RACCONTO IN PRIMA PERSONA

Basta pochissimo per far entrare gli alunni in una narrazione. Ricordiamo che la narrazione è la metodologia principale con cui Gesù cercava di INSEGNARE le cose di Dio anche ai più piccoli o ai meno istruiti. Ma non basta narrare una storia. Se questa ha un significato importante è più opportuno FAR ENTRARE l'ascoltatore nella NARRAZIONE. Le stesse parabole di Gesù spesso non finiscono, lasciano all'ascoltatore la domanda finale: E TU? Cosa avresti fatto? Dove ti saresti posto? 

Quando si vuole INSEGNARE, dare una indicazione preziosa per tutti e per tutta la vita, far vedere una strada, lasciare un'emozione, un ricordo che smuova le VISCERE, che possa "riemergere" nella mente in altre circostanze o in altri contesti, basta RACCONTARE le COSE o farle RACCONTARE in prima persona! La capacità dei bambini di trasf

ormarsi o di giocare gli fa immediatamente capire che ciò che sta succedendo o che stanno facendo è una RIPRODUZIONE, è una modalità fittizia, ricreata, ma capace di farli entrare NEI PANNI DI... Aiuta anche a combattere l'individualismo sfrenato che fin da piccoli ci contraddistingue e che poi la società sembra propinarci come via preferenziale. Invece mettersi nei PENSIERI dell'altro, nelle sue situazioni, nei suoi bisogni, nei suoi contesti allarga il cuore, le vedute e aiuta l'altruismo. E' in fondo l'esercizio dell'EMPATIA. Può essere l'insegnante che racconta in prima persona. Spiega cosa gli è successo. Poi scopriranno per intuito, o perchè dichiarato, cosa di quella narrazione fa parte del vissuto reale dell'insegnante o cosa è stato detto per comprendere le emozioni e la vita di quel "personaggio". Importante chiarirlo sempre, anche se alla fine, quando ormai l'attenzione e l'ascolto sono stati creati, raggiunti e le caratteristiche di chi racconta in prima persona sono state comprese. 

Una volta che l'insegnante ha raccontato così alcuni episodi del Vangelo, dell'AT o di altro... anche agli alunni, anche ai piccoli, si può chiedere di RACCONTARE oralmente o per iscritto o a gruppi una storia TUTTA in prima persona. Se si prepara precedentemente una scheda basta utilizzare un grande FUMETTO in cui chiedere di raccontare in prima persona! Se si è deciso di farli lavorare in gruppo per eventuali racconti alla classe, basta individuare 3 o 4 personaggi che debbano tutti in ogni caso esprimersi o parlare. Ad ogni componente del gruppo si assegna o si fa scegliere in CHI trasformarsi e si consegna il fumetto corrispondente. 

PS: Notevole l'approccio rispettoso, interculturale e interreligioso del racconto in prima persona. Una VOCE che racconta la sua storia, appartenente a un paese straniero o ad una religione diversa "distrugge" già sul nascere i possibili commenti negativi o le prese in giro. Se non le "distrugge" in automatico, basta FERMARSI e riaffermare che state parlando di voi stessi e che nessuno dei presenti ha il diritto di prendere in giro o di non ascoltare le emozioni e i punti di vista del narratore.