Scarpette

In risposta alle molte domande sull'argomento scarpette, di seguito cerco di dare alcune indicazioni. Indicazioni che non servono per avere certezze sulla scelta, ma piuttosto informazioni che servono per farsi domande e aiutare a fare una scelta quasi giusta.

Spesso capita che un neofita, quando si avvicina all'arrampicata, chieda ai più esperti consigli sulle scarpette. Quasi sempre si rivela un grosso problema. Infatti il climber esperto tenderà a consigliare una scrpetta performante, stretta, con almeno tre numeri in meno, morbida e con una forma estrema, aggiungendo che una marca è meglio dell'altra. Consiglio che il neofita seguirà alla lettera e dopo una sola uscita prenderà le scarpette e le lancierà nel primo bidone disponibile.

Alle scarpette performanti ci si deve arrivare per gradi, inutile avere delle scarpette intergalattiche quando non sappiamo arrampicare. E' come avere un'auto iper sportiva e non avere la patente.

Prima di tutto dobbiamo trovare una scarpetta che calzi, o meglio fascia il piede quasi come un calzino ben aderente. Importantissimo è sentire la scarpa ben aderente ma questa non deve fare male. Una scarpetta che fa male, lo farà per tutta la sua durata.

La scelta è sempre difficile e la prima scarpetta è sempre quella sbagliata. Fateve una ragione. Ora vedremo alcuni punti che spero vi aiuteranno a scegliere la scarpetta un po' meno sbagliata.

Ballerine

Il PIEDE

La prime e il più importante accessorio da rispettare: il piede. Quando chiedete consigli, non è detto che la persona alla quale chiedete, abbia la stessa struttura del vostro piede.

In linea di massima i piedi possiamo dividerli in:

  • Pianta larga
  • Pianta stretta

in funzione dell'appoggio che ha il piede iniziamo già a scremare una parte delle scarpette prodotte. Ogni costruttore ha in produzione scarpette che si differenziano in funzione della pianta del piede.

Con la pianta larga si sceglierà una scarpetta con un forma più larga, che normalmente hanno una punta più tozza.

Con la pianta stretta si scieglierà una scarpetta con la forma più affusolata, che normalmente hanno una punta che sembra più allungata.

Il TIPO DI SCARPETTA

Ora iniziamo a guardare le scarpette. In commercio esistono tre tipologie:

  • Stringate
  • Strep
  • Ballerine

La scarpette stringate hanno un'ottima chiusura e una maggiore possibilità di regolazione, ma sono un po' scomode da togliere e mettere ad ogni tiro. Sono più adatte alle vie lunghe, ad essere indossate per lungo tempo.

Le scarpette con gli strep hanno una buona chiusura e sono un po' meno regolabili delle precedenti. Sono estremamente comode e molto adatte ai monotiri, palestre o falesie. Ciò non toglie che si possano utilizzare anche in vie lunghe, tenendole ai piedi per diverse ore.

Le ballerine non hanno, nè stringhe, nè strep, hanno semplicemente una calza elastica che si allarga permettendo di infilare il piede, di seguito si stringono sigillando il piede all'interno della scarpetta. Normalmente questo tipo di scarpetta ha caratteristiche strutturali adatte al boulder.


STRUTTURA DELLA SCARPETTA

La struttura della scarpetta incide molto sul confort del piede. Normalmente possiamo suddividerle in :

  • Morbida
  • Rigida

La scarpetta morbida è generalmente utilizzata da climber esperti, che vogliono avere il massimo della sensibilità ed hanno una sufficiente esperienza di movimento da sopperire alla mancanza di sostegno dato dalla scarpetta. Struttura ideale per una arrampicata su placca, dove serve "spalmare" più gomma possibile sulla roccia.

La scarpetta più rigida è quella che incontra maggiormente i favori degli utenti, perché permette di arrampicare su tutti i terreni, sia su placca, sia su tacche. Tiene il piede in posizione, permettendo comunque un buon movimento. Ottima quando si deve tenere la punta su una tacca di pochi millimetri, perché la struttura della scarpetta aiuta il piede a rimanere in posizione.

FORMA DELLA SCARPETTA

Esistono in commercio svariate forme, sia per la parte inferiore, sia longitudinale tacco punta.

La suola può andare dal completamente piatta all'estremamente arcuata, detta anche "cattivissima". La differenza è dettata dall'esperienza, dal tipo di arrampicata e dal tipo di movimento. In linea di massima è meglio iniziare da una scarpetta piatta e man mano ci si evolve, si andrà su una forma di suola più o meno arcuata.

La forma longitudinale può essere diritta o con la punta piegata verso l'interno, detta anche a "banana". La piega verso l'interno diventa molto accentuata su scarpette con una forte predisposizione per il boulder. Più sono piegate verso l'interno, più si devono avere i piedi abituati a lavorare in quel modo, oltre ad avere un tipo di arrampicata alquanto precisa.

NUMERO DELLA SCARPETTA

Qui le teorie sono svariate ed anche molto fantasiose. Il numero giusto della scarpette è quello che non fa male. Normalmente si inizia con scegliere scarpette del proprio numero, al limite di mezzo numero in meno. Dobbiamo abituare il piede per gradi. La scelta del numero è sempre un punto dolente, il consiglio è di provare più numeri possibili, fino a trovare quello più adatto. I climber con esperienza arrivano anche a quattro numeri in meno, ma si chiama masochismo.

CONCLUSIONI

La scelta della scarpetta è sempre soggettiva e dipende da molti fattori. Dovete tenere conto del vostro piede, del vostro tipo di arrampicata e del tipo di terreno che preferite. Tutte le scarpette sono buone se concordano con queste regole. Non esitono "le scarpette migliori", le scarpette giuste sono quelle che non vi fanno male. Quando siete diventati esperti, imparerete anche le differenze fra un tipo ed un altro, fra una marca a l'altra e fra una modo di arrampicare ed un altro, ma a quel punto i vostri piedi avranno fatto parecchi chilometri in parete ed avrete già trovato sicuramente la "votra" scarpetta ideale.

Esempio di scarpetta COMODA

Piccolo corso sulle scarpette, da un grande del mondo dell'arrampicata:

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