I robot industriali sono meccanismi meccanici pilotati mediante sistemi elettrici/elettronici. Per definizione il robot è “un manipolatore multifunzionale riprogrammabile, progettato per muovere materiali, parti, attrezzi o dispositivi specialistici attraverso movimenti programmati variabili, per l’esecuzione di una varietà di compiti.”
Un robot è composto da organi meccanici ed elettrici governati da una o più unità di controllo dotato di memoria.
Strutturalmente risulta composto da giunti. Abbiamo generalmente:
giunto prismatico P, consente un moto lineare relativo tra due elementi
possono essere ottenuti mediante guide lineari a ricircolo di sfere, cinghie dentate, etc
giunto rotoidale R, consente un moto rotatorio relativo tra due elementi. Il moto può essere parallelo o perpendicolare agli assi
cuscinetti volventi, etc
Possiamo avere anche altri giunti, tipo il giunto sferico o il giunto cilindrico.
La geometria del robot viene definita dalla disposizione e successione delle differenti tipologie di giunti. Possiamo avere due configurazioni:
configurazione seriale, elementi collegati in serie. Permette maggiore possibilità di movimento
configurazione parallela, elementi collegati in parallelo (una estremità collegata alla base e una mediante un giunto rotoidale all’altra). Permette maggiore rigidità ma vincola il movimento
I gradi di libertà sono 6. 3 di traslazione (x, y, z) e 3 di rotazione (intorno agli assi oppure ai piani y-z, x-z, x-y).
Questi gradi permettono di avere tutta la gamma di movimenti. In base ai vincoli sui quali costruiamo il robot possiamo ridurre il numero di gradi.
Un giunto ha tanti gradi di libertà quanti sono i movimenti che permette. Nonostante possa sembrare limitante per un robot avere meno di 6 gradi di libertà (data l’impossibilità di manipolazione tridimensionale), bisogna tenere conto dello scopo. Minor numero di gradi di libertà permette di abbattere i costi.
Ogni robot è comunque costruito da:
una struttura fondamentale da 3 gradi di libertà
una struttura di estremità che può presentare ulteriori gradi
i movimenti rotatori possono quindi essere di rollio (asse z), beccheggio (asse y) e imbardata (asse x)
Per descrivere la struttura cinematica si usano i simboli P o R, la sigla segue l’ordine a partire dalla base. L’estremità della struttura, attraverso movimenti, può raggiungere diversi punti dello spazio: il luogo geometrico di questi punti definisce il volume di lavoro, la cui proiezione è l’area di lavoro.
Costruiti primariamente per sostituire l’uomo nel lavoro in fabbrica, pesante o degradante/pericoloso per la condizione umana, i robot hanno come scopo primario aumentare la produttività e la precisione nelle lavorazioni e limitare le contaminazioni.
La possibilità di dotare queste macchine di sensori (sistema retroazione) permette inoltre l’adattamento all’ambiente e ai suoi stimoli.
Ecco alcuni esempi di ambiti applicativi: pallettizzazione e desatellizzazione, asservimento alle macchine utensili, montaggio, saldatura, sbavatura, taglio laser/water jet, verniciatura, piccole lavorazioni meccaniche, manipolazione, applicazione collanti o sigillanti, asservimento reparti di fonderia, reparti presse, ispezione visiva, lavaggio e decapaggio, industrie alimentari, esecuzione di operazioni robotiche poco invasive, dispositivi biomedicali, misura e controllo dimensionale.
Nuova generazione di robot, si sono affermati nella catena produttiva. Questa tipologia di robot può lavorare a contatto con gli esseri umani, svolgendo le operazioni ripetitive e pericolose.
Dotati di sofisticati meccanismi di sicurezza e controllo ambientale, sono in grado di riconoscere i movimenti e scongiurare gli incidenti (ad esempio, sono dotati di sensori in grado di arrestarsi al primo contatto con un umano). Questa capacità è regolata dalla UNI 10218.
Si presentano come robot antropomorfi a 6 assi con rivestimento speciale. Lo chassis non ha forme vive, e le zone di giunto sono rivestite in materiale morbido.
L’impiego combinato di controlli, sistemi percetti i e predittivi permette al robot di cooperare in qualsiasi processo o settore.
Questo tipo di robot apprende mentre lavora, memorizzando e replicando le manovre. Per programmarlo è quindi sufficiente muovere il braccio nel modo voluto.
Generalmente in un robot 3 gradi di libertà sono dati dalla struttura base, mentre i restanti dipendono dalla struttura ausiliaria, il polso. Formato da giunti secondari di tipo rotoidale, ha il compito di orientare l’oggetto nello spazio. Al polso possiamo avere:
organo di presa
pinza pneumatica
ventose pneumatiche
utensile di lavoro
dispositivi di saldatura
pistole a spruzzo per verniciare
smerigliatrici, dischi abrasivi, frese, ecc
I movimenti sono gestiti da motori elettrici interfacciati con il sistema di controllo.
Generalmente vengono usati:
motori brushless: costo elevato, prestazioni migliori
motori passo passo: costo ridotto, assenza retroazione. Permettono una semplificazione del sistema, ma l’utilizzo è meno diffuso dato il movimento a scatti, il pericolo di perdita di passo e la risoluzione su step.
Possiamo poi avere:
azionamento idraulico: usato solo nei casi di carichi molto ingenti. Preciso posizionamento anche in posizioni intermedie, ma può risultare ingombrante e pesante
azionamento pneumatico: solo nei casi di carichi molto leggeri. Questo è un sistema binario, generalmente viene impiegato nei sistemi ausiliari. La precisione di movimento viene ottenuta mediante fermi meccanici
Hanno il compito di inviare informazioni al sistema di controllo. Sono usati generalmente:
sensori di prossimità
sensori tattili di contatto
trasduttori di forza
trasduttori di posizione e velocità
sistemi di visione artificiale
Sono apparati elettronici con lo scopo di replicare il funzionamento dell’occhio umano.
È generalmente composto di un impianto di illuminazione, una telecamera, un apparato di elaborazione delle immagini, da un cavo di connessione.
L’oggetto da esaminare viene adeguatamente illuminato, la telecamera acquisisce l’immagine e la invia al sistema di elaborazioni; il software mediante algoritmo elabora i dati e spedisce le istruzioni ai centri di comando.
Funzionalmente abbiamo:
diaframma della telecamera
obiettivo
sensore
cavo di connessione
pc
Mediante questo sistema si possono ottenere dati oggettivi sui prodotti in maniera ripetitiva e automatica. Generalmente questi sistemi vengono impiegati:
per la verifica dei componenti e l’assemblaggio
controllo qualità
lettura e decodifica di caratteri, codici a barre e Data Matrix
misurazione senza contatto
conteggio dei pezzi in transito
riconoscimento e identificazione di forme e colori
verifica di posizione e orientamento
analisi e tracciabilità
rilievi in ambienti ostili
La programmazione di un robot può essere:
manuale
semplici manipolatori, compiti limitati
gestione mediante sequenziatore elettrico o PLC
guidato
attraverso un tastierino viene eseguita la serie di comandi di movimentazione. Questa viene memorizzata e ripetuta in fase operativa
viene detta programmazione mediante addestramento
abbiamo 2 metodi
punto a punto
vengono fornite le coordinate di particolari del ciclo di lavoro
vengono memorizzati tutti i parametri cinematici (posizione, orientamento e velocità)
il robot è libero di assumere qualunque configurazione compatibilmente alla programmazione
modo continuo
operatore guida il robot in modo continuo
il sistema campiona e poi esegue un’interpolazione per riprodurre
con linguaggi di programmazione
dialogo operatore macchina mediante programmazione
programmazione spesso con simulazione animata
il programma può essere esportato senza fermare la macchina
si hanno parecchi linguaggi
portare per il naso
tecnica usata quando la programmazione vettoriale è troppo complessa
sostituisce anche l’addestramento manuale
l’operatore trascina manualmente l’estremità del robot facendo percorrere le traiettorie desiderate
il percorso viene memorizzato e eseguito
precisione
accuratezza
velocità
capacità di carico
miglioramento della qualità del prodotto
aumento della produttività
miglioramento dell’immagine dell’azienda (tecnologicamente all’avanguardia)
possibilità di lavorare in ambienti ostili
necessità di ridurre i costi
Il notevole investimento di capitale impegnato per l’installazione di robot e per la loro programmazione può essere ripagato attraverso i suddetti vantaggi e anche su altri aspetti quali :
minore richiesta di personale addetto alla conduzione degli impianti produttivi
minori costi di addestramento del personale
il miglioramento dell'approccio alla programmazione di un robot, attraverso i nuovi sistemi di auto-apprendimento
riduzione dei costi di acquisto di un robot
I criteri di scelta degli impianti robotizzati sono:
flessibilità del sistema
produzione di piccoli lotti
facilità di programmazione (programmazione offline)
capacità di integrazione in sistemi già esistenti
possibilità di raccogliere e/o inviare dati
adattamento delle traiettorie alle variazioni del prezzo
Le difficoltà nell’uso dei robot possono essere riassunte:
addestramento del personale
necessità di personale qualificato con conoscenze di informatica e logica
tempi di programmazione lunghi
I requisiti per un robot ideale sono:
essere veloce e preciso
operare in sicurezza
essere robusto ed economico
possedere molte interfacce con l’esterno
essere fornito di ampia memoria per l’elaborazione e la raccolta dati
essere facile da programmare
possedere grande flessibilità e adattabilità
Le aziende che possono usare dei robot sono:
aziende grandi (per gli investimenti)
aziende medie con previsione di espansione e capacità imprenditoriali
aziende piccole con produzioni in grado di sopperire alla mancanza di manodopera