Data pubblicazione: 14-mar-2015 10.34.55
di Antonia Colamonico © 2014 - 2015
Il paradigma è l'occhiale-filtro della visione come il "ponte" funzionale alla rappresentazione e alla definizione storiografica. L'errore che spesso si compie è nel far diventare una struttura orientativa, gabbia mentale (rigidità cognitiva). Il paradigma è dunque un'inclinazione di lettura, necessaria a indirizzare l'occhio, ma, per evitare che divenga una gabbia logica, è importante che abbia un'organizzazione plastica, in grado di deformarsi e formarsi a multi-verso, in relazione alle nuove emergenze che rendono inadeguate le letture. Secondo tale impostazione il paradigma eco-biostorico va immaginato come una topologia di sguardo-lente a frattale. (Antonia Colamonico)
Oltre la Complessità:
Antonia Colamonico © 2015
La moltiplicazione degli sguardi
Le trame storiografiche orditi di realtàOgni Osservatore storico bussola cognitivaLa finestra-lente coordinata cognitivaLa partecipazione alla CreazioneGli ordini di conoscenza: i volti della Vita
Le impaginazioni storiografiche e i sistemi ordinativiLa dialogica esplorativa a tre universiLa lettura a feedbackLe Società organizzazioni cognitivo-psicologiche
La gabbia del Sistema ModernoIl sistema a solo mercatoLa discrasia delle societàLa Società dell'uomo-immagineLa perdita di concretezza dello sguardo lineareLe trascrizioni fattualiIl sistema storico a corpo unicoL'organizzazione a congiuntureLa democrazia è nella vitaIl Passato è mortoModello di Società Planetaria a multi/sguardo
Sfumature: Ap-prendere e com-prendereLa Realtà frutto della relazione a uno/tutto Scienza-Conoscenza-CoscienzaL'attenzione rende presenti al divenire storicoUn esempio di cecità economicaL'apprendimento è intrinseco allo stato di viventeScenari di futuro e incidenza dell'azione di letturaIl lato oscuro delle religioni e la Sintropia del Caos - Ordine della diversitàLa democrazia organizzazione evoluta del pensiero umanoVolti nell'esercizio della Cittadinanza
la Democrazia dello Sguardo/menteU/mani: I luoghi delle paroleLa libertà di costruzioneLa democrazia è una forma mentaleGli indirizzi storici tra democrazia e tiranniauna pagina storiograficaLa scelta etica della vitaAntonia Colamonico © 2015 - Tutti i diritti sono riservati.
Il saper tracciare e quindi leggere il sé nel mondo o il mondo nel sé, permette di attribuire l'ubicazione - spazialità dimensionale - dei due territori io e mondo che possono a loro volta essere frantumati in campi e sotto-campi di multi-verso osservativi che danno le letture a proiezioni multi-prospettiche di una realtà collassata in una miriade di particelle di quanti-echi e di forme-stati informativi che assumono un aspetto a frattale (la spugna storica), come in un'esplosione di profili-sagome che si espandono, allargando e allargandosi nello spazio e nel tempo che anche, a loro volta, esplodono come in un fuoco di artificio che dà la visione di una realtà multipla e frastagliata, la complessità appunto. ... Link
Con l'approccio di lettura biostorico si scopre la "Democrazia dello sguardo-mente", che Raffaello seppe tracciare nell'affresco La Scuola di Atene. Il pittore evidenziò nella rappresentazione l'aspetto dialogante dei filosofi e matematici che impressero il verso, funzionale, alla nascita del pensiero filosofico-scientifico. Osservando il dipinto tutti hanno pari dignità di pensiero con quel dialogare che si pone a democrazia, mentre l'idea-chiave veicolata è che la verità non è circoscritta in un solo sguardo.
La verità ha bisogno di tutti gli sguardi per allargarsi a tutta la vita.
Se la verità assume una forma frattale che slabbrandosi accoglie mille e mille sfumature di approfondimenti, in relazione alle alee di campo, allora quali metodologie applicare nell'insegnamento?La migliore garanzia alla scelta è nell'educare le menti all'esercizio della libertà, potenziando l'osservazione e la curiosità, dando dei canovacci interpretabili da sviluppare e implementare per costruire gli ordini nuovi con le parole nuove.
Lavorare più che sui fatti-detti, sui processi fattuali-fattibili dei non detti, e sui paradigmi mentali che danno il verso alle scelte; aprendo le logiche al movimento storico che rende presente-assente la vita con il gioco di pieno/vuoto.
La crescita della capacità cognitiva di ogni singolo osservatore-agente è in stretta correlazione con le capacità multi-proiettive dei linguaggi che dischiudono gli spazi immaginativi e comunicativi con un'alternanza di aperture-chiusura logiche, idonea a costruire le forme sempre più sfumare di prese di realtà nelle medesime geografie mentali:
Il grado di democrazia di un uomo si misura dalla velocità con cui il pensiero sa generare le moltiplicazioni dialogiche, attraverso le entrate/uscite dai sensi-contesti disciplinari, elaborando altre sfumature di senso a costellazioni semantiche, secondo una struttura geometria a frattale di produzione delle parole, dei sensi, dei versi-indirizzi di lettura, delle teorie, dei fatti. L'abilità a costruire di volta, in volta il verso storico, si traduce in capacità operativa, di un uomo attrezzato mentalmente a saper affrontare l'imprevisto, letto come un'alea che è emersa non per annientarlo, ma per incanalarlo in una visione più aderente di umanità. La permeabilità mentale nell'elaborare le forme geometriche complesse degli spazi, ad esempio di matematici o poetici o fisici, è interconnessa alla capacità di saper snodare, annodare per implementare le parole e i linguaggi che non seguono nel cervello-uomo un'organizzazione a linea-uni-direzionale di successioni deterministiche di fonemi-parole, come in una pagina scritta a ordine alfabetico, ma a gemmazione di quanti-luce informativi che si armonizzano in scenari stellati di quanti-storici (le intuizioni) di multi-verso-indirizzo di fattuali e di fattibili.L'ampiezza del valore semantico della parola Democrazia, ad esempio, non è più circoscritta nella semplice impostazione politica immaginata e realizzata nelle Polis greche con le agorà, ma piuttosto allo stato mentale di cittadinanza nella vita, quale modo più "naturale" di essere aderenti al divenire (essere a pelle-involucro, a casa del movimento vitale) per saper accogliere le diversità del normale evolversi della storia, in ogni tempo 0 di presente.
In una logica aperta al divenire si sviluppa quello sguardo sintropico, carezzevole, di etica dolce, che non si lascia impressionare e intimorire dalle differenze, ma anzi coraggiosamente le legge come valori dell'univocità di ogni esistenza. Oggi i più vicini a tale modalità logica sono gli artisti o gli artigiani che sanno, nell'atto di produzione di un'opera, che essa è e sarà un unicum, per sempre. Essi sanno tramare il disordine ideativo in una tela o scultura o lirica, o vaso... in ordine di realtà finita a testimonianza di un compreso a cui hanno dato valore storico.
Il salto di lettura da una conoscenza ripetitiva ad una in costante organizzazione, parte da un radicale mutamento delle carte cosmologiche. Oggi, sta mutando l'idea medesima di Creazione, non più letta come un compiuto-fatto, fermo e bloccato in una tirannia concettuale, perpetuata da un'etica forte da io-categorico (così è, punto), ma visualizzata come una realtà diveniente in continua evoluzione di una una dinamica quantica che prende il volto della mente dell'osservatore (topologia a dentro/fuori)
Una Creazione moltiplicativa a multi-volto e a multi- sfumature di sguardi, stati, spazi, tempi apre ad un'evoluzione logica pluridimensionale con un'etica dolce dallo sguardo carezzevole; sguardo-lente che imprime, restando a sua volta impresso, in un Sistema di nicchie in nicchie di forme storiche a dentro/fuori con le sembianze a vuoto-pieno. ... Link
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