Se con il campionamento si riesce a determinare quali valori convertire, con la quantizzazione si va a rappresentare l’ampiezza di ogni campione usando un numero finito di livelli. Si devono quindi codificare questi campioni, associando ad ogni livello un numero finito di cifre.
Questo processo di conversione A/D che trasforma un segnale in una
sequenza di bit prende il nome di Pulse Code Modulation (PCM).
Per rappresentare il segnale quindi si approssima il numero reale continuo con un numero finito di livelli compresi nell’intervallo di ampiezze. Questa è la quantizzazione.
La quantizzazione è un processo non lineare e irreversibile.
Come si effettua la quantizzazione?
Affinché una grandezza sia trasmissibile e codificabile con un numero finito di bit, è necessario che essa possa assumere solo un numero finito di valori.
Per ottenere ciò, i valori della grandezza in questione vengono limitati tra un massimo ed un minimo intorno a dei valori discreti scelti. Questo range di valori prende il nome di regioni di decisione. Una volta determinato la regione di decisione, i valori prossimi vengono approssimati al valore medio.
L’errore di quantizzazione
L’approssimazione data dalla regione di decisione però comporta un errore, questo prende il nome di errore di quantizzazione. L’errore di quantizzazione è pari alla metà del range delle regione di decisione.
L’insieme di errori dovuti alla quantizzazione conduce al rumore di quantizzazione, che quanto è più ridotto tanto migliore è la qualità del processo di quantizzazione.