Angela Talluto

7 Settembre 1945, Montelepre (PA). 1 anno

Son passati 75 anni da quel tragico raid di mafia in cui perdette la vita Angela Talluto, una bambina che aveva solo un anno.

Con l'aiuto di poche, ma significative testimonianze, ricostruiamo il vile episodio che ha segnato dolorosamente la famiglia Talluto e che, ancora oggi, desta sentimenti di indignazione in tutti coloro che hanno una coscienza. In una intervista rilasciata a "Repubblica" nel 2019 Franco Talluto, quasi settantottenne, riferisce i ricordi che ha tenuto vivi attraverso i racconti della sua famiglia, dato che lui era troppo piccolo il giorno dell'attentato.

La famiglia Talluto abitava a Palermo in via Catania. Il padre Pasquale faceva il muratore e la madre Antonina, originaria di Montelepre, era casalinga.

Il 7 settembre del 1945, la famiglia si era recata a Montelepre per far visita alla nonna. Dopo aver cenato, prima di ripartire, la famigliola si era fermata, insieme a tante altre persone, dinanzi alla casa degli Spiga, in corso Vittorio Emanuele.

All'improvviso sulla folla si abbatté la furia omicida della banda guidata da Salvatore Giuliano, che voleva colpire il socialista Giovanni Spiga, suo antagonista politico.

Sparando alla cieca, i banditi colpirono solo di striscio il socialista , ma la raffica dei proiettili raggiunse in pieno volto e uccise la piccola Angela. Altri furono feriti tra cui il fratellino di Angela, Franco Talluto, di anni 4 e Vincenzo Musso, di anni 11.

Dopo la sparatoria i feriti furono messi nel cassone del camioncino di un lattaio e, dopo trattative con i banditi che avevano bloccato le strade, raggiunsero l'ospedale di Palermo.

Il corpo di Franco Talluto ha conservato i segni dell'attentato: una falange in meno nell'indice della mano e nella coscia sinistra l'impronta lasciata da una pallottola, ma le cicatrici più profonde sono quelle incise nell'animo.

Della piccola Angela sopravvive solo il ricordo, perché non si sa dove si trova seppellito il corpo della bambina.

Nel tempo è andato perduto anche un quadro in cui la famiglia Talluto conservava un ricciolo biondo di Angela.

Il tempo trascorso non cancella l'orrore di quanto è successo. Tante domande si affollano nella nostra mente. Che colpa poteva avere una tenera bambina di un anno? Come è stata la vita dei suoi genitori, che sono stati privati della loro creatura?

Sono interrogativi che lo spietato bandito non si è posto, mentre dava sfogo alla sua rabbia.

Basterebbe solo questo episodio per cancellare l'alone di una leggenda che, per qualche tempo, ha paragonato Salvatore Giuliano a Robin Hood.

Come ha dichiarato Franco Talluto: «Molti ne parlano bene di Giuliano, per me chi spara sulla folla è un uomo senza dignità»,

In occasione della Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti di mafia, il 21 marzo del 2019, la sindaca di Montelepre Maria Rita Crisci, ha intitolato l’area giochi del Parco Urbano alla piccola Angela Talluto.

La storia piccola Angela, il 6 aprile del 2019, è stata raccontata dalla signora Graziella Accetta, madre di Claudio Domino un bambino di 11 anni ucciso dalla mafia, ai ragazzi dell’istituto Comprensivo “Alessandro Manzoni” di Montelepre ma anche in tante altre scuole in cui continua ad andare per conservare “la memoria” di tutte le vittime innocenti di mafia.

Davide Grammatico, Santino Fagela,

Michele La Mattina e Davide Pappalardo

classe III G - a.s. 2020/2021

ICS G. Marconi - Palermo