Annalisa Durante

27 marzo 2004, Napoli. 14 anni

Annalisa aveva solo 14 anni quando è stata uccisa il 27 marzo del 2004 da Salvatore Giuliano, 19 anni, rampollo del clan che da anni controllava i traffici illeciti a Forcella. Annalisa era in compagnia di un’amica e della cugina quando Salvatore Giuliano decise di fermarsi a chiacchierare con loro. Quella sera giunsero in via Vicaria Vecchia quattro uomini a bordo di uno scooter, ingaggiati dal clan Mazzarella, con l’intenzione di uccidere Giuliano, lui li anticipò sparando diversi colpi di pistola in direzione dei killer ma uno dei proiettili colpì la giovane Annalisa che cadde a terra, riversa in una pozza di sangue. La corsa in ospedale fu inutile, lei era già in coma irreversibile e i sanitari non poterono fare altro che accertarne il decesso.

Il padre e la madre ancora in lacrime presero una decisione molto toccante: donare gli organi della propria figlia, “qualcosa di Annalisa continuerà a vivere in sette persone” dissero.

Salvatore Giuliano è stato ritenuto colpevole dell’assassinio e condannato a 24 anni in primo grado e, nel 2008, secondo il giudizio della Cassazione, a 20 anni di carcere.


Sono passati quasi 17 anni da quel tragico evento che ha spento il cuore di una giovane e innocente adolescente, non c’è spiegazione per tutto questo, Annalisa non aveva nessuna colpa.

Napoli non l’ha dimenticata.

Il 29 febbraio del 2012 al Teatro di San Carlo, a Napoli, andò per la prima volta in onda lo spettacolo: “Dieci storie proprio così”. Parlava di storie di vittime innocenti e tra queste quella di Annalisa. Lo stesso spettacolo andò in onda in vari teatri come il Teatro Astra di Torino e nel 2015 al Teatro Politeama di Palermo. Il 21 marzo del 2016, in occasione della XXI Giornata della memoria e dell’impegno, venne trasmesso al Teatro Argentina di Roma. Il medesimo spettacolo, nel 2016, venne inserito nel progetto: ”Palcoscenico della legalità”. In occasione del suo 10° anniversario di morte, nel 2014, la sua famiglia ha voluto ricordare la sua morte facendo una cerimonia religiosa privata.

Il 22 giugno del 2015, nel rione di Forcella, è stata inaugurata una biblioteca popolare intitolata ad Annalisa Durante.


Nel 2016, per la ricorrenza dell’omicidio di Annalisa, il Comune di Napoli preparò un’iniziativa con scrittori napoletani.

Il 19 febbraio del 2020, a Forcella, per il 30° compleanno di Annalisa, l’associazione che porta il suo nome, insieme alla Fondazione Polis della Campania, decise di promuovere il Premio nazionale Annalisa Durante.

“Il diario di Annalisa” è una trascrizione, rielaborata da Matilde Andolfo, dei diari personali di Annalisa. Il suo diario è stato ritrovato il giorno dei suoi funerali. In una delle tante pagine c’era un messaggio molto forte: “Vivo e sono contenta di vivere, anche se la mia vita non è quella che avrei desiderato… Ma so che una parte di me resterà immortale... e presto andrò in paradiso”. Le altre pagine erano dedicate ai tanti sfoghi di una adolescente ma anche agli amici, genitori e parenti.

Era una ragazza piena di vita, di speranza.


Elena Spina, Laura Vegna, Danilo Vivirito e Gabriele Valenza

classe III G - a.s. 2020/2021

ICS G. Marconi - Palermo

Patrick YSEBAERT - Andrea Savoca. Biennale di Venezia 2011