La piazza XV Gennaio 1968, pavimentata in marmo travertino, si sviluppa nella zona centrale della città. Deve il suo nome al ricordo del giorno in cui un violento terremoto distrusse gran parte dei Comuni della Valle del Belìce. Su di essa si erge il Palazzo del Municipio, un’imponente struttura frontale, dalle forme geometriche, intervallate da aperture di vetro, progettata da Vittorio Gregotti e Giuseppe Samonà, sostenuta da un portico decorato da ceramiche realizzate da Carla Accardi. All'interno del Palazzo Comunale è possibile ammirare, lungo i corridoi, numerose opere d’arte e fotografie relative a eventi culturali, alla vecchia Gibellina, al sisma. Il Palazzo contiene, altresì, un’Ampia sala-teatro, la Sala Agorà, recentemente restaurata ed intitolata a Leonardo Sciascia. Nata come Aula Consiliare, poi sede di numerosi eventi, congressi, incontri culturali, custodisce il Mosaico “Natura Morta” di Gino Severini, anch'esso recentemente restaurato dall'Accademia di Belle Arti di Brera, restaurazione inaugurata alla presenza del compianto Assessore alla Cultura, della Regione Sicilia, Sebastiano Tusa. Sulla parte destra della Piazza è possibile ammirare un gruppo di sculture appartenenti all'artista Pietro Consagra, note con il nome di “La città di Tebe”.Essa fu pensata e realizzata quale scenografia dell’Edipo re, opera teatrale la cui rappresentazione si tenne tra le macerie di Gibellina, in occasione delle Orestiadi. In quel contesto l’artista sperimentò la costruzione di una città immaginaria, Tebe, realizzata in legno e ferro dipinto di bianco. Guardando alla Piazza, un monumentale richiamo visivoè creato da una torre alta circa venti metri, conosciuta come Torre civica o Orologio, realizzata in cemento e ferro, progettata nel 1987 da Alessandro Mendini e formata da due mezzi coni dai quali fuoriescono due caratteristiche “ali” colorate, che la ravvivano. Fino a qualche anno fa il tempo, per quattro volte al giorno, veniva scandito da suoni che riproponevano canti popolari siciliani (alle ore 6.00,12.00, 18.00, 20.00). Essa rappresenta insieme alla Chiesa Madre e alla Stella di Consagra, un punto di riferimento per orientarsi nella città. Infine, un’altra scultura in pietra,presente nella piazza, è La città del sole, realizzata da Mimmo Rotella nel 1987.