DOMANDE FREQUENTI

GENERALI

Cosa si intende per Citizen Science?

Per Citizen Science si intende la scienza fatta dai cittadini, cioè la possibilità da parte della società di partecipare in modo attivo a progetti di ricerca contribuendo nella raccolta di dati. Questa modalità di ricerca è molto importante perché permette di collezionare dati che probabilmente in altro modo sarebbe difficile ottenere e perché permette di sensibilizzare il cittadino sulle tematiche affrontate.

Che cos’è un protocollo di acquisizione dati?

Un protocollo di acquisizione è una metodologia testata e standardizzata per acquisire dati. La sua funzione è quella di poter collezionare dati confrontabili tra loro anche se i dati sono stati acquisiti in luoghi e tempi diversi e da persone diverse.

Sono sul sito ma riesco a trovare i questionari. Come mai?

I questionari saranno man mano resi accessibili nelle varie sezioni ACQUA DI CASA MIA, IL MARE A TAVOLA e SOS PLASTICA IN MARE. Se non li trovate è perchè il rilevamento è concluso. Appena ripartirà una nuova fase di rilevazione dati verrano inseriti i nuovi questionari o le istruzioni per la nuova raccolta dati.

Ho compilato il questionario ma il numero sul sito non è aumentato, devo rifarlo?
No, in genere il numero viene aggiornato in automatico ma potrebbero verificarsi disservizi non dipendenti da noi. Se, dopo aver premuto il pulsante "Invia", hai ricevuto un messaggio di conferma la tua risposta è stata memorizzata.

Ho compilato il questionario ma non vedo il mio comune sulla mappa, devo rifarlo?
No, la mappa non si aggiorna istantaneamente. Se, dopo aver premuto il pulsante "Invia", hai ricevuto un messaggio di conferma la tua risposta è stata memorizzata.

Posso partecipare dall'estero?
Certo, questo è un’iniziativa di Citizen Science aperta a tutto il mondo! Più dati raccogliamo più accurati saranno i nostri risultati. Considera la possibilità di condividere il progetto con i tuoi amici così avremo più dati per la tua zona.

Dove verranno pubblicati i risultati?
Quando avremo raccolto un numero significativo di risposte cominceremo a pubblicare le prime analisi dei dati aggiornandole costantemente, mentre i risultati finali verranno pubblicati su questo sito a rilevamenti terminati.

Fino a quando posso compilare il questionario?
Controllate le date di partecipazione che vengono segnalate nella sezione COME PARTECIPARE. Periodicamente verranno proposte nuove campagne di rilevazione.

TEMA ACQUA

Con "durata della doccia" si intende solo il tempo in cui l'acqua è stata aperta o quello dell'intera doccia?
Si intende solo il tempo in cui è stata aperta l'acqua.

Qual è la differenza fra sciacquone con limitatore e senza? Come posso riconoscerlo?
Uno sciacquone con limitatore, facilmente riconoscibile dalla presenta di due tasti, permette di tirare l'acqua senza svuotare l'intera cassetta, questa funzione è pensata per piccoli bisogni. I modelli a tasto singolo non presentano questa funzione.

Solitamente bevo acqua filtrata, cosa devo indicare quando mi viene chiesta la provenienza dell'acqua che bevo?
Indica la fonte da cui prendi l'acqua prima di filtrarla, il filtraggio è semplicemente un passaggio successivo.

Perché il valore del contatore va convertito in litri?

I numeri sul contatore indicano il volume di acqua consumata espresso in m³, per effettuare il calcolo in bolletta. Il nostro obiettivo è però rilevare i consumi giornalieri di acqua per questo chiediamo una conversione in litri (ricorda che 1 m³ = 1000 litri).

Perché in casa ho solo 1 contatore?

Se in casa hai 1 solo contatore vuol dire che hai la caldaia autonoma e che quindi produci da solo/a (senza dipendere da caldaie condominiali) l’acqua calda, per calcolare il tuo consumo d'acqua è quindi sufficiente misurare l'acqua fredda in entrata nella tua abitazione.

Perché in casa ho 2 contatori?

Se hai 2 contatori vuol dire che l’acqua calda che utilizzi viene prodotta da una caldaia condominiale (e non indipendente), per calcolare il tuo consumo d'acqua è quindi necessario misurare sia l'acqua fredda che quella calda in entrata.

Devo per forza compilare il questionario la sera?
No, puoi compilarlo anche il giorno successivo ma devi far riferimento al giorno in cui hai fatto il monitoraggio dei consumi. All'inizio del questionario indica la data del giorno monitorato (es. se il 22 maggio compilo il questionario che si riferisce al monitoraggio del 21 maggio, indicherò il 21 maggio e inserirò i dati di quel giorno).

TEMA PLASTICA

Cosa si intende per imballaggio alimentare in plastica?

Per imballaggi alimentari in plastica si intendono tutti i contenitori in plastica sia rigidi che flessibili che sono adatti a contenere un alimento. Tra le diverse caratteristiche devono essere in grado di preservare l’alimento, non trasferire all’alimento sapori e odori estranei o sostanze tossiche, consentirne il trasporto e l'immagazzinamento, consentire al consumatore di identificare l’alimento e il suo stato di conservazione.

Cosa si intende per “tipi di guanti monouso”?

I guanti monouso possono essere fatti di diversi materiali come ad esempio il PCV (vinile), il nitrile (usati negli ambulatori medici), spesso di colore blu ma non solo, in lattice anche questi utilizzati negli ambulatori, sono spesso di colore bianco, in polietilene, come quelli che trovi nei supermercati per servirsi di frutta e verdura, e in Mater-Bi che trovi sempre nei supermercati, ma fatti di materiale biodegradabile. Ogni tipologia ha le sue caratteristiche di resistenza all’usura e di durata. Quelli in vinile, nitrile e lattice sono i più resistenti. Attenzione però che il lattice è un materiale allergizzante.

Dove trovo le informazioni per identificare le tipologie di guanti monouso?

Puoi trovare le sigle o la composizione sulla scatola che li contiene. Senza scatola non sono chiaramente riconoscibili.

Cosa si intende per “tipi di mascherine”?

Esistono diversi tipi di mascherine: da quelle chirurgiche (DM ovvero Dispositivo Medico), certificate come DPI (Dispositivo di Protezione Individuale), a quelle non certificate, come quelle per antiinfortunistica o quelle dette “di comunità”, che possono anche essere fatte in casa. Alcune hanno un minor impatto ambientale, se disperse in ambiente, altre sono riutilizzabili (sigla R) altre ancora no (sigla NR).

Dove trovo le informazioni per identificare le tipologie di mascherine?

Puoi trovare la sigla sulle tue mascherine, se impressa sul tessuto, oppure sulla confezione. La composizione dei materiali che le costituiscono possono essere impresse sulla scatola o sul sito del fornitore.

Cosa si intende per mascherine chirurgiche (DM)? Cosa possono filtrare?

Sono dispositivi di protezione individuale (DPI) formati da 2-3 strati di tessuto non tessuto (TNT) con caratteristiche diverse che servono a conferire le proprietà finali alla mascherina. Hanno generalmente alta capacità filtrante dall’interno verso l’esterno e poca capacità filtrante dall’esterno verso l’interno per la scarsa aderenza al viso.

Cosa si intende per mascherine FFP1? Cosa possono filtrare?

Sono dispositivi di protezione individuale realizzati con tessuto non tessuto (TNT). Ogni strato ha proprietà e funzionalità diverse. Lo strato esterno della mascherina protegge dalle particelle di dimensioni più grandi, lo strato intermedio filtra le particelle più piccole. Lo strato a contatto con il volto mantiene la forma della mascherina e protegge la maschera dall’umidità prodotta da respirazione, tosse o starnuti. Hanno capacità filtrante in entrambe le direzioni di circa il 70%.

Cosa si intende per mascherine FFP2? Cosa possono filtrare?

Sono dispositivi di protezione individuale (DPI) realizzati con tessuto non tessuto (TNT). Ogni strato ha proprietà e funzionalità diverse. Lo strato esterno della mascherina protegge dalle particelle di dimensioni più grandi, lo strato intermedio filtra le particelle più piccole. Lo strato a contatto con il volto mantiene la forma della mascherina e protegge la maschera dall’umidità prodotta da respirazione, tosse o starnuti. Hanno capacità filtrante in entrambe le direzioni di circa il 92%. I pori hanno dimensioni maggiori di quelle dei virus, ma sono in grado di bloccare le particelle per effetto elettrostatico e i virus che non viaggiano sotto forma di areosol.

Cosa si intende per mascherine FFP3? Cosa possono filtrare?

Sono dispositivi di protezione individuale (DPI) realizzati con tessuto non tessuto (TNT). Ogni strato ha proprietà e funzionalità diverse. Lo strato esterno della mascherina protegge dalle particelle di dimensioni più grandi, lo strato intermedio filtra le particelle più piccole. Hanno capacità filtrante in entrambe le direzioni di circa il 98%. Hanno una capacità filtrante simile a quelle chirurgiche. Possono essere mal tollerate, perché l’aria espirata si accumula all’interno, rendendo la superficie umida e ostacolando la respirazione. L’umidità può ridurre il potere filtrante in entrata e per questo devono essere cambiate frequentemente.

A cosa serve la valvola presente in alcune mascherine?

Hanno la caratteristica di consentire una agevole respirazione, ma proteggono chi le indossa e non gli altri, perché attraverso la valvola esce il respiro e quasi tutto quello che c’è dentro. In presenza di valvola, infatti, le mascherine di tipologia FFP1, FFP2 e FFP3 hanno una capacità filtrante verso l’esterno pari a circa il 20%.

Cosa vuol dire che il coronavirus rimane “attivo”?

Gli studi preliminari effettuati suggeriscono che il virus possa sopravvivere e quindi rimanere potenzialmente attivo ed infettivo alcune ore su diversi tipi di superfice. In particolare si è stimato che il SARS-CoV-2 può resistere fino a 3 giorni su plastica e acciaio inossidabile, mentre resiste sul rame solo 4 ore, e non più di 24 ore sul cartone. Tuttavia, come suggerito dall'Istituto Superiore di Sanità, l’utilizzo di disinfettanti a base di alcol (etanolo) o a base di cloro (candeggina) è in grado di uccidere il virus annullando la sua capacità di infettare le persone.

Cosa si intende per marine litter?

Con questo termine (letteralmente “spazzatura marina”) si intendono tutti i rifiuti presenti in ambiente marino. La maggior parte di questi rifiuti è fatto di materie plastiche, ma possono essere costituiti anche da altri materiali (es. legno, gomma, carta, ecc.) e possono essere di dimensione diverse, da molto piccoli (micro) a molto grandi (macro).