scalinata. Le esplosioni spaventano i passanti e il conduttore dell'autobus, anche lui terrorizzato, fa marcia indietro con il mezzo allontanando di fatto Giuseppina dal padre che assiste alla scena impotente.

Giuseppina, che in quel momento si trova per strada, viene a sua volta colpita da una pallottola tra il collo e il petto, portata all'ospedale Villa Sofia, muore dopo tre giorni di agonia, per complicazioni all’apparato respiratorio.

Negli anni successivi alla morte di Giuseppina, i genitori, straziati da un dolore incessante e incolmabile, sono chiamati a prender parte al processo di Catanzaro contro i fratelli La Barbera. Dopo vari rinvii la madre di Giuseppina si ammala, purtroppo i due coniugi non possono più presenziare ai vari processi e la storia di Giuseppina viene gradualmente dimenticata.

La famiglia di Giuseppina non otterrà mai un risarcimento poiché la normativa italiana, riguardo le vittime innocenti di mafia, prevede un indennizzo solo per le persone decedute dopo il primo Gennaio 1961.

Questa tristissima storia evidenzia come la Mafia, che si difinisce paladina dei più deboli e attenta a non toccare DONNE e BAMBINI, nella realtà è un’associazione sanguinaria, brutale e spietata, che non si crea alcuno scrupolo a uccidere chiunque si frapponga tra sé e i suoi interessi, coinvolgendo di fatto indiscriminatamente uomini, donne e bambini lungo il suo percorso criminale.

classe I E - a.s. 2020/2021

ICS G. Marconi - Palermo

Filastrocca di Annamaria Frenda

La sera di un giorno normale

di Micol Tosini

La sera di un giorno normale,

Giuseppina aspettava una persona speciale.

Aspettava il suo caro padre,

mentre in casa stava sua madre.

Ma quando i proiettili iniziarono a volare,

l'autobus del padre se ne dovette andare.

La madre di Giuseppina, ignara di tutto,

non si aspettava che sarebbe entrata in lutto.

Perché fu proprio Giuseppina a dover morire,

la sua vita dovette lì finire.

Quella bambina che tranquilla giocava,

la sparatoria non se la immaginava.

Un proiettile vagante la colpì,

dopo tre giorni lei morì.

Giuseppina è vittima innocente,

e resterà per sempre nella nostra mente.

Poi sua madre venne ritrovata morta,

e del processo si chiuse la porta.

Tutto per colpa di quei criminali,

ma anche delle persone che non sono state leali,

perché Giuseppina non venne cercata,

non venne neanche nominata.

Meritava giustizia, non compassione,

per lei e per gli altri ragazzi morti per decisione

decisione dei criminali

Poesia per Giuseppina

di Mario Alvarado


Eri ancora nell’età da bambino

Quando un proiettile segnò il tuo destino


Povera te vittima di mafiosi

Che agli occhi di tutti erano spaventosi

La morte prima o poi colpisce tutti più o meno ingiustamente

Ma la tua storia resterà nel pensiero di moltissima gente


È inutile piangere sugli ammazzati

Perché alla lor morte son stati ignorati


Giuseppina la tua morte ha segnato

Il triste momento di un accaduto spietato

Che per ogni genitore è un incubo disperato

Sentire che il proprio figlio lo ha appena abbandonato

Una storia da ricordare

di Dania Chimera

Giuseppina Savoca una vittima innocente di mafia

abbandonata al suo destino ingiustamente.

Dalla nostra mente era andata

ma finalmente è ritornata.

La sua storia, caduta come una foglia d’inverno

non verrà dimenticata più in eterno.

Come un uccello in migrazione te ne sei andata

ma è come se fossi ritornata.

Saremo noi a diffondere la tua storia

a portare al tuo caso la gloria.

Come in un sogno ti sei allontanata

ma noi ti abbiamo ritrovata.

Filastrocca

di Laura Zichittella

Si chiamava Giuseppina

ed era solo una bambina,

alla fermata dell’autobus andava

e il suo papà aspettava,

con lui tornava a casa la sera

e la sua gioia era sincera

ma un giorno qualcosa avvenne

e all’improvviso alla dodicenne

due uomini malvagi spararono

e per sempre la addormentarono.

Mai più si risvegliò

e come tanti bambini se ne andò

uccisa senza pietà

e con tanta atrocità.

Rimarrà per sempre nella nostra mente

questa sfortunata adolescente.

Filastrocca

di Sara Prestifilippo

Giuseppina ragazza innocente

travolta in un orribile incidente.

Lei aspettava una persona importante

ma nel mentre è stata uccisa da un proiettile vagante.

Lei voleva solo giocare

ma in una sparatoria si è dovuta ritrovare.

Quella sera non verrà dimenticata,

da noi non verrà scordata.

Lei prima era stata dimenticata come niente

ma adesso la sua storia non lascerà la nostra mente.

Tu sei una di quelle bambine invisibili

di cui molte informazioni non sono comprensibili.

La loro storia si sa solo a tratti

perché sono stati uccisi da quei mafiosi matti.

Speriamo che tutti la ricorderanno

e con le nostre parole la tramanderanno.

Ninna nanna per Giuseppina Savoca

“In un mondo migliore”

di Giuseppe Pappalardo


Giuseppina Giuseppina

dormi piccolina,

senza Mafia no violenza

puoi stare tranquilla,

dormi bene,

dormi calma

in un mondo

senza Mafia no violenza tutti uniti!

Senza Mafia no violenza tutti uniti!

“Eroi”

di Giuseppe Pappalardo

Dormi tranquilla

perché nessun verrà,

nella tua stanza

nessuno entrerà,

tranne eroi come la polizia

la Mafia lontano terrà,

il tuo sonno si manterrà,

ora puoi stare più tranquilla

perché sai

che fuori

ci son dei supereroi!

A Giuseppina

di Sara Abbate

Giuseppina,

così innocente,

che tuttora il ricordo ci resta in mente.

Dopo due giorni di ospedale

te ne sei andata senza parlare,

e al padre impotente

ancora il ricordo torna in mente.

La bambina che in strada giocava

mentre il padre invano aspettava.

Filastrocca

di Emanuele Foderà

Giuseppina, vittima innocente

sarai per sempre nella nostra mente.

Tu, che tranquilla giocavi,

quei colpi non li immaginavi.

Un po' di giustizia per te e per i ragazzi

che sono stati uccisi da quei pazzi.