La Biblioteca di Salemi è la seconda biblioteca più importante della Provincia di Trapani dopo la Fardelliana. E' stata fondata il 3 novembre 1860 grazie a Simone Corleo (1823-1891, illustre salemitano Rettore della Regia Università di Palermo e Deputato al Parlamento Nazionale), allora capo dell'Amministrazione Comunale di Salemi liberata da Garibaldi, il quale intendeva così mettere al sicuro i libri che gli Ordini Religiosi (in particolare Cappuccini e Gesuiti) non avevano potuto trasferire quando, con l'arrivo di Garibaldi a Salemi, avevano chiuso i loro Conventi. La prima sede della Biblioteca fu in alcuni locali del Convento di Sant'Agostino ed il primo Bibliotecario fu Gaetano Corleo, Priore di quel Convento nonché fratello dello stesso Simone. Nel 1934 la Biblioteca fu trasferita in alcuni vani a piano terra del Castello Normanno dove rimase fino al 1984, anno in cui per consentire i lavori di consolidamento della millenaria struttura danneggiata dal sisma del '68, tutto il materiale librario ed archivistico venne trasferito negli attuali locali già appartenuti alle Clarisse nell'ex complesso monumentale di Santa Chiara. Ricca per quantità e preziosità dei volumi custoditi, ha un patrimonio librario di circa 113.000 volumi di enorme pregio e valore culturale, storico e sociologico. Particolarmente preziosi sono 53 manoscritti, 78 cinquecentine, 216 seicentine, compreso anche un rarissimo "Libro d'oro" stampato dalla zecca dello stato. Notevole sono i documenti storici con un archivio notarile di 2401 volumi datati dal 1427 al 1853 e l'archivio mandamentale datato dal 1889 al 1971.