Motori Asincroni Trifase
Nei MAT la tensione nei conduttori del rotore è indotta. Questi motori sono asincroni dato che la rotazione non è sincrone con il campo magnetico.
Nei MAT la tensione nei conduttori del rotore è indotta. Questi motori sono asincroni dato che la rotazione non è sincrone con il campo magnetico.
I motori asincroni trifase per il loro funzionamento necessitano di un campo magnetico variabile e rotante.
Alimentando una bobina con corrente AC si genera un campo magnetico sinusoidale con inversione della polarità alla frequenza f
il campo magnetico si annulla a 0 e 180 gradi
presenta due massimi a 90 (picco positivo) e 270 gradi (picco negativo)
si genera un campo magnetico pulsante
questo campo è inefficace per un MAT
Consideriamo 3 spire
disposte nel piano con un angolo di 120° tra loro
alimentate con un sistema di tensione trifase
In questo caso:
viene generato un campo magnetico rotante
simile a quello di un magnete permanente che ruota sul piano
se le spire sono uguali circola la medesima corrente
poiché i capi delle spire sono collegati alle linee trifasiche si avranno correnti entranti e uscenti
tra 0 e 60 gradi le correnti R e T sono positive, mentre S è negativa
R e T sono entranti, S è uscente
le tre bobine creano un campo magnetico
la loro risultante divide le sezioni di corrente entrante con quella uscente. Questo vettore è il vettore N
In definitiva:
alimentando tre spire disposte a 120° con una terna di tensioni sinusoidali si genera un campo magnetico rotante
questo campo magnetico esegue una rotazione completa nel tempo di un periodo elettrico
il campo rotante statorico da luogo a periodiche variazioni di flusso concatenato con i conduttori del rotore
i conduttori del rotore subiscono l'effetto della legge dell'induzione elettromagnetica, divenendo sede di f.e.m (legge di Faraday)
le correnti indotte si oppongono alla causa che le ha generate
i conduttori si mettono a ruotare nel senso del campo magnetico rotante
i conduttori cercano di raggiungere la velocità di sincronismo
si genera quindi una coppia motrice
Da ciò ne consegue:
i motori asincroni trifase sono autoavvianti
campo rotante e rotore girano sempre nello stesso verso
per invertire la rotazione bisogna invertire i collegamenti di 2 morsetti dello statore
il MAT può essere studiato come un trasformatore
statore primario, rotore secondario
statore costituito da struttura in ghisa/leghe leggere. Ha fissaggi al basamento
vengono racchiusi una serie di lamierini in acciaio al silicio (0.5 mm) isolati da vernice isolante o ossidazione
serve per ridurre le correnti parassite
i lamierini hanno sedi per gli alloggiamenti delle bobine
si riduce il traferro tra statore e rotore, riducendo la riluttanza
gli avvolgimenti principali sono 3, formati da fili isolati o da sbarre (correnti elevate)
le cave sono isolate mediante fasciature di matasse con nastrature di cotone trattate
ogni avvolgimento è composto da una serie di bobine
il loro collegamento definisce il numero di poli del motore
possono essere collegati a stella (Y) o a triangolo (∆)
Rotore:
perfettamente in asse con lo statore
traferro di pochi millimetri
formato da un pacco di lamierini
vengono avvolti qui gli avvolgimenti polifase (alto numero di poli uguali a quello dello statore)
il numero delle cave è del 10 % superiore a quello degli statori
si evita un impuntamento
rotore avvolto
gli avvolgimenti sono collegati a stella da una parte e a tre anelli in rame dall'altra. Questi sono integrati nel rotore
gli anelli sono collegati al dispositivo di avviamento mediante spazzole
in base alle resistenze rotoriche, si possono raggiungere coppie di spunto di 2.5 volte rispetto al nominale
presenza di usura
vengono preferiti per motori a elevata potenza
rotore a gabbia di scoiattolo
è presente un circuito in barre di alluminio saldate alle estremità da due anelli. Si costruisce un cortocircuito
richiede meno manutenzione
problematiche di avviamento
coppia di spunto bassa
corrente assorbita superiore alla nominale
si risolvono mediante sistemi di avviamento
Il motore asincrono presenta una velocità di rotazione diversa da quella del campo magnetico rotante
La velocità V2 si discosta tanto più è alta la coppia resistente
Il rapporto tra la differenza n1 - n2 prende il nome di scorrimento (s)
n1 è la velocità del campo induttore
n2 è la velocità del rotore
costituisce la frazione di giro che il motore prende per ogni giro completo del campo magnetico rotante
s = ( n1 - n2 ) / n1
indica il numero di giri che il perde ogni 100 giri
tipicamente è compreso tra 3 e 7 %
i valori bassi sono tipici dei motori ad alta potenza
s% = ( n1 - n2 ) * 100 / n1
se il rotore raggiungesse la stessa velocità del campo magnetico statorico non vi sarebbe variazione di flusso concatenato
questo porta all'assenza di tensione indotta
in assenza di tensione indotta non c'è coppia motrice
in condizioni reali non si può avere a causa delle dissipazioni/atriti
in condizioni reali si ostacola il sincronismo
regolazione mediante variazioni delle coppie polari
si ottiene una variazione a gradoni
la complessità del circuito permette solo 2 o 3 variazioni
regolazione mediante variazione della frequenza
si può ottenere una variazione graduale della velocità
si utilizza un convertitore di frequenza
avviene:
trasformando la AC in DC grazie ad un ponte di Graetz (non si stabilizza la corrente)
la corrente viene filtrata in un circuito intermedio
il convertitore-inverter trasforma la DC in AC con una frequenza variabile
crea un'onda sinusoidale mediante PWM
permette un avviamento più semplice
frequenze troppo basse diminuiscono l'impedenza statorica
questo aumenta l'intensità di corrente del campo magnetico, causando un surriscaldamento (effetto Joule)
si risolve abbassando le tensioni, questo porta ad una coppia costante
tecnologia soft-starter
controllano automaticamente potenza e carico e se sono adeguati
se i controlli passano, si alimenta il motore
altrimenti l'alimentazione si stacca entrando in protezione
scelta più sicura nel momento di spunto
I soft-starter:
messa in moto e inversione di marcia semplici
variazione della velocità con potenziometro
ampia variazione della velocità del motore
gestione delle rampe di accellerazione o decellerazione
comodo controllo sul display dei parametri del motore
possibilità di salvare alcune velocità come predefinite (multi-velocità)
La velocità di rotazione in questo motore dipende dal numero di polarità e dalla frequenza della corrente in entrata.
il campo magnetico compie un numero di rotazioni uguali alla frequenza di alimentazione
in presenza di più coppie polari la velocità diminuisce
dovuto alla minore distanza polare da percorrere
Formula: n = 60 * f / p
In assenza di convertitore, bisogna cambiare due dei morsetti delle 3 fase. Questo permette di variare la sequenza di eccitazione degli avvolgimenti.
nei motori autofrenanti il sistema di frenatura è meccanico
composto da freno interno e negativo (funziona in mancanza di alimentazione)
freno a disco
quando il motore è alimentato, degli elettromagneti tengono distanti le molle dal disco
la scelta tiene conto
rapidità di frenata desiderata
momento di inerzia delle masse applicate all'albero
precisione di arresto
sicurezza dell'intervento istantaneo in caso di interruzione della corrente
si invia della DC negli avvolgimenti statorici al posto della trifase
si genera un campo magnetico fisso
si ottiene un generatore sincrono con uscita in cortocircuito
le perdite per effetto Joule riducono l'energia cinetica delle masse
per evitare riscaldamenti inutili si installa un dispositivo che interrompa l'erogazione all'arresto
alimentazione fornita da raddrizzatori che erogano AC a tensione ridotta rispetto la trifasica (manca l'induttanza degli avvolgimenti)
nel motore a gabbia si ha una facile regolazione della frenatura
tensione DC pari a 1.3 rispetto alla nominale
diminuzione di velocità corrisponde a riduzione effetto frenante
se non si arresta il freno fa da rallentatore
si ottiene con un convertitore di frequenza
dotato di una resistenza di frenatura
riducendo la frequenza di alimentazione diminuisce la velocità di rotazione del campo induttore
il motore si comporterà da generatore
l'energia meccanica viene dissipata con una resistenza di frenatura collegata al convertitore
niente perdite e surriscaldamenti
sfrutta l'inversione del senso di marcia
l'inversione repentina causa una forte reazione nel rotore
lo scorrimento diventa prossimo al 200%
sviluppo di correnti molto forte
per limitare l'effetto Joule serve un sistema di resistenze in serie sul circuito di alimentazione
quando il motore si ferma bisogna togliere l'alimentazione: questo per evitare che riparta a marcia inversa.
il MAT viene collegato direttamente alla linea di alimentazione
metodo semplice e economico
usato sui motori di piccola potenza
Coppia di spunto elevata:
rovina e mette a dura prova gli organi di trasmissione.
Accelerazione elevata:
come sopra.
Forte assorbimento di corrente:
causa un surriscaldamento e un abbassamento della tensione di alimentazione
l'abbassamento della tensione causa un disagio alle altre macchine collegate alla medesima linea di alimentazione
più usato e conosciuto, permette avviamenti a tensione ridotta
riduce le sollecitazioni meccaniche
limita le correnti (riduzione corrente assorbita)
coppia di spunto ridotta (fino a tre volte)
risulta idoneo per partenze a vuoto o con coppia di spunto bassa e costante o leggermente crescente
Fase iniziale:
connessione degli avvolgimenti a stella (Y)
tensione di alimentazione ridotta di sqrt(3) (legge di Ohm)
corrente assorbita ridotta
dura fino a quando il rotore non raggiunge la velocità di regime
la durata viene calibrata conoscendo il comportamento dell'utilizzatore
La commutazione è regolata da temporizzatori:
durata accelerazione è in funzione della differenza tra coppia motrice media e la coppia resistente media
la durata deve essere sufficiente a ridurre le sollecitazioni che caratterizzano questo tipo di avviamento
Fase di commutazione:
si passa dal collegamento a stella a quello a triangolo
il tempo di transizione deve essere tale da:
estinguere l'arco elettrico sul contatore a stella
impedire una chiusura troppo anticipata
chiusura contemporanea porta a cortocircuito
impedire una commutazione troppo veloce
decelerazione del complesso motore-macchina
problemi di picchi di corrente (simili avviamento)
Fase finale:
condizione di marcia a regime
avvolgimenti risultano a triangolo con tensione di rete
riduzione di tensione mediante autotrasformatore di un valore che va da 1,25 a 1,8.
a uscita fissa
a tensione variabile con continuità (costoso)
durante la fase di accelerazione riduce la tensione di alimentazione
riduce proporzionalmente al rapporto di trasformazione impostato
si ha una riduzione della coppia di spunto e della corrente su circuito rotorico
nella fase finale (90% della velocità a regime) viene scollegato
si collega il motore direttamente alla linea di alimentazione
avviamento molto costoso
applicazione nei motori a gabbia di scoiattolo di media/grossa potenza
alta inerzia del sistema-macchina
si ha una caduta di tensione causata dai resistori inseriti in serie agli avvolgimenti
Il fattore di riduzione della tensione e quindi della coppia va da 2,5 a 3,5 volte quella nominale (quella di targa).
è più costoso rispetto ad un avviamento Stella-Triangolo
durante l'avviamento la corrente passa attraverso i resistori
la tensione, corrente e coppia risultano inferiori al nominale
per passare al pieno carico si cortocircuitano i resistori
mediante collegamento diretto tra motore e alimentazione
avviatori statici elettronici a tirisorti
è più costoso e viene utilizzato per macchinari più grossi
limitano la corrente mediante i tiristori
controllo di ritardo di fase
riducendo la corrente assorbita si ottiene la riduzione della coppia
costituiti da:
unità di potenza
unità di controllo
si misura la corrente in una fase e il valore viene riportato a un circuito di regolazione
il motore si mette in moto sul valore limite di corrente
raggiunge la velocità nominale
l'avviamento è controllato dal soft-starter
a regime si esclude il circuito di potenza, mantenendo solo quello di controllo
limitazione della corrente di avviamento
avviamento dolce, graduale e senza strappi
regolazione e ottimizzazione dell'avviamento in base alle specificità dell'applicazione
risparmio energetico
gestione attraverso PC
può essere controllato a distanza
permette di scegliere i parametri di avviamento
elevato costo, superiore a tutti gli altri sistemi
adottato solo nei motori con rotore avvolto
possono cambiare la resistenza in modo continuo
all'avviamento hanno resistenza massima e vengono poi disinseriti
le spazzole vengono scollegate raggiunta le velocità di regime
diminuire atriti e usura
permette di modificare le caratteristiche meccaniche
permette di raggiungere la coppia massima sviluppata
si può regolare la velocità (rendimento minore causato dal passaggio di corrente nei reostati)
costo elevato per la costruzione dell'avvolgimento rotorico e la gestione del gruppo reostato-spazzole-anelli
relazione tra coppia motrice e velocità di rotazione del motore
in avviamento la coppia aumenta all'aumentare del numero di giri
arrivati alla coppia massima, se si aumenta la velocità la coppia decresce drasticamente
in sincronismo la coppia è nulla
il funzionamento è stabile solo nel tratto di velocità massima e coppia massima
se in avviamento la coppia del motore è maggiore della resistente
aumentano i giri n2 per arrivare all'equilibrio
il funzionamento è stabile perché alla diminuzione di giri corrisponde un aumento della coppia motrice
riequilibrio delle coppie
fino a quando la resistente non raggiungere la massima è sempre possibile riequilibrare il motore
altrimenti si spegne il motore
se in avviamento la coppia del motore è minore della resistente
servono accorgimenti come i reostati di avviamento
si deforma la curva della caratteristica meccanica
una volta avviato, vengono disinseriti
il MAT è reversibile
si applica al motore una coppia che permette di aumentare la velocità
si supera il sincronismo
per effetto delle correnti indotte si genera una coppia resistente che si oppone all'aumento di velocità
questo permette di generare sul primario (statore) una corrente elettrica
comportamento simile a quello di un generatore sincrono
un MAT fa da generatore se viene allacciato alla rete di alimentazione trifase
riportati sulla targa
prendono il nome di dati di targa
potenza meccanica nominale
tensione di alimentazione del motore, associata al tipo di collegamento degli avvolgimenti
generalmente si indica la tensione VY
la tensione V∆ si ricava con la relazione : V∆ = VY / sqrt3
corrente nominale assorbita a pieno carico (In)
corrente di spunto in rapporto alla nominale (Is / In)
velocità di rotazione a regime
fattore di potenza cosɸ (ɸ è l’angolo tra il vettore I e V)
Opzionalmente possono essere riportate inoltre:
tipo di servizio. Sono 4 (S1, S2, S3, S6) e fanno riferimento alle modalità di servizio:
S1, servizio continuo
S2 , servizio di durata limitata
S3, servizio di durata intermittente periodico
S6, servizio ininterrotto periodico
grado di protezione IPXX a infiltrazione di liquidi e polveri
classe termica o classe di isolamento.
sono 5 (A,B,E,F,H) e fanno riferimento alla temperatura massima che può sopportare l'entità
costruzione similare al MAT
non è in grado di avviarsi autonomamente
rotazione avviata da campo magnetico rotante
per questo si usano due avvolgimenti perpendicolari
le correnti sono sfasate di 90°
l'avvolgimento principale da la marcia
l'ausiliario serve per avviare
escluso dopo l'avviamento
il campo magnetico è pulsante
l'inversione di marcia avviene invertendo il campo magnetico dell'ausiliario
occorre invertire la polarità dell'ausiliario
non si ottiene inversione invertendo l'alimentazione trifase
diffuso negli impianti civili/elettrodomestici
potenze di 1.5 kW
coppia di spunto molto bassa