Cuba

aggiornato a maggio 2022

Fattura Export

Si, emessa dal fornitore.

Dichiarazione doganale

Si, ai sensi della Norma Cubana 38-03-06 (1987) “Importación y exportación de alimentos. Requisitos sanitarios generales”.

Documenti di trasporto

Si, Bill of Lading (BL) o Air Waybill (AWB), ai sensi della Norma Cubana 454 (2006) “Transportación de alimentos. Requisitos sanitarios generales”.

Packing list

Si, emessa dal fornitore. Allegata alla fattura commerciale con il dettaglio della merce

Certificato d'origine

Si. Certificato di origine della merce, rilasciato dall’ Autorità competente del Paese di origine.

Certificati analisi

Si, emesso dall’istituzione competente del Paese d’origine. É necessario l’ottenimento del certificato per l’iscrizione nel Registro Sanitario facente capo al’Istituto di Nutrizione e Igiene degli Alimenti (INHA) cubano, dopo l’invio di un campione e della documentazione attestante le caratteristiche tecniche / organolettiche del prodotto.

Etichettatura

Nel rispetto della Norma Cubana 108 (2020)  “Norma general para el etiquetado de los alimentos preenvasados” ai sensi della quale l’etichetta deve riportare:

Imballaggi

Nel rispetto della Norma Cubana 452 (2006) “Envases, embalajes y medios auxiliares. Requisitos sanitarios generales”, è importato in bottiglie di vetro, generalmente da 750 ml. Questa tipologia di contenitori è conforme alle specifiche richieste per l’etichettatura del prodotto, per la sua identificazione, e, tra l’altro, permette di riportare le informazioni sulle sue caratteristiche, conservazione e corretta modalità d’uso. Il ricorso al vetro è preferito per la sua funzione di conservazione e protezione del prodotto. Per l’imballaggio del prodotto si impiegano casse di cartone che lo proteggono e ne facilitano la manipolazione ed il trasporto.

Documenti d'importazione

Si, fattura, certificato sanitario, certificato di origine, BL/AWB.

DICHIARAZIONE DOGANALE D'IMPORTAZIONE

DOCUMENTI DI SPEDIZIONE ALL'IMPORTAZIONE

Sì, emessi dallo spedizioniere (Forwarder).

Contingente doganale

No

Bioterrorism act

No

Notifica preventiva

No

Dazi e imposte a carico importatore nel paese

Risoluzione Congiunta n.4/07 dei ministeri cubani delle Finanze e del Commercio Estero.

Ad valorem del 40% sulla voce doganale cubana 2208.20.00, e del 30 % per le nazioni che appartengono alla WTO.

Specifica sul commercio elettronico degli alcolici

Sistema di calcolo delle accise

No

Approfondimenti, note o documenti

Il governo cubano ha deciso di puntare sul turismo come uno dei principali settori per lo sviluppo del Paese, con l'obiettivo dichiarato di massimizzare le entrate dirette in valuta e accelerare la crescita e la competitività delle destinazioni cubane sul mercato internazionale. Attualmente, il turismo costituisce la seconda fonte di ingressi di valuta per Cuba (dopo l’esportazione di servizi medici). Gli introiti del turismo nel 2019 sono stati pari a 2 184 602,6 mld di USD (Relazione: “Turismo Internacional. Indicadores Seleccionados, gennaio-dicembre 2019. Edición marzo 2020”, fonte: Oficina Nacional de Estadísticas e Información – ONEI) leggermente inferiore al 2018. Una cifra molto inferiore a quella preventivata dal Ministro del Turismo alla fine del primo quadrimestre del 2019 che prevedeva circa 3,0 mld di USD.

Il Settore turistico ed i correlati investimenti rappresentano il maggior volano di sviluppo per l’Isola che, nel decennio in corso, ha visto crescere sia gli ingressi turistici sia gli investimenti da parte di numerosi attori internazionali. Cuba vuole puntare su una diversificazione sia dei settori legati al turismo che delle fasce di clienti, investendo anche su un aumento della capacità alberghiera questo dovrebbe impattare sulla domanda di vino soprattutto da parte dei turisti canadesi, statunitensi ed europei. Questo dovrebbe mantenere il vino tra i prodotti prioritari da importare. 

I numeri sull’intero 2018 hanno beneficiato della crescita dell’offerta crocieristica e dei voli di linea dall’Europa e dagli USA (sono ripresi dal 29 ottobre 2018 i voli bisettimanali da Roma di Alitalia e l’americana Jet Blu ha aggiunto un volo su L’Avana da una quarta città USA: Boston). Il 2019 (dati I semestre) ha registrato un incremento del 2,4% rispetto ad analogo periodo 2018, invece nel secondo trimestre del 2019 si è registrata una netta diminuzione degli arrivi dall’estero che ha portato il dato annuo a registrare, per la prima volta, un dato negativo. Tale diminuzione pare da imputare principalmente all'impatto delle misure poste in essere dall’allora Amministrazione Trump che hanno portato all'interruzione di crociere, voli e viaggi via mare privati verso l'Isola. Ci augura che con l’Amministrazione Biden si ritorni ai tempi di Obama, sopradescritti.

L’inizio del 2020 non è stato per il turismo cubano più favorevole. Le statistiche ufficiali pubblicate dall’ONEI per i mesi di gennaio/febbraio confermano la tendenza al calo del flusso turistico verso Cuba. Il mercato russo è quello che ha mantenuto i numeri. A fine marzo 2020 a seguito della individuazione dei primi casi positivi al SARS-COV2, il governo cubano ha deciso di chiudere gli aeroporti, e quindi l’Isola, al turismo internazionale. Il turismo internazionale è stato riaperto dopo quasi 4 mesi di lockdown.

L’Italia è ancora un importante paese di provenienza del turismo a Cuba con oltre 133.000 presenze nel 2019 leggermente diminuita rispetto al 2018. Nell’Isola sono attivi alcuni operatori turistici italiani (Alpitour, Veratour, Press Tour, Eden Viaggi) soprattutto attraverso la gestione di villaggi turistici in località marine, mentre crescono anche gli operatori italiani interessati ad investire nel settore alberghiero (ristrutturazione e commercializzazione).

Il vino a Cuba si commercializza essenzialmente su due segmenti di mercato. Il primo è correlato agli acquisti destinati al settore turistico-alberghiero. Il secondo destinato alle catene di punti vendita al dettaglio in moneta liberamente convertibile (MLC). Recentemente è stata aperta la possibilità ad un altro segmento a partire dall'autorizzazione ai cosiddetti cuentapropistas a realizzare operazioni import-export (vedasi sopra) che prima dipendeva dall'esistenza di vino nei punti di vendita.

Questo terzo segmento rappresentato dai ristoranti privati (c.d. “paladares”) che prima solo poteva acquisire il vino presso ai punti di vendita scendo il volume delle vendite al dettaglio in valuta aumentato considerevolmente in virtù del permanente approvvigionarsi tramite questo canale da parte di tali ristoratori in proprio, adesso potranno acquisire il vino anche tramite operazioni di import/export, possibilitando un rapporto con le botteghe quasi diretto.

Per la propria peculiarità in termini di rapporto qualità/prezzo, l’offerta di prodotti alimentari e vini italiani verso l’isola deve essere veicolata verso i canali correlati alla ristorazione turistica. Pertanto, la promozione degli stessi prodotti deve essere finalizzata ad aumentare la consapevolezza nei buyer, che curano le forniture per l’HoReCa, dell’assoluta adeguatezza della nostra offerta alimentare e vinicola a rispondere alla domanda del turismo internazionale.

A Cuba la collettività italiana è numerosa: l’influenza ed il prestigio della cucina italiana sono di particolare rilievo e a L’Avana, i ristoranti italiani rappresentano l’offerta gastronomica maggiormente diffusa, dopo quelli che offrono la cucina creola, tipica dell’isola. 

Nel corso del 2017-2019 diverse aziende/consorzi italiani del settore vinicolo hanno realizzato riuscite presentazioni di vini italiani, coinvolgendo diverse realtà imprenditoriali locali (statali e private) nonché catene alberghiere estere presenti a Cuba (tra cui IBEROSTAR e MELIA, tra le catene più importanti in termine di presenza in loco).

Altre azioni promozionali trovano sbocco nel Festival Internazionale del Vino di L'Avana che, con cadenza annuale, rappresenta una vetrina per gli operatori del settore e si rivolge ai buyer cubani (che operano principalmente a favore del canale HoReCa), oppure nelle fiere settoriali Alimentos (3° ed. maggio 2022 - http://www.firacuba.com/en/feria-de-alimentos-cuba ) e Hostelcuba (3° ed. maggio 2019 - http://www.hostelcubaexpo.com/ ) entrambe organizzate da Fira Barcelona. 

Inoltre, per illustrare sulle iniziative che codesto ufficio ha organizzato nel settore vitivinicolo a favore delle ns. PMI, suggeriamo visitare le pagine dedicate, da noi elaborate,

che mostrano le attività svolte su questo settore. 

Nell’ambito della Settimana della Cucina Italiana organizzata a Cuba, si è, congiuntamente, celebrato il 1° Festival del Vino Italiano, evento dedicato alla promozione del vino italiano di qualità. Il festival del vino ha avuto come obiettivo quello di promuovere il Vino Italiano attraverso attività di formazione ed intercambio, nell'ottica di sviluppare una cooperazione a lungo termine tra aziende vitivinicole italiane e gli enti cubani di riferimento, professionisti del settore, ristoranti, sommeliers, bartenders. La partecipazione delle imprese italiane del comparto è stato molto alta. Hanno partecipato, infatti, oltre 30 aziende vitivinicole italiane, produttrici di spiriti e liquori. 

Link utili

DATI PAESE 

Sicuramente la crescita del settore turistico nel suo complesso ed il costante aumento del numero di visitatori dell’Isola, potrebbe determinare una domanda di tale prodotto soprattutto da parte dei turisti europei, ma Cuba, oltre al rum, produce aguardiente di canna, che in parte è in competizione con la grappa.

Ufficio di riferimento

ICE L'Avana

lavana@ice.it