Brasile
aggiornato a maggio 2022
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La fattura commerciale (Fatura Comercial, in portoghese) va emessa dall'esportatore su carta intestata. Va redatta in lingua portoghese, inglese, spagnolo o francese. Se in un’altra lingua, potrà essere richiesta dall’autorità doganale competente la traduzione in portoghese. Dev’essere firmata e di solito presentata in nº 3 esemplari originali ed altre nº 3 copie semplici (senza firma con sopra la scritta COPY).
Nel caso di trasporto aereo, va emessa prima dell’imbarco, mentre nel caso di trasporto marittimo, va emessa solo 2 giorni dopo la conferma dell’imbarco.
Non segue un modello in particolare ma, secondo il Regolamento Doganale in vigore in Brasile, deve contenere le seguenti informazioni:
Nome ed indirizzo completo dell’esportatore;
Nome ed indirizzo completo dell’importatore;
Data di emissione;
Numero di controllo progressivo che la identifichi in modo inequivoco;
Modalità di trasporto utilizzata;
Porto/Aeroporto di partenza;
Porto/Aeroporto di destinazione;
Quantità di ogni singolo prodotto, peso netto unitario, descrizione (tipologia, marchio, volume, gradazione alcolica), classifica doganale, costo unitario, costo totale e valuta di riferimento;
Peso netto e peso lordo totale;
Numero di colli;
Cubatura totale (valore stimato);
Incoterms;
Paese di origine (in cui la merce è stata prodotta), paese di acquisizione (in cui la merce è stata acquistata) e procedenza (da cui la merce è spedita);
Modalità di pagamento del prezzo pattuito;
Valore del trasporto ed altre eventuali spese inerenti all’esportazione;
Estremi bancari dell’esportatore.
Il mancato rispetto da parte dell'importatore dell'obbligo di presentare la fattura commerciale all'ispezione doganale, quando richiesto, in caso di dubbi sui prezzi dei prodotti, comporterà, fatte salve altre eventuali sanzioni (art. 70 della legge n. 10.833/03) l'applicazione cumulativa delle seguenti ammende:
5% sul valore della merce;
100% sulla differenza tra il prezzo dichiarato e il prezzo effettivamente praticato o tra il prezzo dichiarato e quello arbitrato.
La dichiarazione doganale viene registrata a seguito del differimento della Licenza di Importazione (L.I.), documento mediante il quale la Dogana brasiliana autorizza l'importazione della merce, previa presentazione in via elettronica, da parte dell'importatore o di chi per lui (doganalista), di un’apposita domanda.
Nel caso dell’importazione di vini ed altre bevande alcoliche, la L.I. viene differita solo dopo dell’arrivo della merce. Tuttavia, si suggerisce che la preparazione di questo documento sia effettuata immediatamente dopo il rilascio del documento di trasporto, al fine di garantire una maggior celerità nella conclusione dei procedimenti di analisi documentale presso l’ufficio competente del Ministero delle Politiche Agricole, i quali possono richiedere tra 25 e 35 giorni.
Poiché i documenti richiesti per l’ottenimento della L.I. vanno presentati in formato digitale, l'importatore o il suo doganalista possono avviare la pratica prima dell’arrivo della merce, lasciando per dopo solo l'eventuale raccolta di campioni per le analisi di controprova e la verifica fisica della merce spedita.
La polizza di carico, rilasciata da uno spedizioniere o vettore, è emessa in forza di un contratto di trasporto “port to port”. Costituisce un documento rappresentativo di merce caricata su determinata nave e quindi, d'obbligo di consegna alla destinazione. Viene chiamata Bill of Lading, nel caso di trasporto marittimo, oppure Air Waybill, nel caso di trasporto aereo.
Documento utile alle procedure di imbarco e sbarco. La packing list deve contenere i seguenti elementi:
Numero di controllo;
Nome ed indirizzo dell’esportatore e dell’importatore;
Data di emissione;
Descrizione della merce, quantità, unità di misurazione, peso lordo e netto;
Luogo di imbarco e sbarco;
Nome del trasportatore e data di imbarco;
Numero di colli, identificazione di ciascuno per ordine alfabetico, tipo di imballaggio, peso lordo e netto totale e cubatura.
Secondo quanto previsto nel Decr nº 6.871, del 4 luglio 2009, è obbligatorio per l’importazione e commercializzazione di tutti i tipi di bevande. Deve essere rilasciato dalla autorità competente del Paese di origine e, nel caso dei derivati dell’uva, secondo quanto stabilito dall’Istruzione Normativa nº 67, del 5 novembre 2018, dev’essere conforme al seguente modello:
Il certificato di analisi non segue un modello in particolare. Deve riguardare i seguenti parametri ed essere rilasciato da un laboratorio italiano accreditato al sistema Siscole del Ministero Brasiliano delle Politiche Agricole:
Parametri fisico-chimici elencati nelle tabelle 4 a 12 dell’Istruzione Normativa nº 14 dell’08/02/2018, parzialmente cambiati secondo quanto specificato nell’Istruzione Normativa nº 48 del 31/08/2018;
Contaminanti inorganici (arsenico, piombo, cadmio e stagno – quest’ultimo per i vini in contenitori bag in box), in conformità alla Risoluzione 42 del 29/08/2013 dell’Anvisa – Agenzia Nazionale Vigilanza Sanitaria;
Contaminante organico Ocratossina A, in conformità alla Risoluzione Nº 07 de 18/02/2011 dell’ANVISA – Agenzia Nazionale Vigilanza Sanitaria;
Presenza di integratori alimentari, in conformità alla Risoluzione Nº 123 del 04/11/2016 dell’ANVISA – Agenzia Nazionale Vigilanza Sanitaria.
Se non conformi agli standard qualitativi previsti dalla normativa brasiliana (concentrazione di zucchero, gradazione alcolica ecc.), le bevande derivate dell’uva devono presentare un certificato di tipicità conforme il seguente modello:
All’etichetta originale va aggiunta una controetichetta in lingua portoghese contenente le seguenti informazioni:
Denominazione del prodotto e marchio;
Nome e indirizzo del produttore e/o dell’imbottigliatore preceduti dalle diciture: “Produzido por …” oppure “Engarrafado por …” oppure “Produzido e Engarrafado por …”;
Ingredienti, compresi eventuali conservati ed affini;
Dicitura “NÃO CONTÉM GLÚTEN”;
Nome dell’importatore e/o distributore preceduto dalle diciture: “Importado por …”, oppure “Distribuido por …”, oppure “Importado e Distribuído por …”;
CNPJ (equivalente in Brasile alla P. IVA), registro presso il MAPA ed indirizzo dell’Importatore;
Vendemmia (laddove applicabile), lotto, gradazione alcolica e volume nominale (caso non chiaramente specificati sull’etichetta frontale);
Scadenza e modo di conservazione (se applicabile);
Paese di origine preceduto dalla dicitura “Paese di Origine: …”;
Diciture: “EVITE O CONSUMO EXCESSIVO DE ÁLCOOL” e “PROIBIDA A VENDA A MENORES DE 18 ANOS”.
La controetichetta potrà essere messa dal produttore o all’arrivo, presso il magazzino doganale, prima dello sdoganamento, oppure, nel magazzino dell’importatore, prima che i vini vengano commercializzati.
Non risultano disposizioni specifiche. Normalmente, le bevande alcoliche vengono importati in bottiglie di vetro aggruppate in cartoni da 6 o 12 bottiglie, che possono o meno essere caricate su pallet di plastica o legno (in questo caso, deve essere trattato e accompagnato dal rispettivo certificato di fumigazione).
DICHIARAZIONE DOGANALE D'IMPORTAZIONE
L’importatore dovrà essere munito della Licenza di Importazione (L.I.) relativa allo specifico prodotto.
DOCUMENTI DI SPEDIZIONE ALL'IMPORTAZIONE
Per l’accertamento doganale, occorre presentare all’autorità doganale, in via elettronica, i seguenti documenti accompagnatori che fanno parte del plico documentale:
Fattura commerciale;
Packing list;
Documento di trasporto;
Certificato di origine;
Certificato di analisi eventualmente accompagnato, laddove necessario, dal certificato di tipicità.
Se l’analisi documentale risulta conforme, si passa all’analisi a campione dei vini presso laboratori accreditati al Ministero Brasiliano delle Politiche Agricole di modo a confermare se sono veritiere le informazioni dichiarate nei certificati di analisi fatti all’origine. A tale scopo, vengono prese 2 bottiglie di ciascun vino spedito. Tale procedura viene realizzata una volta ogni tre anni per ogni tipo di vino, a prescindere dal lotto o vendemmia, purché la concentrazione di zucchero, produttore, nome e marchio siano gli stessi.
Superata l’analisi qualitativa, se non sono state riscontrate anomalie o difformità, viene emesso il Certificato di Ispezione e quindi, differita la Licenza di Importazione. Il Certificato di Ispezione viene rilasciato secondo il seguente modello:
Si passa quindi, alla registrazione della Dichiarazione Doganale ed alla quantifica degli oneri doganali che devono essere pagati dall’importatore. Con l’assolvimento degli oneri avviene il rilascio della bolletta doganale di importazione (Comprovante de Importação).
Dopodiché, viene emessa la fattura in entrata e avviate le procedure per il ritiro della merce.
Non previsto
Non previsto
Non prevista
Le principali imposte/contributi che incidono sulle importazioni sono:
Dazio, imponibile su tutti i prodotti importati provenienti da paesi con i quali il Brasile non ha sottoscritto un accordo di collaborazione che ne preveda l’esenzione totale. L’aliquota, quindi, varia da Zero al 35% (55% nel caso di prodotti agricoli). Nel caso delle grappe e distillati, varia dal 12% al 20%;
IPI (Imposta sui Beni Industriali), tributo federale, con aliquota varia a seconda del prodotto, da Zero al 15%. Nel caso delle grappe e dei distillati, l’aliquota varia dal 20% al 30%;
PIS/PASEP e COFINS, contributi destinati all’integrazione sociale ed alla formazione degli impiegati e funzionari della pubblica amministrazione, nonché al finanziamento della sicurezza sociale. L’aliquota della PIS/PASEP è del 2,10% e quella della COFINS del 9,65%;
AFRMM, contributo pari al 25% sul nolo marittimo destinato a formare un fondo per la rinnovazione della marina mercantile brasiliana;
Costi vari considerare: brokeraggio doganale (Euro 415,00), magazzino doganale (varia da Porto/Aeroporto a Porto/Aeroporto. A Santos, un container da 20” paga 0,90% sul valore CIF per i primi 10 gg o frazioni – minimo R$ 2.759,01), trasporto dal Porto/Aeroporto al destino finale (dipende dall’ingombro e dalla distanza); assicurazione sul trasporto dal Porto/Aeroporto fino al destino finale; movimentazione (dipende dall’ingombro e quindi, dal numero di operai necessari, muletti ecc.); costi amministrativi (minimo Euro 100);
ICMS (Imposta sulla Circolazione delle Merci e dei Servizi). Imposta statale, con aliquote che variano a seconda del prodotto e/o servizio, nonché dello Stato, dal 4% al 25% (nel caso della bevande alcoliche, 25%). È calcolata sul valore CIF + Dazio + IPI + Altri contributi e Costi di Sdoganamento (compresi quelli sopra citati), oltre che sull’ICMS stessa (cosiddetto calcolo “sotto cento”).
Il Brasile è il terzo mercato per l'acquisto di vino attraverso i canali online, con circa il 16% delle bottiglie vendute via web, dopo la Cina ed il Regno Unito.
Oltre alla facilità di ricevere i prodotti desiderati a casa, la società di consulenza Wine Inteligence sottolinea che fattori come prezzo, varietà dell’offerta ed ampiezza di informazioni attirano sempre più i consumatori verso questa modalità di acquisto.
Sono oltre 8 milioni i consumatori brasiliani di vino online, di cui 1,7 milioni fanno acquisti regolari su Internet. Il consumatore on line è normalmente giovane, con una maggiore disponibilità a conoscere le novità e reddito.
Purtroppo, la legislazione brasiliana vieta l’importazione di bevande alcoliche (compresi i vini) per consumo proprio, anche di poche unità , dovendo l’importatore essere previamente accreditato presso il Ministero Brasiliano delle Politiche Agricole, pratica seguita solo dagli importatori.
Articolato su tre livelli (Federale, Statale e Comunale), il sistema fiscale brasiliano è piuttosto complesso, con grande numero di imposte, aliquote e metodologie di calcolo che ne rendono difficile la stima.
Per il calcolo del DAZIO, IPI, PIS/PASEP e COFINS, l’Ufficio Doganale (Receita Federal) mette a disposizione il seguente link che da accesso ad un calcolatore in cui uno inserisce la voce doganale, il valore CIF della merce e la valuta ed il calcolatore informa gli oneri in reais da pagare:
http://www4.receita.fazenda.gov.br/simulador/BuscaNCM.jsp
*Per le altre spese/imposte/contributi, date le loro particolarità, si invitano gli interessati a rivolgersi all’Ufficio di San Paolo dell’Agenzia ICE.
Secondo dati rilevati da Euromonitor International, il consumo di liquori e distillati in Brasile nel 2020 è stato pari a 556,3 milioni di litri, cifra a ribasso del 47,1% rispetto all’anno precedente.
Le vendite nel settore sono fortemente dipendenti dai canali on-trade (62,3%), di maniera che l'avanzo della pandemia da Covid-19 e le misure di lockdown introdotte, tra cui la chiusura di ristoranti, bar e discoteche, hanno avuto un impatto significativo sui risultati del comparto nel 2020, con conseguenti forti cali a due cifre sulle vendite, passate da 471,3 mln di litri a 346,6 mln di litri (-26,5%).
Sostenuto in parte dai buoni risultati ottenuti dall’e-commerce (quota pari allo 0,1%) e dai supermercati e ipermercati (quota del 14,4%), che non hanno subito restrizioni, anche il consumo nell’off-trade è diminuito, passando da 242,8 mln di litri a 209,7 mln di litri (-13,6%).
Le importazioni, che rappresentano meno del 2% del mercato, sono state pari a 47,6 mln di litri nel 2020, segnando un calo del 5,8% rispetto all’anno precedente. Con quota del 70,4%, il Regno Unito è stato il principale fornitore, seguito dagli Stati Uniti (18,8%) e dalla Svezia (3,5%). L’Italia (217,8 mila litri), con quota del 0,46%, è stata il 9º fornitore.
Le importazioni in valore, secondo il Ministero Brasiliano dell’Economia, pari a USD 112,5 mln nel 2020, hanno registrato una diminuzione del 28% rispetto al 2019. L’import di whisky rappresenta il 70,2% dell’import totale, seguito dall’import di gin (9,3%) e liquori (9,1%). L’import di grappe rappresenta lo 0,3% dell’import totale ed è sceso del 55,6%.
Con l’avanzamento della vaccinazione, il relativo miglioramento della situazione pandemica e la lenta riapertura dei canali HORECA, le importazioni nel 1º quadrimestre del 2021 sono aumentate sia in valore (+100,5%), passando da USD 36,6 mln a USD 73,3mln, sia in quantità (+125,3%), passando da 12,3 mln di litri a 27,8 mln di litri.
L’import dall’Italia è addirittura aumentato del 355%, passando da 84,6 mila litri a 385,3 mila litri, ed in valore da USD 728,2 mila a USD 1.375 mln (+88,8%).
Le importazioni realizzate nel primo quadrimestre del 2021 sono arrivate ad un costo medio di USD 2,64/l, mentre quelle dal Regno Unito, principale fornitore, a USD 2,4/l e quelle dall’Italia a USD 3,57/l.
Cachaça (distillato di canna da zucchero) è la bevanda alcolica più consumata in Brasile. Ha un prezzo unitario medio molto più basso nei confronti di altre bevande, essendo spesso percepita come un'opzione economica, accessibile alla maggior parte della popolazione e, pertanto, si colloca in una fetta di mercato con poche opportunità di sviluppo, particolarmente tra i player nuovi e più piccoli.
Tra i principali player, spiccano due italiani: Campari, la cui quota di mercato è del 5,9%, e Bacardi-Martini, con una quota dell’1,5%. Il leader di mercato è la Companhia Muller de Bebidas (proprietaria del marchio di acquavite di canna Pirassuninga 51), con una quota del 15,6%, seguita da Diagero Brasil (proprietaria dei marchi Baileys, Ypióca e José Cuevo), la cui quota è del 13,9%.
I principali marchi, invece, sono Pirassununga 51 (14,2% di quota di mercato), Pitù (9,0%), Velho Barreiro (8,2%) e Ypioca (6,9%). Complessivamente, questi 4 marchi (tutti di acquavite di canna prodotta in Brasile) rappresentano più di 1/3 del mercato brasiliano di superalcoolici. Campari e Bacardi hanno ciascuna l’1,0% del mercato.
ABAD – Associazione Brasiliana dei Distributori e Grossisti: www.abad.com.br
ABBA – Associazione Brasiliana degli Importatori ed Esportatori di Bevande: www.aabba.org.br
ABIA – Associazione Brasiliana dell’Industria Alimentare: www.abia.org.br
ABRACOHR – Associazione Brasiliana dei Buyer per il Foodservice (Ristoranti ed Alberghi): www.abrachr.com.br
ABRAS – Associazione Brasiliana dei Supermercati: www.abras.com.br
ABRASIL – Associazione Brasiliana dei Bar e Ristoranti: www.abrasel.com.br
ABS – Associazione Brasiliana dei Sommelier – SP: www.abs-sp.com.br
ANVISA – Agenzia Brasiliana Vigilanza Sanitaria: www.portal.anvisa.gov.br
APAS – Associazione dei Supermercati dello Stato di San Paolo: www.portalapas.org.br
BCB – Banco Central do Brasil: www.bcb.gov.br
BNDES – Banco Nacional de Desenvolvimento Econômico e Social: www.bndes.gov.br
CNA – Conselho Nacional de Agricultura: www.cna.com.br
EMBRAPA – Empresa Brasileira de Pesquisa Agropecuária: www.embrapa.br
IBGE – Instituto Brasileiro de Geografia e Estatística: www.ibge.gov.br
IBRAVIN – Istituto Brasiliano del Vino: www.ibravin.org.br
MAPA – Ministero Brasiliano delle Politiche Agrarie: www.agricultura.gov.br
USDA – US Department of Agriculture: www.usda.gov
PUBBLICAZIONI SPECIALIZZATE
DISTRIBUIÇÃO: https://distribuicao.abad.com.br
GO WHERE: www.gowhere.com.br
ITALIAN FOOD: www.revistaitalianfood.com.br
PRAZERES DA MESA: www.prazeresdamesa.uol.com.br
REVISTA ADEGA: www.revistaadega.uol.com.br
REVISTA SABORES DO SUL: www.revistasaboresdosul.com.br
SUPERHIPER: www.abras.com.br/superhiper/ultima-edicao
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Ulteriori dati statistici sul Paese e sul prodotto si trovano ai seguenti link:
ICE San Paolo
Per ulteriori informazioni è possibile, a titolo gratuito, chiedere supporto al nostro Ufficio estero competente per questo mercato attraverso la seguente procedura:
accedere a AGENZIA ICE - AREA CLIENTI (dove è possibile registrarsi per la prima volta usando la P.IVA aziendale oppure, se già registrati, autenticandosi con le proprie credenziali - in caso di password dimenticata usare l'opzione per il recupero password);
cliccare su GESTIONE RICHIESTE;
cliccare su RICHIESTE SERVIZI;
compilare il modulo di richiesta, seguendo le indicazioni (nella sezione sulla tipologia di richiesta selezionare "Informazioni doganali, fiscali, legali, valutarie" oppure "Informazioni generali di primo orientamento";
inviare la richiesta utilizzando il pulsante in basso nella pagina;
confermare l'invio della richiesta con il pulsante in basso nel riepilogo;
attendere di essere ricontattati dall'Ufficio estero.
Per eventuali necessità è possibile contattare: sanpaolo@ice.it.