Codice Memoria

109 bambini vittime di Mafia. Scuole in rete per la memoria

Il progetto “Codice Memoria” nasce in accordo fra la Scuola Secondaria di Primo grado “Borgese-XXVII Maggio” e l’I.C.S. G. Marconi nell'ambito del Piano Nazionale per la cittadinanza attiva e l'Educazione alla legalità per proseguire l'attività del progetto "Gli Invisibili” dedicato a tutte le vittime uccise non solo dalla mafia ma anche dall'indifferenza. In particolare, il progetto ha focalizzato l’attenzione sui 109 bambini vittime di Mafia.

Scopo ultimo della rete sarà quella di compiere un esercizio di “memoria attiva” finalizzata a spingere le nuove generazione verso il recupero del ricordo civile di coloro che hanno lavorato, combattuto e sono morti per un ideale di Giustizia e Libertà. Attraverso la memoria sociale infatti, è possibile distruggere il luogo comune secondo il quale una vittima innocente si trovi nel posto sbagliato al momento sbagliato.

Non esiste infatti un sito che raccolga le notizie dei minori vittime di Mafia e il lavoro di ricerca delle fonti, di collazione e pubblicazione porterebbe le classi che aderiscono a consolidare e potenziare le competenze comunicative degli alunni attraverso il filo del ricordo.

Chiamando in causa infatti il dovere civile e l’Educazione civica, il progetto vuole trasferire ai giovani un messaggio di speranza: se guardiamo con attenzione, se parliamo di loro, se imprimiamo nella memoria i luoghi dove sono vissuti e dove hanno perso la vita possiamo rendere immortali persone che, con il loro sacrificio, hanno dato dignità al nostro paese e creare le condizioni per cui la loro morte non sia stata vana.

Il Progetto sarà svolto con il supporto delle associazioni AGENDE ROSSE ed INCONTROSENSO e, oltre all’arricchimento del sito, prevedrà attività in rete come incontri di approfondimento, partecipazione a concorsi e la realizzazione di una mostra interattiva multimediale all’interno delle sedi delle scuole in rete.

Fine ultimo sarà infatti quello di creare un percorso consapevole di memoria: per troppi anni infatti, le mafie hanno fatto credere di non toccare i bambini, ma era solo un falso mito, le 108 vittime innocenti infatti, hanno il diritto di essere chiamate per nome.