maieutica-bussola cognitiva

Data pubblicazione: 4-feb-2013 17.21.49

La lente-bussola cognitiva del pensiero complesso. Da A. Colamonio. Biostoria p. 71. 1998

da Le gemmazioni storiche in una lettura a Nodi/Rete della Vita.

Con la scienza & metodo biostoria (Biohistory of Knowledge), invece, si è ridimensionato lo studio del solo passato, ponendo l'attenzione sul cambiamento epocale, seguito alla nascita della Società delle Informazioni, come più volte spiegato, per monitorare l'effetto di ricaduta sulla organizzazione del pensiero dell'uso degli elaboratori elettronici. In tal senso l'indagine ha assunto una fisionomia di scienza dello sguardo a occhio-mente complesso.

La mia Biostoria più che una teoria dell'evoluzionismo della specie, di stampo ottocentesco, è un metodo-strumento di lettura, una maieutica-bussola cognitiva, così come apostrofataviii, poiché permette lo studio delle correlazioni tra le posizioni di lettura dell'osservatore (opportunamente monitorate ed organizzate in finestre di apprendimento) e le geografie degli scenari immaginativi, per scoprire le possibili amplificazioni degli echi informativi nell'organizzazione del pensiero/mondo, a topologia frattale.

La conoscenza, in tale spazio epistemologico, scaturisce dalla rilevazione di un ordito di realtà che per essere conosciuto, necessita una molteplicità di azioni-funzioni mentali, proiezioni, angolazioni, gradazioni di lettura, ... che rendono il gioco del vedere-comprendere un complesso caleidoscopico fatto di videate-osservative. Queste, tracciando il contorno-limite sia semantico sia spazio-temporale, della medesima osservazione generano una geometria dello sguardo pluri-dimensionale, in coerenza con le intuizioni di Bruno de Finetti quando scriveva:

    • La ... geometria si serve dell'intuizione spaziale, ma più che altro come di un potere magico per dare corpo e rappresentazione a concetti, situazioni, problemi di carattere generalmente non per se stesso geometrico, ma statistico, economico ecc.; insomma, per così dire, la dottrina dello schema mentale adatto per afferrare intuitivamente tutti i problemi pratici ... la matematica non è un meccanismo a sé da sostituire al ragionamento, ma è la ragionevole base e prosecuzione dell'ordinario ragionamento...”ix (di conseguenza) “La mancanza della diretta intuizione visiva nell'andare oltre le tre dimensioni non è da tale punto di vista un ostacolo meno esteriore e contingente di quanto la mancanza di dita nell'estendere la definizione di numero altre il dieci...”x.

Lo scarto tra il cervello-macchina e il pensiero-visione passa per quella possibilità multi-proiettiva che apre al gioco soggettivo di probabilità che fa elaborare gli spazi-mondi pluridimensionali che si fanno carte cognitive di una realtà anch'essa a multi-faccia e a multi-sfere, in cui è richiesta l'azione di risposta dell'osservatore-vivente.